La quotidianità può diventare estremamente stressante da molteplici prospettive: la routine
giornaliera, il carico di lavoro scolastico e le interazioni con gli altri. In particolare, dopo la
pandemia, abbiamo notato un aumento significativo della difficoltà dei giovani, non solo
degli adulti, nel gestire momenti di tensione. Per questo motivo, abbiamo ritenuto
essenziale creare un progetto che stimolasse i nostri studenti a riflettere collettivamente su
come migliorare la qualità della propria vita, cercando un equilibrio emotivo e il benessere.
Dopo un’indagine iniziale sulle abitudini e gli agenti stressanti, abbiamo esaminato le
routine quotidiane, confrontando e riflettendo sulle analogie e differenze negli stili di vita dei due paesi partecipanti al progetto (Italia e Ungheria). Successivamente, abbiamo esplorato il documento europeo LIFECOMP e condotto attività in gruppi internazionali per analizzare i 9 ambiti d'influenza.
Nella sezione dedicata alle “Relazioni tossiche”, abbiamo evidenziato le caratteristiche dei
6 profili, creando attività ludiche per consolidare le conoscenze e il controllo emotivo.
Infine, durante la videoconferenza conclusiva, gli studenti hanno lavorato in gruppi paralleli
per riflettere sulle possibili soluzioni atte a migliorare la qualità della loro vita.
In conclusione, i ragazzi hanno intrapreso una riflessione più approfondita sulle azioni da
intraprendere per vivere meglio, producendo materiali digitali condivisibili online. Le attività didattiche, svolte principalmente durante le ore di inglese nel curriculum, hanno non solo potenziato le capacità linguistiche attraverso l’effettiva pratica della lingua nelle comunicazioni con la scuola partner, ma anche favorito una maggiore consapevolezza riguardo al benessere personale e al miglioramento delle competenze digitali. Questo processo ha promosso una crescita significativa delle relazioni, incoraggiando la collaborazione e il potenziamento delle skills sociali degli studenti.
Condivisione dei lavori
Le due scuole hanno sempre lavorato in perfetta collaborazione, sia nella fase di progettazione che durante lo svolgimento del progetto, attraverso scambio di mail, videoconferenze, messaggi.
La scelta del tema molto attuale dello stress nella vita quotidiana /scuola ci è apparso di grande interesse, ma anche di grande utilità, per permettere ai nostri alunni di riflettere sul tema e di trovare strategie efficaci per fronteggiare un pericolo tangibile e quotidiano.
Gli alunni si sono trovati a trattare di argomenti a loro vicini (daily routine, relazioni tossiche) in contesto internazionale, dando al progetto un respiro europeo concreto. La comunicazione non è stata sempre facile o efficace, in alcuni momenti del progetto alcuni gruppi hanno fatto fatica a portare avanti i compiti ma nel complesso si può affermare che tutti hanno beneficiato di questo momento di riflessione collettiva.
La parte di invenzione delle attività ludiche di controllo ha fatto emergere il lato creativo e sfruttato il pensiero critico degli alunni, che hanno applicato le loro conoscenze divertendosi e giocando.
Tecnologia
Le attività sono state a costo zero per i ragazzi e i programmi utilizzati sono free .Per i contatti con gli studenti stranieri abbiamo usato videoconferenze con Google MEET, TEAMS di Microsoft. La tecnologia ha permesso di rendere interattivo e coinvolgente il momento dei questionari di avviamento al progetto con l’utilizzo di mentemeter e google moduli, che in tempo reale permette agli allievi di vedere i loro risultati e quelli dei compagni (grafici, nuvole di parole, ecc). I materiali sono stati raccolti su PADLET, WAKELET e SUTORY (repository digitali). Le presentazioni sono state svolte con CANVA e ADOBE EXPRESS, le nuvole di parole con WORDART, i giochi sono stati creati con LEANINGAPPS e WORDWALL. Il materiale di disseminazione è stato creato con CALAMEO.
Si è prestato attenzione al copyright e alla sicurezza durante tutte le fasi che hanno coinvolto gli alunni.
Tutti gli insegnanti del gruppo hanno preventivamente spiegato ai ragazzi come reperire materiale / immagini free oppure come citare le fonti se protette da copyright. Nella comunicazione video abbiamo sottolineato l’ importanza della privacy (volti oscurati per minori ecc).
Approccio pedagogico
Attività d riflessione in piccoli gruppi sugli agenti stressori e poi condivisione come classe del tema LIFECOMP.
Attività in gruppi internazionali per i 9 ambiti di indagine del LIFECOMP, ricerca autonoma e creazione di materiale condiviso (caricato su sutori) Attività a coppie su DAILY ROUTINE (creazione infografica) e riflessione sui diversi stili di vita tra teenagers.
Lavoro di gruppo su TOXIC relations e riflessione su rischi e pericoli, con creazione di attività ludiche per condivisione / controllo.
Creazione materiale informativo per condividere strategie di reazione efficace agli stress per migliorare la qualità della vita.
L’ insegnante è stato facilitatore, intervenendo solo se necessario, consigliando strumenti e strategie per stimolare la condivisione delle idee.
L’attività in contatto con studenti stranieri ha fatto si che si percepisse la dimensione europea del progetto, innovativa e motivante per i ragazzi. Durante gli incontri online gli alunni si sono scambiati consigli e linee d’azione; dopo aver scelto i ruoli per le attività da creare gli alunni italiani hanno creato le presentazionifinali sul wellbeing.
Integrazione Curriculum
Il progetto è stato un’ attività pluridisciplinare svolto nelle ore di inglese, in classe e in laboratorio, integrato nel curricolo scolastico, poiché gli obiettivi di lingua del terzo anno e di ed. civica sono stati raggiunti e potenziati con le attività di etwinning (comunicazione in lingua/studio di argomenti come LIFECOMP e WELLBEING in inglese).
La piattaforma ESEP è stata di difficile fruizione non permettendo un agile utilizzo di forum e spazi condivisi. Gli alunni sono entrati in contatto attraverso videoconferenze in classe e attività in piccoli gruppi. Non è stato facile motivare i ragazzi; nonostante ciò sono stati spinti al dialogo e all’ approccio empatico verso l’altro, monitorando le attività e suggerendo miglioramenti e strategie per mantenere l’impegno costante. Il progetto ha valenza pedagogica perché stimola al confronto, il pensiero critico nel riflettere sulle proprie abitudini, l’ empatia e social skills.
Contributo dei docenti
Le attività hanno previsto una parte di lavoro per gruppi nazionali e la creazione condivisa di materiale comune in gruppi internazionali, con la creazione di materiale ( presentazioni online, infografiche, nuvole di parole) relative ai vari TASKS proposti.
Gli insegnanti hanno collaborato alla pianificazione delle attività con incontri online dove sono state decise le linee guida del progetto.
La parte relativa al LIFECOMP è stata sviluppata dalla sottoscritta, in accordo con la collega, che ha ideato l’ ossatura del progetto. La parte conclusiva del progetto, ovvero valutazione attività online, ricaduta sulla classe, feedback e uso delle TIC è stata gestita dalla prof.ssa De Gioannini, mentre la parte su Daily Routine e Toxic relations dalla collega ungherese.
Nonostante le innegabili difficoltà nell’utilizzo della piattaforma, la prof.ssa De Gioannini si è occupata del caricamento di materiali vari e della parte di disseminazione finale del progetto.