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Sostenibilità e transizione 5.0 al centro dell’agenda di Confapi

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Il presidente di Confapi Cuneo, Massimo Maren­go, eletto alla fine dello scorso anno dal Consiglio direttivo dell’associazione da­toriale che rappresenta le piccole e medie industrie della provincia cuneese, traccia un bilancio degli ultimi anni e delinea le prime azioni che intende portare avanti dall’inizio del 2024. «Fare rete, rafforzare la rappresentanza delle pmi nel territorio a tutti i livelli istituzionali, che ricordo sono realtà che per dimensione e fatturato rappresentano la spina dorsale del sistema economico italiano, saper cogliere le occasioni del Pnrr, investire nella sostenibilità e nelle risorse energetiche alternative e accompagnare le imprese attraverso formazione, internazionalizzazione e assistenza sindacale», queste le ambiziose sfide che si pone il neopresidente di Confapi. Che ricordiamo, succede a Massimo Albertengo che ha guidato l’associazione per due anni e rimane a capo dell’unione di categoria Union­alimentari e artefice, insieme al presidente onorario Pier­antonio Invernizzi, e a un gruppo molto attivo di imprenditori, di un profondo risanamento dell’associazione che negli ultimi anni l’ha fatta tornare protagonista nei più importanti tavoli di confronto e dibattito sull’economia. Ma andiamo per ordine e scopriamo nel dettaglio quali saranno i primi passi della nuova Giunta guidata da Massimo Marengo incontrando il presidente che, con idee chiare e voce tranquilla, gesti sobri e misurati e sguardo attento a tutto ciò che lo circonda, ci spiega la linea che intende dare alla sua azione.

Classe 1968, sposato, padre di due figlie, Marengo è alla guida dell’omonimo gruppo albese specializzato in sistemi di produzione di energia elettrica ed efficientamento energetico. All’interno di Confapi era già responsabile dell’U­nione di categoria Ambiente ed energia.
Presidente, quando ha deciso di accettare la candidatura e guidare l’associazione datoriale delle pmi e quali saranno le sue prime iniziative?

«Ho accettato questa sfida con piacere, anche perché sono affiancato in Giunta da imprenditori che hanno reso grande Confapi e con i quali proseguiremo un percorso già tracciato dai miei due predecessori. Fare sistema con senso di appartenenza è sicuramente il filo conduttore della nostra associazione e degli obiettivi che ci siamo dati. Ringrazio ancora il consiglio direttivo per la fiducia riposta, e come prima iniziativa, sicuramente c’è stata la nomina della nuova Giunta e la definizione delle nuove cariche e deleghe».

Quali sono le aziende che fanno parte di Confapi? Ci sono dei settori in particolare?
«Noi ci poniamo a metà strada tra l’azienda artigiana e l’industria. Abbiamo imprese che contano dai 10 dipendenti in su e che per dimensioni e fatturato, lo ricordo, rappresentano una parte importante del sistema economico e produttivo, non solo della Granda, ma dell’intero Paese. In Italia invece Confapi rappresenta oltre 120mila imprese private per 1,5 milioni di dipendenti. Milano e Torino sono le sedi provinciali più grandi d’Italia così come, per ovvie ragioni, Lombardia, Piemonte e Veneto sono le regioni nelle quali l’associazione vanta i numeri più alti. E come settori in Confapi rappresentiamo tutte le categorie, dall’agroalimentare all’edilizia, dai servizi alle aziende metalmeccaniche, dal settore sanitario a quello dell’energia, passando per grandi aziende che producono prodotti di arredo a quelli tecnologici».

Alla cena di fine anno ha partecipato anche il presidente nazionale Cristian Camisa?
«È stato un grande onore che abbia partecipato alla nostra cena di Natale. Un riconoscimento importante degli sforzi che negli ultimi anni, Consiglio e Giunta, hanno congiuntamente messo in campo per rilanciare un’associazione con una storia importante alle spalle. Insieme a Camisa era presente anche Michele Co­laci, presidente nazionale di Confapi Salute, ma soprattutto ho avuto il piacere di avere il governatore regionale, Alberto Cirio albese come me. Nel suo intervento ha riconosciuto molti degli sforzi che gli imprenditori compiono quotidianamente per superare le tante difficoltà incontrate negli ultimi anni. Dalla pandemia alla crisi energetica senza dimenticare i conflitti bellici internazionali. E ricordo con piacere come il presidente Cirio abbia ammesso che come associazione, non segnaliamo solo le criticità, ma proponiamo anche le eventuali soluzioni».

Allora parliamo di soluzioni e questioni annotate nella sua agenda 2024.
«Sostenibilità ambientale, fornire sempre più consulenze per il rispetto dei criteri ISG, tematiche ormai all’ordine del giorno e richieste alle pmi dalle grandi multinazionali con le quali collaboriamo. Ma non solo. Transizione ambientale ed energetica 5.0, direttive green per l’efficientamento energetico degli edifici, innovazione tecnologica e digitale, parità di genere, internazionalizzazione, incontro fra do­man­da e offerta qualificata di lavoro, sviluppo della comunicazione e sostegno alle imprese nei tavoli di confronto. Queste sono le numerose tematiche sul tavolo di lavoro del 2024 e che le nostre imprese ci chiedono di affrontare anche nell’ottica di reperire agevolazioni per sostenere questi investimenti».

Si prospetta un anno molto impegnativo?
«Assolutamente sì. Non ci spaventano le sfide. Sono tante le iniziative che metteremo in campo partendo sicuramente dalla crisi energetica e dalla sostenibilità, che sono il presente e il futuro delle aziende che non vogliono rimanere ai margini. I dati congiunturali dell’economia e dell’industria della nostra provincia, salvo il comparto alimentare, esprimono in questi mesi un certo rallentamento. Al contempo i prezzi al consumo sono aumentati un po’ su tutti i fronti con ricadute non proprio positive sull’economia e sul bilancio delle famiglie. Sostenere le aziende, affiancarle nell’affrontare le criticità o le linee di sviluppo, come sul fronte dei bilanci di sostenibilità e dell’Esg, fattori ambientali, sociali e di governance, saranno sicuramente le parole d’ordine di Confapi. Il problema della ricerca di risorse umane qualificate è ancora una priorità».

Cultura, creatività e impegno: la realtà imprenditoriale in Granda

Confapi Cuneo è l’associazione delle Piccole Medie Industrie della provincia cuneese che rappresenta quella cultura, quella creatività e quell’impegno imprenditoriale che sono il motore trainante di una delle più importanti realtà industriali e di sviluppo economico del Paese, la Granda. Gli ambiti d’azione sono quelli inerenti i temi sindacali e previdenziali, credito e finanza, fiscale, legale e tributario, insieme all’attività di Internazionalizzazione e di formazione che eroga attraverso strutture e professionisti qualificati. In particolare, l’Associazione si adopera affinché i propri membri abbiano un ruolo di parte attiva nel sistema complesso delle relazioni economiche, sociali e produttive in cui operano, garantendo loro puntuali informazioni su scadenze, bandi, normative, opportunità di sviluppo. Www.apicn.it

La nuova giunta 2024 pronta a rispondere ai bisogni degli associati

La Giunta che affianca il nuovo presidente è così composta: Massimo Marengo, presidente Confapi Cuneo e responsabile dell’Unione di categoria Ambiente ed Energia; Pierantonio Invernizzi, presidente onorario; Magno Garro, vicepresidente vicario; Nicholas L’Abbate, vicepresidente; Massimo Albertengo, presidente di Unionalimentari Confapi; Maria Gabriella Cocciolo, tesoriere con delega gruppo ApiD; Alessandro Raina, responsabile dell’Unione di categoria Trasporti e Logistica; Paolo Stella, presidente di Aniem.

Il sottosegretario La Pietra ha incontrato la delegazione di Confapi Cuneo

“Agricoltura e territorio” è il titolo della tavola rotonda con il sottosegretario alle politiche Agricole Alimentari e Forestali, Patrizio Giacomo La Pietra, che si è tenuto lo scorso venerdì 19 gennaio, a Moretta, organizzato dal presidente onorario di Con­fapi Cuneo, Pierantonio In­vernizzi. All’incontro hanno partecipato, per l’associazione datoriale delle pmi, il presidente di Confapi Cuneo, Massimo Marengo, e il presidente di Unionalimentari e membro di Giunta, Massimo Albertengo. Presenti, tra gli altri, la parlamentare Monica Ciaburro, l’architetto Fede­rica Barbero e gli imprenditori Claudio Sacchetto e Giorgio Conterno.

Lotteria benefica per sostenere la Fondazione forma di Torino

La cena di fine anno degli imprenditori di Confapi, non è stata solo l’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale, ma anche l’opportunità per scoprire, e sostenere attraverso un’allegra lotteria benefica, la Fondazione Forma che dal 2005 affianca i progetti dell’Ospe­dale Regina Margherita di Torino e aiuta in maniera incredibile i piccoli pazienti nel loro percorso di cura. Il professor Marco Spada, direttore del reparto di Pediatria dell’O­spe­dale torinese, insieme a Irene Bo­nansea in rappresentanza di Forma, hanno presentato alla sala il progetto sul quale stanno lavorando con tante iniziative di beneficenza, per realizzare una nuova radioterapia. Un nuovo Polo Radiologico che ospiterà una Tac e 2 Risonanze magnetiche. Ad oggi, lo ricordiamo, da Forma sono stati finanziati più di 190 progetti per un totale di oltre 7,5 milioni di euro destinati alla cura dei più piccoli. È questo che avviene quando pubblico e privato collaborano insieme per il bene di una comunità. Si può sostenere la Fon­dazione e conoscere meglio tutte le loro attività visitando il sito www.fondazioneforma.it