Guida la Fondazione Ospedale Cuneo Onlus dal 7 ottobre 2021. L’imprenditrice Silvia Merlo, con il suo mix pacato e riservato, con uno stile caratterizzato da fermezza e sensibilità, fascino e piglio manageriale, svela la soddisfazione per gli obiettivi raggiunti, alzando, come nel suo carattere, l’asticella per i progetti futuri.
Dottoressa Merlo, la Fondazione Ospedale Cuneo Onlus mantiene intatto il suo spirito di servizio operando in una relazione proficua con territorio e comunità. Quali i progetti attuati in questo ultimo anno?
«Abbiamo portato a termine davvero tanti progetti con una serie di donazioni che si sono completate tra la fine del 2022 e tutto il 2023. Le nostre energie sono state finalizzate a dar seguito a tanti obiettivi legati all’acquisto di attrezzature come le tre incubatrici per la Terapia Intensiva Neonatale, uno strumento di ricerca per linfonodo sentinella, un video laringoscopio e relative lame monouso, un ecotomografo per applicazioni vascolari, una sonda transesofagea, due polisonnigrafi, un tromboelastografo, un ecografo epiq elite per terapia intensiva neonatale. E poi per essere autentici interpreti delle necessità del territorio, per garantire al nostro Ospedale continuità e ribadire lo status di eccellenza che da sempre gli appartiene, ci siamo impegnati nell’umanizzazione di quattro camere del Reparto di Oncologia che sono state dotate di arredi particolarmente confortevoli in grado di offrire ai pazienti e ai loro caregiver uno spazio accogliente e riservato».
Particolarmente ambizioso anche il progetto legato alla telemedicina…
«Assolutamente. Il progetto “Curare in relazione” rappresenta un esempio di lavoro sinergico tra soggetti diversi finalizzato a offrire risposte sempre più in linea con le esigenze dei pazienti e ponendo queste necessità al centro delle nostre attenzioni. Da un lato occorre mantenere una relazione efficace, un contatto a distanza tra l’ospedale e il paziente reso possibile dalla Telemedicina e dall’altro migliorare il comfort delle degenze, con particolare riguardo ai soggetti più fragili. Questo ci consente di fare un passo avanti nella qualità dei servizi offerti, in un processo continuo di “umanizzazione” delle prestazioni e delle cure. Attraverso il progetto “Curare in relazione” è stato realizzato un software, integrato con la cartella elettronica, che consente di gestire il rapporto con il paziente. Non posso non sottolineare che la realizzazione di questo progetto è stata possibile ancora una volta grazie all’intervento di tutto il territorio cuneese e alla stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliera».
E parlando di belle notizie e di traguardi recentissimi è da evidenziare l’eccezionale risultato della campagna di raccolta fondi promossa per donare all’A.O. S.Croce e Carle una nuova apparecchiatura Pet…
«Beh, sono stati donati ben 3.172.038 euro, risultato della campagna “Un Dono per salvare più vite”. Questa grande espressione di generesità che rappresenta la “Forza del Territorio” ancora una volta è riuscita a dimostrare che la nostra è una terra attenta ai bisogni emergenti. Questa raccolta fondi infatti, ci consente di poter non solo acquistare una apparecchiatura Pet (Tomografo ad Emissione di Positroni) di ultimissima generazione ed elevata tecnologia da donare al nostro Ospedale, ma di iniziare a sviluppare un “Progetto Pet” che consentirà ricerca, cura e formazione attraendo a Cuneo giovani eccellenze mediche a cui la Fondazione riserverà borse di studio finanziate grazie ai tanti contributi ricevuti e che ancora stanno continuando ad arrivare. Il risultato eclatante raggiunto rappresenta il frutto di un lavoro capillare svolto con passione e dedizione pari solo all’attenzione che tutti i donatori ci hanno riservato».
Parallelamente all’impegno volto a migliorare l’efficienza delle prestazioni per migliaia di pazienti, massima attenzione è stata riservata all’attività di educazione alla salute…
«Vero. Sono stati organizzati diversi incontri con il supporto di Villa Tornaforte Aragno: Humanities Forum volti a mettere in evidenza le eccellenze del nostro Ospedale. In collaborazione con la Compagnia del Buon Cammino sono state concretizzate le “Cattedre ambulanti della salute”, escursioni nelle vallate cuneesi, accompagnate da medici specialisti, aperte a tutti i cittadini. A giugno invece, grande successo ha riscosso il convegno “Lo Stato dell’assistenza ai Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione in Italia”, mentre a fine settembre abbiamo riservato ai dipendenti dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo come ringraziamento per il loro costante e inesauribile impegno quotidiano profuso a servizio della collettività lo spettacolo al Toselli “Chiedimi se sono di turno” di e con Giacomo Poretti che è stato per dodici anni, prima di diventare comico, infermiere. Non è mancata la partecipazione, finalizzata alla raccolta fondi per la Pet a Mille Luci nel Piatto, la cena benefica organizzata nell’ambito delle manifestazioni dell’Illuminata; alla Fausto Coppi, alla Stra Coni, così come è intensa anche la collaborazione instaurata con la Sezione Ail di Cuneo».
Un impegno davvero meritevole dottoressa Merlo, grazie all’impegno corale del territorio e delle sue istituzioni…
«Certamente. Senza il sostegno incrollabile di istituti bancari, fondazioni bancarie, imprenditori, associazioni di categoria come artigiani e commercianti, e tantissimi donatori privati del territorio non saremmo riusciti a raggiungere questi obiettivi così ambiziosi. I risultati raggiunti sin ora sono un successo di tutto il territorio di cui ognuno deve andare fiero.».
Per concludere Presidente c’è un sogno nel cassetto?
«I desideri sono molti. E non nascondo che abbiamo bisogno di continuare a sognare in grande, concretizzando quella che è una necessità vera: la richiesta di specializzandi al Santa Croce. Penso che Cuneo e il territorio meritino un vero e proprio campus a loro dedicato. Il nostro impegno poi si svilupperà in altri progetti, altre iniziative, sempre rivolte a migliorare il nostro benessere e il futuro delle generazioni che verranno. Per proseguire il nostro cammino abbiamo sempre più bisogno del supporto dell’intero territorio ed è per questo che non smetto di ricordare a tutti: continuate a starci accanto!».