Il corpo di Polizia Locale della città di Cuneo festeggia i duecento anni dalla fondazione: tanti ne sono passati dalla delibera del Consiglio comunale che assegnava funzioni di polizia ai quattro “servienti” dell’epoca, i primi antesignani dei vigili urbani attuali. Era il 28 novembre del 1823 e martedì scorso il comando ha celebrato la speciale ricorrenza. La banda musicale della Polizia Locale di Torino ha eseguito un inno appositamente creato per l’occasione. Insieme ai musicisti è passata in rassegna anche la bandiera del Corpo, scortata dagli agenti in alta uniforme. Poi la celebrazione della messa solenne presso la Chiesa di San Sebastiano, che tra l’altro è il patrono del Corpo, in contrada Mondovì. A seguire la premiazione degli agenti che si sono distinti nelle operazioni svolte durante gli anni precedenti, con i discorsi della sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, dell’assessore alla Polizia locale Cristina Clerico e del comandante del Corpo, Davide Bernardi.
I primi premiati sono l’ispettore capo Diego Vallinotti e l’agente Mauro Rosso. La vicenda per la quale hanno ottenuto il riconoscimento è accaduta nel 2020: «Per essersi particolarmente distinti nell’attività di servizio, quando, con elevata professionalità, il giorno 13 settembre, giunti in una zona particolarmente frequentata da senza fissa dimora, non esitavano a interrompere una rissa in cui uno dei coinvolti era stato ferito da un’arma da taglio. Uno dei soggetti implicati nella rissa risultava in seguito essere pluripregiudicato». L’ispettore capo Diego Vallinotti ha ricevuto anche un altro riconoscimento, per un fatto accaduto questa volta nel 2021. Con lui premiato l’agente Agostino De Girolamo. Vallinotti, assieme al collega «con elevata professionalità e sagacia investigativa, il giorno 15 giugno, durante il normale servizio auto di controllo del territorio in ambito cittadino, notava un veicolo con due soggetti apparentemente alloggiati nel bagagliaio posteriore. Gli operanti intimavano l’alt al veicolo, che invece proseguiva la marcia aumentando la velocità, cercando di far perdere le proprie tracce, per poi fermarsi all’interno di un cortile. Mentre il conducente si dileguava a piedi all’interno della boscaglia del parco fluviale, veniva intimato l’alt ai passeggeri che erano rimasti all’interno del veicolo. Tutti i fermati, nove persone compreso il conducente, erano immigrati irregolari sul territorio nazionale. Due soggetti venivano tratti in arresto, tra cui il conducente, in quanto riconosciuti come “passeur” per il trasporto verso il territorio francese di cittadini extra comunitari».
Il terzo riconoscimento è andato agli agenti Maurizio Dadone e Daniel Sante Moccia. Nel 2022, insieme con il collega, «con elevata professionalità ed umana solidarietà, il giorno 11 settembre, durante il servizio di vigilanza in occasione dell’annuale festa della Madonna presso il Santuario di Vicoforte, forniva primo soccorso a persona in difficoltà in apparente stato confusionale. L’uomo, di circa sessant’anni, seduto su di una fioriera accusava dolori al petto, era spaventato e poco tempo dopo perdeva conoscenza. Accertata dagli agenti la mancanza di respiro e battito cardiaco, gli stessi praticavano prontamente all’infortunato manovre di rianimazione Bls (Basic Life Support). Dopo alcune compressioni toraciche il soggetto riprendeva conoscenza e ricominciava a respirare autonomamente. L’uomo veniva quindi affidato alle cure del personale sanitario dell’ambulanza del 118 arrivata nel frattempo». Infine, proprio per rimarcare la storia del Corpo, sono stati consegnati due riconoscimenti ai due ex brigadieri in pensione: Mario Pezzano, 91 anni, quale ex appartenente al Corpo più longevo, ed al brigadiere in pensione Adriano Cavallo in ricordo del padre Emanuele Cavallo, anche egli ex appartenente al Corpo, in quanto su documenti storici dell’epoca risultavano encomi per sue azioni in servizio negli anni 1926 e 1927.
La festa del Corpo è stato anche il momento per fare bilanci e tirare somme dell’attività dell’anno. Il comandante della polizia municipale Davide Bernardi sottolinea l’impegno per la sicurezza dei cittadini: «È importante dare il segnale di una città non pericolosa». A questo proposito evidenzia il successo dell’ufficio distaccato vicino alla stazione ferroviaria: «Si tratta di un progetto che ho fortemente voluto – dice Bernardi – con l’obiettivo di contrastare la microcriminalità presente in quella zona, come sempre più spesso veniva lamentato dai cittadini. La presenza degli agenti che pattugliano costantemente il quartiere ha fatto sì che siano stati ridotti in maniera considerevole i fenomeni. I cittadini ci dimostrano tutto il loro apprezzamento, ogni giorno, per questo risultato e per noi è motivo di grande soddisfazione».
L’attività della polizia locale, anche in una città come Cuneo con numeri diversi rispetto alle metropoli, è molto cambiata nel corso degli anni: «Rispetto a quando sono entrato in servizio nel 1999 – sottolinea Bernardi – l’attività della polizia locale oggi si è spostata molto sulle azioni necessarie a garantire la sicurezza urbana: la società è cambiata, anche con il fenomeno dell’immigrazione. Gli agenti della polizia locale sono i più vicini ai cittadini, tra le forze di polizia, perché operano sempre in mezzo alla gente. Per questo sono spesso tra i primi anche a raccogliere problematiche e difficoltà».
«Vicini alle persone spesso noi i primi a portare aiuto»
Davide Bernardi, comandante dei vigili di Cuneo: «Importante il nuovo presidio in zona stazione»