“Ho toccato con mano l’operosità e la genialità dell’impresa in provincia di Cuneo”.
Con queste parole il senatore Patrizio La Pietra, sottosegretario al Ministero per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste ha riassunto la sua visita di tre giorni nel Cuneese che si è conclusa ad Alba, capitale delle Langhe. “Questa è una provincia strategica – ha sottolinea il sottosegretario – vista anche la sua posizione geografica, che affronta e supera le criticità coniugando tradizione ed innovazione”.
Accompagnato dall’onorevole piemontese Monica Ciaburro – sindaco di Argentera, un piccolo comune cuneese – il senatore La Pietra ha potuto conoscere le molte realtà imprenditoriali legate al settore agricolo e confrontarsi con gli operatori che al sottosegretario hanno parlato dei risultati raggiunti in termini di qualità e quantità di produzione ma anche delle criticità di un settore che rappresenta una delle voci più importanti del sistema produttivo della provincia di Cuneo, fiore all’occhiello in Europa per i suoi prodotti conosciuti in tutto il mondo, dai kiwi al vino, dalle mele alla nocciola e il miele.
Prima tappa del sottosegretario è stata a Moretta, nell’azienda lattiero-casearia Inalpi, la cui sede si trova in un’area tutelata dall’Unesco perché offre la relazione ideale tra la vita umana e l’utilizzo di risorse naturali e raccoglie solo latte proveniente dal Piemonte.
“Quello che mi ha colpito in Inalpi – ha detto La Pietra – è come questo sistema di filiera abbatta le contrapposizioni tra il mondo agricolo e quello della trasformazione. Un percorso che condividiamo e sul quale stiamo lavorando perché si possa creare – a livello nazionale, anche attraverso il coinvolgimento della grande distribuzione – per portare a compimento un progetto che interessa tutti questi attori importantissimi. Un cammino che potrà creare vantaggi per tutti i cittadini e che certamente sarà precursore di una sempre crescente qualità dei nostri prodotti”.
All’Università del Gusto di Pollenzo, nel braidese, ilsottosegretario La Pietra ha partecipato agli Stati generali della birra, organizzati da Cia-Agricoltori Italiani in collaborazione con Unionbirrai, al fine di avviare un percorso programmatico dedicato alla filiera della birra italiana. Sollecitato dai rappresentanti CIA il sottosegretario La Pietra non si è dimostrato ottimista rispetto alla diminuzione delle accise: “Per ora non siamo in grado di poterle abbassare, anche se le accise non sono il solo problema. Al tavolo devono sedere tutti gli attori, anche tre o quattro ministeri, e ritengo necessaria la costituzione di un ente professionale del settore, per dare spinta al comparto con azioni concrete e dirette”. L’on. Monica Ciaburro ha invece confermato che: “Stiamo lavorando a un progetto di legge per rivedere e rimodulare la legge del 1962 che ancora regola il settore. Si deve avviare un tavolo di sviluppo anche per le aree montane e fidarsi della scienza, che potrà aiutarci anche per il problema del consumo idrico”.
“L’agricoltura non ha un colore politico ma solo un obiettivo, quello di portare avanti istanze ed eccellenze delle nostre aziende”, ha sottolineato Patrizio La Pietra ai molti imprenditori agricoli che ha incontrato nel centro Agrion – Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese – con sede a Manta, in provincia di Cuneo, dove a preoccupare è soprattutto la mancanza di acqua per l’irrigazione.
“Negli ultimi venti anni – ha detto La Pietra – non ci sono stati investimenti per la raccolta dell’acqua, che rappresenta una delle infrastrutture più importanti per il settore agricolo. Non abbiamo la bacchetta magica per intervenire sui cambiamenti climatici, possiamo però puntare sulla manutenzione ordinaria e straordinaria per avere una struttura idrica in grado di supportare le coltivazioni”.
Su sua precisa richiesta, il sottosegretario La Pietra ha voluto visitare il la Scuola Forestale Carabinieri – Centro di addestramento di Ceva. Qui ha affrontato il problema della peste suina africana, un problema drammatico che colpisce tutta la filiera economica e produttiva, per un impatto devastante nel caso in cui vengano segnalati dei cinghiali infetti. “È necessario comunicare e far conoscere la problematica che si può risolvere solo partendo da un’attività di contenimento che deve essere fatta ovunque e tutto l’anno”.
Sempre a Ceva la delegazione ha visitato il polo agroalimentare ed il Museo del Fungo, pregiato prodotto del Cebano al quale ogni anno è dedicata una Mostra unica a livello Europeo per il suo aspetto scientifico, che coinvolge micologici provenenti da tutto il mondo. “L’idea del polo agroalimentare – ha detto La Pietra – dove i piccoli produttori possono convogliare i prodotti agricoli per la loro trasformazione è davvero un’idea bella e concreta che va incontro alle esigenze del territorio e ai loro agricoltori”. Il sottosegretario La Pietra è rimasto piacevolmente colpito dalla cittadina di Ceva ed ha ringraziato il sindaco Vincenzo Bezzone e gli amministratori per l’accoglienza. “Tornerò – ha detto – perché voglio conoscere più da vicino Ceva, scoprire il suo centro storico che mi hanno detto sia bellissimo e magari visitare la mostra del fungo”.
La giornata di domenica è proseguita nella città di Alba, con la visita al Museo del Tartufo, fiore all’occhiello delle Langhe cuneesi.
Sempre nella giornata di domenica, si è svolto un incontro molto particolare per il sottosegretario La Pietra che ha voluto visitare il paese di San Michele Mondovì dove da bambino trascorreva le estati, a casa di una zia. Un “ritorno a casa” ricco di ricordi ed emozioni. Qui ha incontrato anche gli amministratori locali, guidati dal sindaco Daniele Aimone, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo ed alcuni agricoltori della zona per fare il punto del comparto in un’area composta soprattutto da aziende medio piccole, spesso a conduzione familiare.