CUNEESI TRA I PRO – Gomis in Coppa d’Africa, Boloca rivede il Fossano

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Foto Fossano Calcio

Dopo la naturale sosta natalizia, vissuta mentre in realtà diversi giocatori hanno continuato a scendere in campo, torna puntuale l’appuntamento con la rubrica di Ideawebtv.it che fa un focus sull’andamento dei calciatori cuneesi impegnati nelle categorie professionistiche.

Intanto, la prima settimana di gennaio aveva regalato ben due reti “cuneesi”, nelle gare di Coppa Italia. A realizzarle Fabio Miretti, nel 6-1 della Juventus sulla Salernitana, e Daniel Boloca, nella gara persa 3-1 dal Sassuolo contro l’Atalanta. Due giocatori nati fuori provincia, ma che sentiamo molto vicini alla Granda (Miretti, a onor del vero, è nato a Pinerolo, ma è saluzzese a tutti gli effetti).

I due, poi, sono ritornati in campo l’uno di fronte all’altro martedì sera, per la sfida Juventus-Sassuolo di campionato, vinta 3-0 dai bianconeri. L’occasione è stata buona per l’ex centrocampista del Fossano per re-incontrare alcuni ex dirigenti blues, con tanto regalo della maglietta neroverde autografata.

L’altra grande notizia riguarda invece la Coppa d’Africa, in corso di svolgimento in Costa d’Avorio, a cui sta prendendo parte anche Alfred Gomis, per la terza volta nella sua carriera. Per lui, il ruolo di riserva di Mendy (ma con il numero 1), con la speranza di trovare spazio nel corso della manifestazione.

Tornando al calcio giocato, con Angeli e Giraudo in panchina nella vittoria del Cittadella contro il Palermo in Serie B, occhi puntati sulla Serie C, dove Claudio Morra ha segnato nel 3-1 del Rimini sulla Torre, agganciando così la vetta della classifica cannonieri del girone B a quota 10 reti.

Sconfitta amara, invece, per Tommaso Di Marco, ko con la Virtus Francavilla contro il Benevento, complice un gol al minuto 94 di Simonetti.

Nessun minuto, infine, per Patrick Enrici nella partita terminata 1-1 tra Taranto e Picerno, già divenuta celebre sui social per le dieci giornate di squalifica comminate a mister Ezio Capuano, reo di aver colpito una porta degli spogliatoi e “aver proferito varie frasi blasfeme (almeno dieci)”.