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«Ecco la strategia per far crescere tutto il territorio»

Annalisa Genta presenta gli obiettivi del Polofoodwine: «Con l’assemblea sosterremo Fondazione Mago Sales»

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Con la fine dell’anno, arriva il momento dei bilanci. Sarà così pure per il Comi­ta­to Polofood­wine, che si ritroverà in assemblea martedì 12, al Museo della Magia di Cherasco. Un luogo non casuale visto che sarà un pomeriggio speciale (patrocinato dal Lions Club Che­rasco), all’insegna anche della solidarietà: “La magia, la bontà e… la felicità” – questo è il titolo – si aprirà alle 17,30 con il tour del museo e proseguirà alle 18,30 con lo spettacolo di Walter Rol­fo; chiusura alle 20, con la me­renda sinoira. Ne ab­bia­mo parlato con la presidente del Polo­food­wine, l’avvocato Annalisa Genta.

L’assemblea sarà l’occasione per fare solidarietà. Una scelta particolare. Come mai?

«Il Comitato Polofoodwine è un ente senza scopo di lucro che pro­­muove, oltre alle aziende dei settori agroalimentare e vitivinicolo del territorio, ogni iniziativa utile al miglioramento della logistica al loro servizio, nel segno della sostenibilità ambientale. Del resto, le aziende che fanno parte del nostro gruppo intendono an­dare oltre il mero perseguimento del profitto, contribuendo in mo­do positivo allo sviluppo sociale, economico e ambientale dell’area in cui operano. È un approccio – comune a quello del Polofoodwine – che si basa su etica e responsabilità sociale d’impresa: di qui la scelta dell’assemblea solidale».

Aiuterete Fondazione Mago Sales.
«Il presidente e fondatore è don Silvio Mantelli, ovvero Mago Sa­les: un sacerdote che, mediante i giochi di prestigio, distribuisce sorrisi e solidarietà a migliaia di bambini del territorio e del mon­do. La sua fondazione è presente con progetti e iniziative di supporto a distanza in più di 25 Paesi; ovunque promuove, per tutti i bambini, il “diritto al sorriso”. E lui e i suoi collaboratori, con spettacoli e animazioni gioiose, diffondono proprio sorrisi e meraviglie. Noi vogliamo contribuire a questa causa nobile e universale: garantire il diritto dei bambini a vivere momenti di fe­licità e spensieratezza, indipendentemente dal contesto in cui vivono. Per questo, l’intero ricavato dell’evento verrà devoluto alla Fondazione Mago Sales».

Per il Comitato Polofoodwine che 2023 è stato?

«È stato un anno di studio, anche alla luce delle situazioni che si sono create a livello internazionale: prima la pandemia e poi l’emergenza energetica hanno costretto tutti noi a ripensare quali siano i progetti più necessari per il territorio. La costruzione di efficienti infrastrutture così come l’auspicata autosufficienza energetica per le nostre aziende sono azioni prioritarie e imprescindibili».

Quali input avete colto?
«Abbiamo proseguito lo studio e il monitoraggio dei bandi relativi ai settori interessati dal nostro progetto, con una particolare attenzione anche a quelli di filiera e transfrontalieri. Inoltre, co­me auspicato dal­l’U­nio­­ne Eu­ropea, abbiamo alimentato una serie di azioni vol­te a diffondere la cultura della transizione ecologica relativamente alla produzione, alla trasformazione e alla mo­vi­men­tazione delle merci dei comparti agroalimentare e vitivinicolo».

Prima parlava di infrastrutture efficienti. Qual è la situazione in provincia di Cuneo?

«L’avvicinarsi della conclusione dei lavori per l’autostrada Asti-Cuneo e la ripresa dei voli, all’aeroporto di Levaldigi, per e da Roma sono segnali positivi che possono contribuire al miglioramento della connettività e allo sviluppo economico dell’intera regione. Tuttavia, rimangono an­cora sfide e problemi da af­fron­tare, come i ritardi nella riapertura del Colle di Tenda e l’insufficiente viabilità al Colle della Maddalena; questi due valichi rappresentano importanti vie di comunicazione tra Italia e Fran­cia, con il secondo, in particolare, che è chiave soprattutto per il trasporto merci».

Insomma, la “strada” è ancora lunga…

«Il carente stato delle infrastrutture e la mancanza di poli logistici strategici in provincia di Cu­neo costituiscono un ostacolo evidente per un territorio che, in un contesto adeguato, po­trebbe incrementare ulteriormente il suo sviluppo economico e generare impatti positivi anche sull’occupazione».

L’altra vostra priorità è l’agro­alimentare. Quali scenari si delineano su questo fronte?

«L’agroalimentare rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia della Granda. Le op­portunità future per l’imprenditoria cuneese in questo comparto potrebbero derivare da diverse “fonti” come innovazione, so­stenibilità ambientale, va­loriz­zazione dei prodotti tipici, espansione dei mercati oltre i con­fini e turismo enogastronomico».

Come si possono cogliere tali opportunità?
«Ricorrendo a eventuali incentivi governativi, con la formazione per adottare pratiche innovative, accedendo al credito e sostenendo la promozione e l’espansione internazionali. Inoltre, collaborazioni tra istituzioni locali, aziende e università potrebbero favorire lo sviluppo di altre strategie e iniziative innovative».

Qual è oggi la vostra “vision” per la provincia di Cuneo?
«L’obiettivo principale del Polo­food­wine è contribuire allo sviluppo e al miglioramento del territorio, fornendo una “visione” che incoraggi la crescita sostenibile, l’innovazione e la prosperità. Alla luce del contesto locale, italiano e internazionale attuali, la “vision” ideale include: la promozione di un approccio sostenibile verso l’ambiente, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili e l’adozione di nuove tecnologie, sia nel settore agroalimentare che in altri settori chiave, nonché l’implementazione delle infrastrutture in un’ottica di miglioramento della logistica».

Come si costruisce questa “visione”?

«Con la collaborazione di tutti gli attori locali, le istituzioni, gli imprenditori e la comunità stessa, in modo da intercettare tutte le esigenze e promuovere azioni utili per il nostro presente e le generazioni future».