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Correre sul Monviso e svelare i suoi segreti

Presentato a Casteldelfino il libro di Dario Viale tra racconti occitani e imprese estreme

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A Casteldelfino il mese scorso è stato presentato il libro “Sebastiano A* il primo salitore del Monviso e altri racconti” di Dario Viale, con la prefazione di Sergio Berardo. Come contorno, si è parlato di racconti di montagna, tra cui quelli suggestivi che riguardano masche e foulatunes, spiriti e streghe che fanno parte della storia di questi luoghi. Per concludere,
l’aperitivo alla Libreria Alpina (Via Pontechianale, 31 a pochi passi dal Municipio) che Fusta Editore ha inaugurato a luglio e che ha riaperto al pubblico.
Paolo Fusta non ha scelto Casteldelfino a caso quando ha deciso di aprire una nuova sede per la sua libreria: proprio da qui sono partite le prime spedizioni che salirono verso la vetta del monte. Tra le tante, da ricordare la prima salita femminile al Monviso che avvenne nel 1864 con Alessandra Boarelli e Cecilia Fillia.
Sergio Berardo, autore della prefazione, ha scritto: «Pensavate veramente che il tempo delle veglie e dei racconti fosse finito? Che le voci risuonate da secoli nelle vóutas dalla luce fioca si fossero spente per sempre e non nascessero più lasciando il posto solo al silenzio delle borgate vuote? Che l’uditorio attento di osterie e caffé si fosse sciolto per tornare a casa, definitivamente orfano dei suoi aedi e delle loro narrazioni? Le valli occitane parlano, hanno nuove voci per raccontarsi e per raccontare. Dario Viale, scrittore occitano di espressione italiana, è una di queste».
Dario Viale è nato a Limone Piemonte nel 1961, di madre lingua limonasca, una parlata occitana. In gioventù si impone per le sue straordinarie doti atletiche che lo portano a vincere una lunga serie di classiche nazionali di corsa in montagna e di sci-alpinisimo. Pioniere dello skyrace, ha detenuto per oltre trent’anni il record di salita del Monviso. L’incredibile impresa ha visto il corridore di Limone Pie­monte partire dalle sorgenti del Po a Pian del Re e raggiungere la vetta della montagna in 1h48’54’’.
Scrittore occitano di espressione italiana, ha pubblicato con Fusta Editore la prima edizione di “Sebastiano A. Il primo salitore del Monviso” nel 2006 e la sua autobiografia sportiva Trail de Vie nel 2016.
Dario raccoglie in questo volume storie brevi di montagna di radice occitana, in parte pubblicate nella prima edizione del 2006 e, in parte, inedite ispirate alla tradizione orale, dal sapore noir, che proiettano il lettore al tempo delle veglie, le cosiddette “vija”. Racconti di masche e presenze misteriose tipiche della tradizione piemontese che qui si affrancano da arcaismi di maniera per rivivere nel nostro tempo, mantenendo del passato la forza magica che inchioda alla pagina e che racchiudono, reiterando, in modo quasi rassicurante le vicende del protagonista assoluto: l’uomo di fronte alla montagna. Pagine dal ritmo incalzante in cui si manifestano i temi e i motivi delle vicende umane di ogni epoca: il coraggio, l’amore, l’amicizia, la fantasia, la lealtà, l’ambizione e, come una nuvola nera, la morte.

Missionario in Brasile, i ricordidi Don Angelo

Il Laboratorio del Paesaggio Montano di Rifreddo ha ospitato prima di Natale la presentazione del libro “Il pane con­diviso”, scritto dal missionario che ha avviato nel Nordest del Brasile il progetto de “La Granja”. Da quell’esperienza è nata l’associazione “Dal Monviso al Brasile”. Il testo, edito dal Messaggero di Padova con prefazione di don Luigi Ciotti, raccoglie le esperienze di incontri e di solidarietà di Don Angelo Vincenti nella parrocchia di Palmares, attuale parroco di Rifreddo. È il racconto dei 30 anni delle comunità di Palmares nel Nordest brasiliano e della “Granja”, la casa famiglia avviata da don Angelo, ma soprattutto delle storie di alcuni dei ragazzi e ragazze accolti e aiutati: dai meninos de rua degli anni ’90 ai bambini di oggi, alle struggenti storie di sofferenza e di lotta che molti hanno dovuto affrontare per rialzarsi da abusi e abbandoni subiti, di chi ci è riuscito e di chi, purtroppo, non ce l’ha fatta. Un lungo viaggio con molti protagonisti, una famiglia allargata che ha creato legami profondi tra don Angelo, chi ha vissuto e vive nelle comunità, chi ci lavora e chi per un breve periodo ha voluto fare volontariato insieme a loro. Un’occasione per meglio apprezzare un racconto corale, tra gli appunti del sacerdote, gli stralci del giornalino locale e le testimonianze di chi lo ha incontrato. L’associazione “Dal Mon­viso al Brasile” continua a sostenere con varie iniziative l’opera avviata dal sacerdote di origini verzuolesi, che da un paio d’anni, per ragioni di età e di salute, è rientrato in Italia.

Diario di una passione “diversamente abile”

A oltranza è un diario non convenzionale, dove a scandire il racconto biografico non è un calendario, ma una selezione di brani musicali. La penna di Valeria Carletti, caustica eppure capace di tenerezza e passione, è estranea al cinismo e acuminata quanto basta per insinuarsi negli angoli scomodi delle nostre comfort zone. Il suo amore incondizionato per la musica ci accompagna in un viaggio rocambolesco. Tra le pieghe e le crepe del quotidiano, da queste pagine emerge il suo mondo, che è anche il nostro, salvo che la prospettiva non è scontata né consolatoria. E questo punto di vista ci diverte, ci commuove. E ci spiazza.
La cover è firmata da Zerocalcare, la postfazione di Brunori Sas. Vedere il mondo da una prospettiva completamente diversa può essere molto divertente. Ecco il messaggio di Valeria, autrice 44enne che vive a Torino con la sua “cana” Luna. Affetta da tetraparesi spastica dalla nascita, è laureata in Scienze internazionali e diplomatiche, impiegata presso un’assicurazione, il suo vero lavoro è viaggiare per concerti e stalkerizzare i suoi amati cantautori, che ormai probabilmente la odiano (anche se non lo possono dire perché è politicamente scorretto). È fermamente convinta che non sarebbe arrivata a 44 anni senza la musica. I suoi cantanti preferiti citati nel libro: The Zen Circus, Brunori Sas, Colapesce e Di Martino, Dargen D’Amico, Cccp, Franco Arminio, Appino, Manuel Agnelli, Thegiornalisti, La rappresentante di lista, Andrea Laszlo De Simone, Daniele Silvestri, Giovanni Truppi, Mannarino, Subsonica, Dioda­to, Max Gazzè, Modena City Ramblers, Lucio Leoni, Frankie Hi-Nrg Mc, Lorenzo Kruger, Lo Stato Sociale, Vasco Brondi, Motta, Afterhours, Emanuele Colandrea, Nomadi, Giancane, Samuele Bersani, Peppe Voltarelli, Morgan, Franco Battiato, Ministri e Niccolò Fabi…