Serate natalizie del Club Alpino (CAI) di Peveragno e Beinette

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Il Gruppo CAI di Beinette (Club Alpino Italiano, Sezione di Peveragno, molto autonomo) ha invitato alla tradizionale, partecipata, «Serata natalizia», in «Sala Olivetti», il 14 dicembre.  Il programma partiva da filmato con le gite di questo anno che sta finendo (dalla Valle Maria, allo stupendo momento di scialpinismo dal Monte Tabor, in Valle Susa, alla primavera ligure tra Caso ed Alassio, Madonna della Gurdia, alle donne in Valle Ellero, Cima Serpentera, alla pulizia sentieri, ai momenti di mountain bike, alle rovine del forte Chaberton, distrutto nel 1940 dai mortai francesi, alla Alta Valle Grana…)… Proseguire con la presentazione di quelle previste per il prossimo 2024 (dallo scialpinismo, la successiva tappa in Riviera sarà a Pietra Ligure, poi si punterà, quest’anno, sulla Valle Stura, ancora si terminerà in autunno con la solita polentata…). Cammeo è sato il racconto di «Una passeggiata sul Kilimangiaro», la più alta cima africana, accompagnato da immagini e video. Protagonista della «impresa» è stato il giovane beinettese Francesco Musso, volontario in Tanzania, che ha deciso una «gita in montagna» con amica della Repubblica Ceca diventata ben più impegnativa di quanto previsto originariamente (sulle prime si pensava al Monte Meru, ben più «facile»)… Il Kilimangiaro ha grandi difficoltà per temperature ed altitudine, ma il percorso è molto organizzato, con guide e precise tappe… Per superare i problemi fisici che si possono avere agli escursionisti si propone un vecchio ma valido metodo: pasti abbondantissimi e tanto calorici…
La sera dopo l’appuntamento si è spostato a Peveragno, nel gremito Salone di Casa Ambrosino, a cura del Direttivo di Sezione (con i beinettesi sempre presenti)… Oltre alla condivisione con i progetti di Beinette, il programma peveragnese ha punti fermi nella festa primaverile a Fontana Cappa e nella collaborazione con la «Compagnia del Birùn» nella camminata di fine settembre sulla «Francigena» (arrivata in Lazio, nel Viterbese, ormai a centinaio di chilometri da Roma)…
Sempre si è chiuso con abbondanti rinfreschi, tra vino, bibite e panettoni.