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«Che gioia donare il pranzo di Natale»

A Cuneo si rinnova il progetto Rotary che porta alle famiglie più bisognose un menù natalizio completo. Ce ne parla Salvatore Linguanti

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A Cuneo, anche quest’anno, torna il Natale di Solida­rie­tà, il progetto di sostegno alle famiglie in difficoltà della zona, promosso dal Rotary Club Cu­neo, dal Rotary Club Cuneo-Alpi del Mare, Fondazione Lovera, Caritas Diocesana, Società di San Vin­cenzo de’ Paoli, Avis, Croce Rossa, Soroptimist e Zonta del capoluogo cuneese. La presentazione è avvenuta martedì scorso, all’Open Baladin, in piazza Foro Boario. Abbiamo parlato con una delle anime del progetto, il segretario del Rotary Cuneo, Sal­va­tore Linguanti.

Natale di Solidarietà. Vuole presentarlo a chi ancora non lo conosce?
«È un progetto nato dieci anni fa, e cresciuto nel tempo, con il quale si intende offrire, attraverso la donazione di un autentico pranzo di Natale e di giocattoli per i più piccoli, un momento di gioia e serenità alle famiglie in difficoltà di Cu­neo e delle frazioni vicine».

Com’è nata l’idea?
«In origine i nuclei familiari in difficoltà venivano invitati per il pranzo di Natale in Sala San Giovanni. E a cucinare le portate erano studenti e studentesse dell’Alberghiero di Dronero. Nel tempo, si sono aggiunti al comitato organizzatore diversi enti di solidarietà e, nel periodo della pandemia, si è deciso di consegnare il pranzo di Natale direttamente al domicilio delle famiglie bisognose».

Cosa succederà quest’anno?
«Alcuni ristoranti cittadini consegneranno un pranzo caldo completo, dall’antipasto al dessert, nella giornata di domenica 24 dicembre. Ci sarà anche il panettone, messo a disposizione dai giovani del Rotaract di Cuneo».

Chi saranno i beneficiari?
«Le famiglie maggiormente in difficoltà, individuate dalle parrocchie di Cuneo, grazie alla collaborazione e al coordinamento della Caritas Diocesana del capoluogo e della Società di San Vincenzo de’ Paoli. Non verranno dimenticati nemmeno i bambini».

Ci dica di più.
«Ai bambini delle famiglie inserite nel progetto verranno consegnati giocattoli o, comunque, beni utili alla loro crescita, nel caso dei bimbi più piccoli. Su questo fronte si impegnerà in prima persona anche il governatore del Distretto Rotary 2032, Remo Gattiglia. Ci tengo a sottolineare che questi doni, laddove possibile, vengono acquistati presso ne­gozi del posto: si tratta di un modo per dare una piccola mano anche al commercio locale».

Qualche numero?
«Il progetto, per funzionare, si basa su donazioni, necessarie per l’acquisto dei pasti e degli altri beni. Lo scorso anno abbiamo raccolto oltre 12mi­la euro; al momento, ab­biamo praticamente raggiunto i 10mi­­­la euro. La speranza, da qui a Natale, è di superare la cifra della passata edizione, in modo da poter supportare sempre più persone».

Quante persone aiutate?

«Lo scorso anno abbiamo fornito 328 pasti e regalato oltre 100 giocattoli, coinvolgendo 129 nuclei familiari. E, grazie a un contributo arrivato dopo Natale, abbiamo potuto anche donare successivamente dei buoni acquisto. Inoltre, abbiamo organizzato la Pasqua di Solidarietà».

Cosa si prova realizzando queste attività?
«Sapere di regalare dei mo­menti di serenità e gioia dà una soddisfazione immensa».