Dardanello Giovani per raccontare la magia del balòn

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«Entrare in uno sferisterio ha già il profumo di ca­sa»: poche parole per sintetizzare cosa rappresenta la pallapugno per un uomo del basso Piemonte. Le ha scritte Paolo Giacosa, insegnante e giornalista: oltre a spiegare la letteratura ai ragazzi, Giacosa da più di un decennio avvince i lettori del Monregalese con le cronache di balòn. Per il concorso “Dardanello Giovani” è ormai fuoriquota, ma per affetto nei confronti dell’associazione culturale “Piero Dardanello” ha voluto prendere la penna in mano e contribuire con un suo articolo.
Il suo testo è stato letto al pubblico integralmente alla cerimonia dell’Antico Palazzo di Città a Mondovì che ha concluso l’edizione di quest’anno dell’iniziativa. La scelta di dedicare agli sport sferistici le tracce proposte è stata sicuramente peculiare, considerato il fatto che nei bandi precedenti erano state passate in rassegna discipline ben più popolari. «Forse è più localizzato come sport, ma diventare atleti di massima serie è complesso e richiede sacrifici, esattamente come ogni altra attività agonistica», ha commentato significativamente il campione italiano in carica, il capitano della Olio Roi Acqua S.Bernardo Imperiese Fe­derico Raviola, anch’egli mon­regalese, presente in sala per premiare i talentuosi vincitori. Come già nelle passate edizioni, il regolamento ha previsto due categorie di partecipanti: under 30 di tutta Italia e studenti della scuola secondaria di secondo grado della provincia di Cuneo.
L’evento – condotto dal vicepresidente dell’associazione Dardanello, Paolo Cornero – ha visto intervenire diversi ospiti, legati al mondo della pallapugno. Dopo il saluto in apertura del presidente del sodalizio organizzatore, San­dro Darda­nello, e gli interventi di Carlo Giorgio Comino, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, e di Pietro Danna, consigliere della Pro­vincia di Cuneo, il pubblico ha potuto beneficiare di una breve ma esaustiva relazione circa la storia degli sport sferistici, condotta da un vero e proprio esperto in materia: Luca Giaccone (Lo Sferisterio). Il chitarrista dei ‘Trelilu’, Roberto Bella, si è amichevolmente prestato a dare lettura dell’articolo di Giacosa citato in apertura; una presenza significativa, vi­sto che proprio la band monregalese ha inciso una canzone de­dicata alla pallapugno, contenuta nell’album “Lilumania” del 2021.
La cerimonia è entrata nel vivo con l’intervento del direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, presidente di giuria del “Dar­danello Giovani”. Nel rivolgere il proprio saluto alla platea, ha voluto ricordare: «Sono monferrino di origine e sono cresciuto anche guardando le partite di pallapugno. Sono affezionato al premio Dardanello, ma il suo “spin-off” mi emoziona ancora di più perché è dedicato ai giovani: mi sono divertito molto a leggere gli elaborati dei ragazzi e, tra i vari contributi, ho scorto del talento».
Gioele Percivalle, originario di Villanova Mondovì e studente di Scienze della Formazione Primaria all’Università di To­rino, è stato designato vincitore della categoria under 30 grazie a un’appassionata indagine sulla pallapugno, raccontando la quotidianità degli adolescenti che affollano il vivaio e raccogliendo l’esperienza di una leggenda come Paolo Danna, pluricampione di Monastero Va­sco, intervenuto alla cerimonia per complimentarsi con il suo intervistatore. Il secondo posto è stato assegnato ad Andrea Ciccia Borile, di Passignano sul Trasimeno (Perugia); frequenta il corso di laurea di Ma­nagement delle attività motorie e sportive dell’Università di Bologna, ha indagato il fascino della pallapugno ripercorrendone la storia. La terza classificata, Mariaceleste Basile di Rende, in provincia di Co­senza, studia all’Università di Roma, Foro Italico, facoltà Management dello sport. Mos­sa dalla curiosità nei confronti di una disciplina che non conosceva, ha approfondito il mondo che ruota intorno agli sferisteri, affrontando il tema delle scommesse.
Per quanto riguarda la categoria studenti, invece, la giuria ha scelto di premiare il lavoro di quattro classi del Liceo Spor­tivo di Mondovì. Le 2e e le 3e, sezioni S e T, che hanno prodotto due videoservizi divulgativi dedicati al balòn. A consegnare i riconoscimenti, i rappresentanti di Banca Alpi Ma­rittime e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, da sempre primi sostenitori dell’iniziativa. Tra il pubblico erano presenti autorità civili e militari, oltre a sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni co­munali del territorio, coinvolte nei progetti dell’associazione “Piero Dardanello” (in particolare del progetto “A scuola di giornalismo”, che prosegue con i cicli di lezioni nei plessi della provincia di Cuneo). L’attenzione dell’associazione Dardanello si rivolge ora alla 21ª edizione del premio giornalistico, un appuntamento ormai consolidato nel panorama del giornalismo sportivo nazionale e regionale.