Da domani, 10 gennaio, al 29 gennaio al Museo Nazionale del Cinema di Torino, ospitato nella Mole Antonelliana, sarà proiettato nella saletta Vr lo spin off del cortometraggio girato al castello del Roccolo a fine 2022 di Diana Dell’Erba. Il corto di 8 minuti in virtual reality 360° dal tiolo “Ophelia” è programmato pubblicamente per la prima volta, mentre il cortometraggio classico “Beata Beatrix” della stessa autrice e anch’esso interamente girato al Castello del Roccolo deve ancora uscire.
La vicenda è ambientata a fine ‘800 e trova la sua giusta ambientazione proprio nel castello neogotico sulla collina di Busca che fu edificato a partire dal 1831 per volere del marchese Roberto Taparelli d’Azeglio, fratello del più celebre Massimo, e della consorte Costanza Alfieri di Sostegno e utilizzato dal 1831 al 1862 come luogo di villeggiatura estiva e autunnale.
“Ophelia” esplora la storia dell’arte attraverso il lento processo creativo di John Everett Millais nel dipingere l’omonimo capolavoro preraffaelita. Gli altri protagonisti sono il poeta e pittore Dante Gabriel Rossetti e la poetessa, pittrice e modella Elizabeth (Lizzie) Siddal. In particolare, la vicenda ruota attorno alla difficoltà di Millais nel completare il dipinto, a causa dell’incapacità di Lizzie di giacere in una vasca di acqua ghiacciata, e ai tentativi di Rossetti di incoraggiarla resistere in nome dell’Arte.
Il corto “Beata Beatrix” narra, dunque, la vera storia tormentata e appassionata vissuta nel mondo culturale dei Pre Raffaelliti, con Gabriele Rossetti interpretato da Eugenio Di Fraia e la sua Musa, Elisabeth Siddal, dall’autrice e attrice Diana Dell’Erba; musiche Marco Robino; foto Daniele Ratti.