Importanti novità per il nuovo ospedale unico di Savigliano-Saluzzo-Fossano. Nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, dei sindaci dell’area Nord dell’Asl Cn1, del mondo dell’associazionismo, delle imprese, di primari e coordinatori dei vari ospedali, è stato firmato con lo Studio Altieri di Thiene (Vicenza) il contratto per l’affidamento formale dell’incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e di sicurezza del nuovo ospedale. «Con l’affidamento della progettazione – ha osservato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale unico entra nella fase operativa. I tempi del cronoprogramma sono stati perfettamente rispettati, il prossimo passaggio sarà la consegna del progetto esecutivo all’Inail, che metterà a bando la costruzione dell’opera, rimborsando all’Asl Cn1 i costi per la progettazione e l’acquisto del terreno. Anche nel caso di questo nuovo ospedale, come già avvenuto per quelli di Verduno e Cuneo, auspico che possa nascere una Fondazione a supporto delle necessità della struttura, con il coinvolgimento delle forze economiche e sociali del territorio, molte delle quali ho visto con piacere presenti in prima fila all’evento che è stato organizzato».
Il nuovo ospedale avrà una superficie di 105mila metri quadrati, con 382 posti letto di cui 57 tecnici e 23 day hospital e 24 posti letto aggiuntivi come “reparto polmone”.
Nel dettaglio, sono previste 9 sale operatorie di cui una ibrida; un blocco parto con 3 sale travaglio e una sala cesareo; inoltre due sale di emodinamica, 3 endoscopiche e 4 sale di radiologia, 2 Tac e 2 risonanze magnetiche.
L’“area critica” del pronto soccorso sarà costituita da 2 shock room, 25 box triage, un Obi (reparto di Osservazione Breve Intensiva) da 10 posti letto, una diagnostica radiologica in pronto soccorso con due sale radiologiche, una Tac, e l’Eco Cardio Tomografia.
Sono ancora previsti 8 posti letto in medicina d’urgenza, un’area semintensiva con 16 posti letto oltre a un’unità coronarica di 7 posti letto e una “stroke” di 4. E poi centro prelievi e laboratorio analisi, dialisi, psichiatria.
Il secondo piano sarà strutturato in nove aree di degenza e ambulatoriali.
Il parcheggio conterà 700 posti auto, di cui 20 per il pronto soccorso, 370 per il parcheggio pubblico, 10 per la dialisi e 300 per i dipendenti.
L’aggiudicazione allo Studio Altieri ammonta a 5,5 milioni di euro, oltre a Iva e spese tecniche, per un totale di pari a 6 milioni e 979mila euro. La base di gara su cui è stato applicato lo sconto era di circa 12 milioni e 109mila euro oltre Iva e spese tecniche. Lo sconto in sede di gara è stato del 44,18%.
Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1, ha commentato: «Ringrazio la Regione Piemonte, nella persona dell’assessore regionale Luigi Genesio Icardi e dei suoi collaboratori, il territorio nei vari ruoli istituzionali. Sono riconoscente anche a dirigenti e tecnici dell’Asl per la collaborazione garantita. Adesso occorre continuare nell’impegno per la valorizzazione dei servizi negli attuali ospedali per sostenere le necessità della nostra sanità territoriale e, in prospettiva, del nuovo complesso ospedaliero».
I primi cittadini del Saluzzese hanno affidato le loro riflessioni a una lettera diffusa a margine dell’incontro. «La firma del contratto, seppur significativa, è solo una tappa nel percorso di realizzazione del nuovo ospedale – hanno scritto Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo, Silvano Dovetta, sindaco di Venasca e presidente dell’Unione Montana Valle Varaita, e Paolo Vulcano, sindaco di Manta -. Adesso sono altrettanto urgenti e importanti l’adeguamento del piano regolatore e il reperimento delle risorse necessarie all’acquisizione dei terreni e alla successiva costruzione». «Sin dal dicembre 2020 – proseguono i primi cittadini nella lettera – abbiamo lavorato intensamente per arrivare alla localizzazione della nuova struttura sanitaria sulla direttrice Saluzzo-Savigliano, supportati dalla considerazione che il territorio del quadrante è disomogeneo per questioni geografiche e di distribuzione della popolazione». Nella missiva gli amministratori ricordano poi la necessità di adeguare il trasporto pubblico locale rispetto anche alle esigenze sanitarie e di potenziare la medicina territoriale. E concludono: «Questo progetto può rappresentare il perno di una strategia territoriale di area semi-vasta e auspichiamo pertanto che la Regione si faccia carico, già in fase progettuale, degli aspetti viabilistici e trasportistici connessi alla nuova opera».
Ospedale unico ora si può partire
Firmato il contratto per la progettazione del complesso ospedaliero a servizio del “quadrante” Savigliano-Saluzzo-Fossano