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Testimonianza e preziosa eredità per tutti noi

Il volume racconta il rapporto di Toju con la natura

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Sarà presentata domenica 26 novembre alle 11 presso la Chiesa del Mussotto ad Alba e poi sabato 2 dicembre nel salone parrocchiale di San Benedetto Belbo, la nuova opera editoriale dedicata a don Vittorio Delpiano, conosciuto come Toju, sacerdote di grandi passioni, morto nel 2020 a 73 anni.
Il volume “Toju e la sua Xiloteca” editato con il sostegno economico dell’Unione Mon­tana Alta Langa, grazie all’impegno dei presidenti Roberto Bodrito e Davide Falletto e di tutti i sindaci della Comunità, mette in luce, anzi cataloga, ben 125 specie di piante, erbe ed essenze, frutto di anni di ricerche, raccolte e conservate nella cascina di località Prandi, lungo il Belbo.
«Quest’opera», sottolinea don Piero Racca, direttore diocesano per la pastorale della cultura, «porta il segno dell’anima di Toju, del suo spirito aperto e versatile, volto alla concretezza della realtà nei campi sempre nuovi che si spalancano a chi sa cercare e vedere. Egli è stato capace fino alla fine, partendo dal centro vivo della sua vita da credente, della sua ricerca appassionata di Cristo, del suo stesso ministero originariamente vissuto, di provare vie e ricerche nuove, nella vita della Chiesa come nella condivisione della quotidianità con la gente e i luoghi in cui aveva scelto di vivere».
«Il forte legame con il territorio, le sue capacità manuali nella lavorazione del legno, la curiosità nei confronti di tutto ciò che lo circondava hanno spinto don Toju nel corso degli anni a osservare e studiare la vegetazione presente nelle Langhe con l’intento di creare una guida affinché tutti potessero riconoscere e salvaguardare le specie vegetali che contribuiscono al mantenimento della fragile biodiversità», sottolinea il professor Angelo Pecci. E aggiunge: «Da tutto ciò è nata la sua opera incompiuta, la Xilo­teca, in cui sono descritte le principali specie arboree presenti nelle Langhe. In Toju non c’è mai stata la pretesa di creare un rigoroso testo scientifico, ma la volontà che chiunque, soprattutto i non esperti di botanica, potessero apprezzare, con semplicità di linguaggio, le infinite bellezze che la natura ci dona. Nonostante il lavoro di Toju sia rimasto incompiuto si è deciso di pubblicarlo comunque, senza stravolgere la linea che lui stesso aveva definito».
Nell’opera tante le testimonianze: da Emilio Porro, sindaco del Comune di San Be­nedetto Belbo a Maurizio Ma­rello, Consigliere Regionale, già sindaco di Alba; da Dona­tella Murtas, architetto, coordinatrice tecnico-scientifica dell’ecomuseo dei Terraz­zamenti e della Vite e direttrice di Itla Italia Aps a Paola Quazzo, professoressa e parrocchiana di Feisoglio, sino a Mario Delpiano, fratello di Vittorio, che nei ricordi presenti nel volume sottolinea quanto Toju fosse «attento osservatore, poi ricercatore e studioso, mai astratto o teorico, ma sempre pratico, come nel suo carattere e stile».

Chi fosse interessato all’acquisto del volume può contattare Don Gino (347-7740168); la si-ß Maria (380-1879300) e Bruno Delpiano (366-1665328).