Ultimo weekend per la 93esima Fiera del Tartufo di Alba. Un weekend ricco di appuntamenti per chiudere alla grande un evento sempre da record. Fino a domenica 3 dicembre, ultimo giorno della manifestazione, c’è ancora tempo per assaporare un’esperienza unica ed esclusiva con il mercato mondiale del tartufo che è visitabile il sabato e la domenica.
Ma vediamo nel dettaglio gli appuntamenti giorno per giorno. Sarà ancora possibile visitare la mostra del pittore Matteo Olivero, che offre una scelta di 25 quadri inediti da collezioni private e di 9 quadri ritrovati. L’esposizione è presso il Professional Workshop di corso Torino 18. Parliamo sempre di pittura e allora ecco Giovanni Boffa con i suoi quadri che raccontano “La magia del mare nella pittura”, al Cortile della Maddalena.
Un percorso nel tempo accessibile a tutti, nella cripta della Cattedrale di San Lorenzo, è offerto dal Mudi, il museo Diocesano di Alba che propone aperture straordinarie nel periodo della Fiera. Novant’anni di bollicine, la mostra itinerante del Consorzio Asti Docg, è visitabile invece negli spazi della chiesa di San Giuseppe. Venerdì 1° dicembre (ce ne saranno anche sabato 2 e domenica 3) l’appuntamento è con Alba Walking Tour. Il percorso guidato nella città creativa Unesco per la gastronomia parte dalla cattedrale di San Lorenzo, che custodisce il prezioso Coro rinascimentale di Bernardino Fossati da Codogno, per arrivare alla chiesa romanico-gotica di San Domenico, toccando gli edifici più importanti della città di origine romana. Il secondo itinerario, “Alba Walking Truffle Edition” è una passeggiata nel centro storico di Alba alla scoperta del Tuber Magnatum Pico, un’occasione unica per scoprire i segreti di questo prezioso fungo ipogeo, dagli esordi ad oggi. Un viaggio nella storia della città, tra i luoghi iconici della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e del Mercato Mondiale del Tartufo (con la Rassegna enogastronomica AlbaQualità). Una sosta speciale è d’obbligo al “bar dei cercatori”, ritrovo informale dei trifolau. Proprio qui se ne potrà incontrare uno, pronto a soddisfare tutte le curiosità sul suo singolare mestiere e sulla “cerca perfetta”.
Sabato 2 alle 9,30 riapre dunque il mercato mondiale che proseguirà ancora domenica 3, sempre nel Cortile della Maddalena. Dove si svolgeranno anche gli eventi dello Spazio cooking show con gli chef Michele Minchillo di Vitium Restaurant (alle 11) e Massimiliano Russo del ristorante albergo Ca’ Vittoria (alle 18) e i laboratori del gusto. Il primo è una Wine Tasting Experience: “I volti del nebbiolo”. Poi ci saranno un’analisi sensoriale del tartufo e un atelier della pasta fresca. Due i mercati: quello della terra Slow Food in piazza Pertinace e il villaggio dei creatori d’eccellenza in piazza Risorgimento che proseguono anche domenica. Ancora un occhio rivolto all’arte con la mostra sul lavoro di Eugenio Tibaldi nel coro della Chiesa di Santa Maria Maddalena.
Domenica c’è spazio ancora per i cooking show, questa volta con gli chef Giuseppe Daniele di Unitum (alle 11) e Luigi Taglienti del ristorante Io Luigi Taglienti (alle 18). Sempre Taglienti terrà un corso di cucina al Castello di Roddi a partire dalle 10,30. Il Museo civico Federico Eusebio” apre al pubblico alle 16 i suoi depositi sotterranei. I visitatori avranno l’opportunità di accedere ai locali solitamente non aperti al pubblico, guidati dal personale specializzato del Museo, per conoscere i luoghi dell’attività museale di tutela, catalogazione e ricerca e andare alla scoperta di reperti archeologici e naturalistici che non possono essere esposti negli spazi museali. Infine letture ad alta voce per bambini in piazza Miroglio, sempre alle 16. E poi saremo già proiettati nella Fiera numero 94.
“Vino è lavoro” aiuta le persone fragili
Si è tenuto, nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’evento conclusivo del progetto “Vino è Lavoro”, realizzato dalla Cooperativa Sociale Progetto Emmaus e sostenuto da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cesvi, attraverso il Programma Formula. Obiettivo, favorire l’indipendenza delle persone fragili in Piemonte con processi di inclusione sociale e lavorativa nel settore vitivinicolo. “Vino è Lavoro” ha supportato la vocazione vitivinicola del territorio di Alba, dove dal 2015 è nato il vino 8pari, con cui viene promosso l’inserimento lavorativo di persone fragili all’interno di aziende vitivinicole per produrre insieme un vino buono, pulito e giusto. Dall’incontro tra la Cooperativa Sociale Progetto Emmaus e le aziende agricole è stata infatti colta la sfida sociale di creare un modello di produzione inclusivo in grado di contaminare altre aziende nel percorso. La squadra di lavoro opera in tutte le fasi per realizzare la bottiglia in collaborazione con 8 aziende agricole di Langa e Roero. I vini sono tutti Doc e Docg: Roero Arneis, Roero, Barbera d’Alba Superiore, Dolcetto d’Alba, Barbaresco e Barolo e quest’anno si è cresciuti da 2 mila a 7 mila bottiglie. E con questo progetto “Vino è Lavoro” si è allargata l’offerta lavorativa per assumere altre 6 persone fragili.