Riceviamo e pubblichiamo
“Oggi ricordiamo la battaglia di Nowo Postojalowka, tragedia che 81 anni fa ha segnato profondamente la storia del nostro Paese e della nostra terra, e che vide il sacrificio di migliaia di alpini della Divisione Cuneense, oltre 13.000 ragazzi partiti dal Cuneese che non fecero mai ritorno alle loro case e alle loro famiglie.
Ringrazio il Comune di Borgo San Dalmazzo e l’Associazione Nazionale Alpini per avermi invitato a partecipare a questa commemorazione che ci ricorda i drammi causati dalla guerra e l’importanza di impegnarci per la pace.
Sempre oggi le città di Busca e Costigliole Saluzzo a loro volta ricordano uno degli atti più sanguinosi perpetrati dai nazifascisti, l’eccidio di Ceretto, nel quale il 5 gennaio 1944 persero la vita 23 vittime civili e 4 partigiani.
Sono grato agli Alpini, sempre presenti al fianco delle nostre comunità, per lo spirito di solidarietà e di sacrificio e per la forza di rialzarsi sempre.
Conservare e tramandare la memoria di quei tragici avvenimenti è fondamentale, perchè che deve spronarci a lavorare affinchè i conflitti oggi in corso, quello russo-ucraino e la guerra tra lo Stato di Israele e il territorio palestinese della striscia di Gaza, ma non solo, possano finalmente avere fine.
Davanti a noi si prospetta un’occasione importante: il Governo italiano ha infatti la presidenza del G7, in occasione del quale auspico che l’Italia possa contribuire affinchè il 2024 possa portare la risoluzione di questi sanguinosi conflitti che ci riportano alla mente i drammi che nel secolo scorso devastarono il nostro Paese.
Come disse Papa Giovanni Paolo II: “Dove non c’è rispetto per i diritti umani, non ci può esser pace, perché ogni violazione della dignità personale favorisce il rancore e lo spirito di vendetta”.
Lo ha affermato il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega) intervenendo, stamani a Borgo San Dalmazzo, alle celebrazioni in ricordo della battaglia di Nowo Postojalowka.