Il Grattacielo della Regione Piemonte, lo scorso giovedì, ha fatto da cornice alla firma del Protocollo d’Intesa per la Certificazione di Genere. La Consigliera di Parità regionale, l’avv. Anna Mantini, ha guidato il tavolo, coinvolgendo attivamente le associazioni datoriali, le rappresentanze di categoria e le parti sociali di rilievo regionali presenti.
Grazie a Confartigianato Imprese Piemonte, API Torino, la Direzione Interregionale del Nord, l’Ispettorato di Area Metropolitana Torino Aosta, Ordine degli Avvocati di Torino, Unioncamere Piemonte, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino, Ascom Confcommercio di Torino e Provincia, Confcooperative Piemonte, Legacoop Piemonte, Cna Piemonte, Confindustria Piemonte, Cisl, Cgil e Cisl regionali, per la loro presenza.
Il Protocollo d’Intesa impegna i partecipanti a una serie di azioni concrete, tra cui la sensibilizzazione, la promozione, la formazione e la formulazione di proposte per la prevenzione e il contrasto della discriminazione delle donne.
Il documento segue la prassi UNI/PdR 125:2022, consolidando l’impegno verso la parità di genere, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile. La legge 162/2021 e la UNI/PdR 125:2022 forniscono un quadro normativo e pratico per la certificazione volontaria delle aziende.
Le linee guida stabilite con decreto del 29 aprile 2022 dal Ministero delle Pari Opportunità definiscono il sistema di gestione per la parità di genere, includendo la definizione e la misurazione di specifici indicatori prestazionali delle politiche di parità di genere nell’organizzazione.
Tra i vantaggi della certificazione, si segnalano premialità nella partecipazione a gare e bandi pubblici, un bonus contributivo mensile, e accesso agevolato a finanziamenti europei, internazionali e nazionali. Questa iniziativa contribuirà non solo alla creazione di un ambiente lavorativo più equo ma porterà anche benefici tangibili alle imprese certificate.
Questo impegno non soltanto migliorerà l’equilibrio tra vita e lavoro, ma rafforzerà anche la reputazione delle aziende, rendendole più attrattive per nuovi mercati.
Con la certificazione di genere per le imprese, introdotta con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con la Strategia nazionale per la parità di genere, l’Italia si è dotata di una misura che interviene in modo concreto e diretto sulla partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, con vantaggi fiscali e premiali per le imprese e, quindi, con risultati tangibili di crescita e di sviluppo per tutti.
Sono 163 le aziende piemontesi certificate, insieme possiamo far crescere questo numero, a partire dalle imprese sopra i 50 dipendenti, soggette all’obbligo di Legge, fino a tutte le imprese piccole e medie e alle istituzioni virtuose che vogliono dare il buon esempio.
Il Protocollo di intesa per l’istituzione del Tavolo permanente regionale sulla certificazione di genere al suo avvio è aperto a tutte le istituzioni, rappresentanze, parti sociali che vogliono contribuire alla crescita del Piemonte, puntando alla valorizzazione dell’impegno e delle energie delle donne, nel rispetto del diritto all’uguaglianza.
Così Anna Mantini, Consigliera di Parità regionale del Piemonte: “Grazie a tutti i partecipanti che hanno reso possibile questo importante passo avanti. Ad oggi sono 163 le aziende piemontesi certificate, insieme possiamo far crescere questo numero, a partire dalle imprese sopra i 50 dipendenti, soggette all’obbligo di Legge, fino a tutte le imprese piccole e medie e alle istituzioni virtuose che vogliono dare il buon esempio”.
Il Tavolo permanente sulla certificazione di genere è aperto tutti coloro i quali, ciascuno per la propria competenza, intendono contribuire alla crescita del Piemonte, puntando alla valorizzazione dell’impegno e delle energie delle donne, nel rispetto del diritto all’uguaglianza.