Home Attualità 2024: l’anno della sostenibilità per Banca di Cherasco

2024: l’anno della sostenibilità per Banca di Cherasco

0
1

“Il 2024 sarà l’anno della sostenibilità per Banca di Cherasco: vogliamo essere alla guida di un cambiamento culturale, necessario ora più che mai, che riguarda in primo luogo noi come Banca e che intende coinvolgere in un progetto articolato i nostri Soci e clienti, le comunità dove operiamo. Siamo al lavoro a una serie di iniziative che si possono sintetizzare in un modo: far tornare sul territorio una parte rilevante dell’utile dello scorso anno, che è cresciuto ancora, perché sia una leva per cambiare l’approccio con cui consideriamo l’ambiente e le relazioni tra le persone”. Così Marco Carelli, Direttore Generale di Banca di Cherasco, prova a raccontare le iniziative “in cantiere” per i prossimi 12 mesi.

Ci sono progetti che riguardano la divulgazione per trasmettere alle imprese la consapevolezza dell’importanza delle tematiche Esg, poi un’ambiziosa iniziativa di comunità energetica installando un impianto fotovoltaico nella sede di Roreto, l’impegno per minimizzare l’impatto della prossima Assemblea dei Soci prevista a maggio e un insieme strutturato di proposte dedicata a Soci e clienti.

Prosegue Carelli: “A cosa serve possedere una casa se non hai un pianeta decente dove metterla? Era la domanda che si poneva il filosofo americano Henry Thoreau. Ecco perché vorremmo concretizzare nei prossimi mesi la realizzazione di un impianto fotovoltaico per creare una comunità energetica rinnovabile: un modo per dare un’utilità concreta alla comunità”.

C’è poi la volontà di realizzare alcuni dei progetti “green” proposti dai dipendenti attraverso un concorso di idee che ha riscosso un successo inaspettato.

Vari progetti di transizione climatica e ambientale saranno così al centro dell’azione della Banca di Credito Cooperativo, anche per educare all’impatto sociale ed ecologico delle scelte delle imprese: tra le iniziative allo studio è previsto un servizio di assesment (ovvero valutazione) per le imprese clienti, soprattutto le piccole e medie. Si sta poi ragionando su una serie di prodotti di investimento e risparmio specifici, pensati per migliorare l’impatto ambientale e il recupero di immobili attraverso il miglioramento della loro classe energetica. Significa meno sprechi, consumi ridotti, risparmi evidenti, minori emissioni, a tutto vantaggio delle persone che vivono e lavorano nelle zone dove opera la Banca.

Prosegue il Direttore Generale: “Abbiamo una serie di valori che rappresentano la potenza formidabile del Credito Cooperativo: siamo una Banca di relazione, che sta sul territorio e in mezzo alle persone, e offre servizi e risposte ai suoi Soci. Lo fa anche sul versante della sostenibilità e delle tematiche Esg: dobbiamo impegnarci al massimo e sfruttare al meglio le nostre capacità, che sono gli unici modi che abbiamo per competere sul mercato, pianificare lo sviluppo, aumentare il benessere dei territori dove siamo presenti da oltre 60 anni”.

“Avremo successo se sapremo rimarcare questa differenza rispetto a una banca ordinaria – dice ancora Carelli –: è il nostro valore aggiunto. Da alcuni anni siamo parte di un grande gruppo, Cassa Centrale Banca, e questo comporta vantaggi e oneri, visto che siamo sotto vigilanza della Banca Centrale Europea. Il lavoro impostato in questi anni insieme ai Vice Direttori Lorenzo Crida e Danilo Rivoira è trovare la giusta via tra le domande del mercato e dei clienti, le istanze legate alla crescente complessità del mondo bancario, la coerenza con i nostri valori fondativi seguendo gli obiettivi di Sviluppo sostenibile introdotti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: rappresentano, in maniera coerente e concreta, la traduzione in chiave moderna delle attività mutualistiche che le Banche di Credito Cooperativo mettono in atto fin dalla loro nascita, a favore del benessere sociale, economico e ambientale delle comunità.

Chi entra in una filiale di Banca di Cherasco deve sapere che troverà grande attenzione alle sue necessità, servizi e opportunità, che sono per forza diversi dai grandi gruppi che seguono altre logiche e stanno continuando a chiudere sportelli sul territorio. Solo distinguendoci daremo buone ragioni ai clienti di credere nel nostro modo di dare un servizio. E nel 2024 vogliamo farlo mettendo in primo piano lo sviluppo sostenibile”.