Gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale, sviluppo di un turismo “green”, costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna. E poi, ancora, integrazione dei servizi di mobilità e di un modello per lo sviluppo di azienda agricola sostenibile. Sono questi gli ambiti tematici individuati dal bando su cui si è costruita la “Strategia Green Community del Cebano”, realizzata dall’Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta, Langa Cebana, Alta Valle Bormida. «L’Unione Montana – ha spiegato il presidente dell’ente, nonché sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone – si dedica allo sviluppo sostenibile locale, tenendo in considerazione le diverse necessità. Per questo promuove e concorre allo sviluppo socio-economico dei comuni, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente, puntando al miglioramento della qualità della vita della popolazione».
I comuni che aderiscono alla “Strategia Green Community del Cebano” sono Battifollo, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Cigliè, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Montezemolo, Priero, Roascio, Rocca Cigliè, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, Scagnello, Torresina e Viola. Il territorio della Green Community del Cebano si estende su un’area di oltre 235 chilometri quadrati e conta 11.386 abitanti. I paesi aderenti accolgono 1.322 aziende, di cui 360 femminili e 131 giovanili, dando lavoro a 3.067 addetti. Il turismo sviluppato sul territorio si basa su escursioni, natura, cultura, enogastronomia e sport invernali. Ed è da questi importanti dati che sono nati gli obiettivi che si propone la Green Community, dai quali scaturisce l’ideologia comune a tutte le iniziative e i progetti svolti dall’Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta, Langa Cebana, Alta Valle Bormida. «Quello che ci prefiggiamo – ha sottolineato Bezzone – è sviluppare il territorio dal punto di vista economico, sociale e ambientale, partendo dal patrimonio culturale, storico e naturale, per rendere l’area più attraente per i cittadini. Questo ci permetterà di contrastare il fenomeno dello spopolamento, nonché potenziare un settore fondamentale che è in forte crescita, ossia il turismo».
Quello della Green Community è un progetto ambizioso, dato che si inserisce in un contesto complicato per le tendenze demografiche, per le difficili condizioni lavorative nel settore agricolo e agroalimentare e per le diverse necessità derivanti da un territorio molto variegato, ma fortemente supportato e direzionato allo sviluppo grazie all’attività di tre enti presenti sul territorio: Unione Montana, Gal Mongioie e Associazione Unimont Servizi.
«La decisione di costituire la Green Community del Cebano rappresenta la possibilità di mettere in pratica un progetto di tutela e valorizzazione del territorio, in modo integrato, proponendo iniziative che da una parte valorizzano la storia e la tradizione del territorio, ossia il patrimonio agroforestale e il patrimonio edilizio e delle infrastrutture, e dall’altra parte supporta lo sviluppo di quest’area, sia in termini di servizi ai cittadini sia in termini di turismo», ha concluso il presidente Vincenzo Bezzone.
Lo sferisterio di Ceva si veste con i murales dedicati allo sport
Un bambino che sorride felice tenendo stretto a sé il suo pallone, un gruppo di amici che esultano dalle scalinate e poi i volti e i gesti inconfondibili del grande Valentino Mazzola e dei due miti del balon Massimo Berruti e Felice Bertola, in un susseguirsi di immagini – realizzate da Wiz, alias William Gervasoni, e Wioi Maz, alias Mario Mazzoldi – dedicate allo sport, tutte sul tono del blu. Immagini che si rincorrono per centrare un unico obiettivo: ricordare che lo sport è amicizia, divertimento, storia e tradizione. Tutto questo e molto altro traspare dal murales realizzato lungo i muri esterni dello sferisterio e del campo da calcio di Ceva, terminato proprio in questi giorni. Un’opera d’arte bella e densa di significati, che ha raggiunto l’obiettivo che si era proposta: riqualificare un’area cittadina molto amata e frequentata dai cebani ma non solo.
L’opportunità di sviluppare il progetto iniziale si è concretizzata grazie all’iniziativa proposta dalla Fondazione Crc, il bando “Distruzione” nell’edizione 2023, con l’obiettivo di ripristinare la bellezza di alcuni angoli cittadini che versano in stato di abbandono o degrado, attraverso interventi di distruzione, riqualificazione o mitigazione. E Ceva ha preso – è proprio il caso di dirlo – la palla al balzo, progettando la riqualificazione con un tocco di colore di diversi luoghi della città a cominciare proprio dallo sferisterio e dal campo da calcio. L’intenzione è ora quella di creare un parco artistico diffuso, una sorta di museo a cielo aperto. «Realizzare i murales è stata un’idea vincente non solo perché valorizza un’area di Ceva, ma soprattutto perché la partecipazione concreta ed emotiva dei cittadini è uno stimolo al rispetto della nostra città e di chi la vive e la ama. Il murales è terminato ed è già meta di numerosi visitatori ma l’inaugurazione ufficiale verrà fatta in primavera, quando il clima sarà più clemente e potremo organizzare una bella giornata con gli artisti e, chissà, magari anche qualche grande campione dello sport», ha spiegato l’assessore Silvia Piccardo.