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«Artico è un brand che significa qualità per tutto l’anno»

Andrea Dellapiana, direttore artistico del festival: «Musica indie e stand-up comedy, il meglio a Bra»

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Andrea Dellapiana, direttore artistico di Artico Festival, è pieno di vitalità ed energia. Si capisce immediatamente che non ama stare fermo e che mentre sta organizzando un evento ne sta già elaborando un altro. Tra­smette carica e determinazione, innovazione e idee intraprendenti. Però occorre fare un passo indietro: alla base vi è l’associazione culturale Switch On (sede a Bra) che, così, si presenta sul proprio portale www.articofestival.it: “Siamo un gruppo di ragazzi con un forte amore verso il proprio territorio. Nel 2012 abbiamo dato vita ad un’associazione che organizza eventi dedicati all’arte, alla musica e alla cultura. Fin da subito abbiamo messo al centro i giovani, la cultura e il territorio. In tutte le nostre iniziative questi tre elementi si combinano in modo nuovo per dare vita a qualcosa di originale, di atipico e di innovativo. Ci piace considerare i nostri eventi come momenti di arricchimento personale sia per il pubblico che per gli artisti che intervengono; creiamo spazi di espressione e di confronto con l’intento di sostenere i talenti emergenti nella realizzazione del loro percorso personale e favorirne l’incontro con il pubbli­co”. Nascono Artico Fe­stival e, recentissimamente, Artico Club.

Dellapiana, partiamo da Arti­co Festival e dal suo ruolo di direttore artistico.
«Festival estivo e musicale che si svolge ogni anno a fine giugno a Bra e quella del 2024 sarà l’ottava edizione. Notevole, se pensiamo che è organizzato da un’associazione indipendente. Cuore pulsante tra il Parco della Ziz­zo­la e i Giardini della Rocca. Da tre anni, oltre alla musica ospitiamo la stand-up comedy. Negli anni, abbiamo cercato di portare in città il meglio della musica indie e del nuovo pop. Cito nomi importanti come Cola­pesce, Co­ma_Co­se, Ve­ne­rus, Nitro, Iosono­uncane, Margherita Vi­cario. Il tutto, con occhio at­tento alla qualità, alle location, all’aspetto food e agli eventi collaterali. Artico Fe­stival come una piccola isola verde al centro di Bra».

L’ultima novità è Artico Club.
«Un po’ ci spiaceva dover sparire durante l’anno e darsi appuntamento, solo, durante l’estate. Volevamo essere più costanti e presenti. Ecco che abbiamo pensato al Teatro Politeama di Bra, per organizzare spettacoli, concerti e performance artistiche nel periodo tra inverno e primavera. La mission è trasformare il Politeama in un club. Oltre al momento centrale della serata, vi saranno delle proiezioni, un gioco di luci, creando un’atmosfera diversa. Avvici­nando il pubblico più giovane. Il teatro lo considero e lo consideriamo come una carta bianca dove si può scrivere qualsiasi cosa. A proposito di eventi, ne abbiamo già lanciati e proposti due: partiamo il 2 dicembre prossimo con Alessandro Cortini (tastierista della band industrial americana Nine Inch Nails) e il 10 marzo 2024 con Eleazaro Rossi (comico e personaggio tv)».

Una sfida di spessore, la sua e la vostra.
«Il nostro obiettivo è far crescere Artico per fare in modo che sia economicamente so­stenibile e riconoscibile come brand, al di là del festival in sè. Il momento estivo ri­marrà centrale e nevralgico, ma in quello invernale e primaverile crediamo molto. Il lavoro e gli sforzi sono massimi. Se un brand sparisce per un anno intero, corre il rischio di essere dimenticato. Bisogna continuare ad esserci e a proporre iniziative».

Bra è dunque cresciuta.
«Si sente spesso dire che a Bra o in provincia c’è poco o nulla da fare. Ma non è assolutamente così. Competere con offerte simili a quelle che si possono trovare a Torino o a Milano è sciocco e inutile. Ma Bra e la provincia di Cuneo hanno un vantaggio, quello di realizzare degli eventi più alla portata. Gli spettacoli si vivono in modo diretto. Una connessione con il territorio, con le persone, con l’artista. La chiave di volta è la diversificazione, puntando sempre sul concetto di qualità».

So che ha dei ringraziamenti da fare.
«All’associazione culturale Ori­gami che organizza, con noi, l’evento del 2 dicembre. Io sono saltato sulla sedia quando è venuto fuori il no­me di Alessandro Cortini. Un nome pazzesco e che riempie teatri in giro per il mondo. Vi­va Origami, viva Artico Fe­stival! Il grazie va al Comune di Bra, alle Fondazioni Crc e Crt, all’associazione Switch On che organizza Artico Festival e al suo presidente Roberto Piumatti».