Fino al 1° maggio 2024 l’ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì ospita la mostra “I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio”, organizzata da Piemonte Musei e curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini. Al centro dell’esposizione l’iconica “Maddalena in Estasi” di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, “Autoritratto” di Van Dyck, il “Bacio di Angelica e Medoro” di Giovanni Lanfranco, autentiche scoperte come il “San Pietro” di Guido Reni o l’”Ercole” e “Onfale” di Luca Giordano. Un viaggio nel barocco europeo in una delle capitali del Barocco piemontese. La mostra curata da Pierluigi Carofano è organizzata da Piemonte Musei e dall’Associazione BeLocal, in collaborazione con Associazione Insieme, Ordine dei Cavalieri delle Langhe e Happee Place, ha il sostegno di Fondazione Crc e il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, città di Mondovì, Visit Cuneese e Confcommercio di Mondovì. Copre un arco temporale di circa sessant’anni e vuole essere un omaggio a un’arte celebre per la sua esuberanza, l’uso ardito del chiaroscuro e la capacità di catturare emozioni intense.
L’esposizione si apre con la sezione “Estasi e rapimento in scena” che ospita un roboante capolavoro di Pietro da Cortona, la pala raffigurante La Vergine che riceve il libro della regola camaldolese da San Pier Damiani, eseguita per il cardinale Francesco Barberini nipote di papa Urbano VIII, e si conclude con uno strepitoso “Ercole e Onfale” di Luca Giordano, manifesto del barocco maturo.
Come ha sottolineato il presidente e fondatore di BeLocal Georges Mikhael, «vogliamo ribadire e sottolineare l’importanza che l’arte e la cultura rivestono nello sviluppo dei territori. Con l’Associazione BeLocal abbiamo voluto investire in questa nuova iniziativa convinti che la cultura, la bellezza per essere sostenibili vanno anche sostenute. Per questo motivo abbiamo voluto farlo a Mondovì. La mostra oltre a ripercorre il grande fervore artistico legato al ’600 europeo vuole essere un tributo all’identità architettonica e urbanistica della città di Mondovì, una delle capitali del Barocco italiano. Abbiamo puntato molto su Piemonte Musei in modo da rafforzare ancora di più il forte legame con il territorio di Cuneo. La mostra di Fissore a Savigliano gli scorsi anni insieme a quella del Caravaggio ad Alba e di Leonardo a Cuneo dimostrano come la sinergia pubblico-privato è veramente vincente se il territorio è coeso e crede nella cultura come strumento di crescita». Come hanno voluto sottolineare il sindaco di Mondovì Luca Robaldo e l’assessora alla Cultura Francesca Botto: «Si tratta di uno straordinario viaggio alla scoperta dell’estetica barocca, reso ancora più coinvolgente dalla perfetta sintonia di sguardi che intercorre tra le venti opere presenti e il contenitore che le ospita, il Centro Espositivo di Santo Stefano, gioiello settecentesco da poco riaperto dopo importanti lavori di restauro». Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio hanno ribadito come «ancora una volta è la qualità a mettere il punto esclamativo sull’offerta culturale piemontese».
A Mondovì arriva l’arte del Barocco con i grandi maestri
Fino al 1° maggio all’ex Chiesa di Santo Stefano la mostra su Caravaggio e gli altri autori