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L’Itituto comprensivo di Govone incontra Alberto Pellai e Barbara Tamborini

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“Noemi e Luca sono come un grande puzzle: dentro ci sono tanti “pezzettini” di tutti i
bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che abbiamo incontrato, conosciuto, ascoltato mentre la tempesta chiamata Covid – 19 entrava nelle nostre vite.”
E proprio quasi trecento “pezzettini”, frequentanti le classi del Comprensivo di Govone,
hanno avuto la possibilità di incontrare in modalità telematica Alberto Pellai e Barbara
Tamborini, per la presentazione del volume “Noemi nella tempesta”, edito da De Agostini.
Scrittore, medico, psicoterapeuta, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano,
Alberto Pellai ha ricevuto la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica dal
Ministero della Salute nel 2004.
Psicopedagogista e autrice di numerose opere, Barbara Tamborini ha vinto il Premio
internazionale di letteratura Città di Como nel 2020.
I loro libri sono stati tradotti in diverse lingue in vari Paesi del mondo.
Inserito in un percorso che da un triennio lega strettamente i nuclei concettuali dell’educazione civica al libro e alla lettura e che ha visto l’intervento presso il Comprensivo di Govone di nomi noti quali la senatrice Elena Ferrara, gli ambientalisti e
influencer Potito Ruggiero, Giorgia Pagliuca, Roberto Cavallo, le scrittrici Dacia Maraini,
Patrizia Rinaldi, Gigliola Alvisi, ma anche le sopravvissute ai campi di concentramento
Andra e Tatiana Bucci, solo per citarne alcuni, l’incontro ha costituito il momento
conclusivo di un’attività svolta dalle classi partecipanti.
Dopo gli iniziali saluti di rito ai due graditi ospiti, le numerose domande delle alunne e degli alunni presenti, dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado dell’Istituto, Scuola Polo Regionale delle Avanguardie Educative, hanno dato vita ad un dibattito vivace e variegato.
Coppia di penna ma anche nella vita, in quanto marito e moglie, i due scrittori non si sono sottratti alle numerose richieste, curiosità emerse, strettamente legate alle vicende narrate nel libro e ai suoi protagonisti.
Alberto Pellai e Barbara Tamborini hanno svelato come il volume sia nato proprio durante il periodo del Covid e come l’idea sia arrivata per caso durante un momento di pulizia domestica, sottolineando come non sia stato né sia facile scrivere a quattro mani.
Al desiderio di conoscere il perché la protagonista si chiami Noemi, la scrittrice ha risposto sorridendo di aver preso ispirazione dalla giovane figlia di un’amica.
La tempesta come pandemia che ha travolto tutto, la didattica a distanza ma anche la
gestione familiare tra genitori separati, il conflitto tra fratelli, il razzismo nei confronti di chi proveniva dalla comunità cinese hanno costituito materia di dibattito tra il giovane pubblico e la coppia di scrittori.
Chiare, leggere, complete, genuine le risposte, spesso condite da brevi digressioni legate alla loro quotidianità, ai figli e alle problematiche di convivenza emerse durante il periodo del lockdown.
Al termine dell’incontro l’accento è stato posto sul fatto che il Covid ha messo alla prova ognuno di noi, ma che non dovremo mai dimenticare nulla di ciò che è successo, facendo tesoro di tutto ciò che ci ha insegnato, perché abbiamo imparato che non si può vivere senza amici e che “la scuola sembra una fatica, ma se non ce l’hai ti manca da impazzire.
E che la vita è la più bella cosa che ci è stata donata e ogni giorno dobbiamo
celebrarla…senza sprecare niente di tutto il bello che sa regalarci”.