Roberta Barberis, Sofia Bonetto, Elena Chiavassa, Francesca Gallo, Camilla Gervasio, Veronica Giachino, Martina Manassero, Benedetta Racca, Elena Ruffino, Francesca Sardo e Giada Seri: sono, in ordine rigorosamente alfabetico, le undici studentesse delle classi quinte del liceo linguistico “Ancina” ad aver conseguito il Goethe Zertifikat Deutsch B1, ovvero, stando al sito internet del Goethe Institut Italia (forse la massima istituzione formativa germanofona su scala mondiale), “la certificazione di tedesco per ragazzi e adulti che presuppone un utilizzo autonomo della lingua”, in piena conformità con la scala di valutazione codificata dal QCER, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le competenze linguistiche.
Un traguardo quindi ambizioso, che giunge a coronamento di oltre quattro di anni di studio e progressivo approfondimento della lingua di Goethe e di cui le studentesse potranno giovarsi sia a livello universitario (dove le certificazioni linguistiche sono convertibili in crediti formativi e possono determinare di conseguenza esenzioni parziali o totali di esami), sia a livello professionale, posto che la conoscenza certificata del tedesco costituisce indubbiamente elemento qualificante in un curriculum vitae: basti considerare il fatto che la Germania rappresenta di gran lunga il primo partner commerciale italiano, con un export che nel 2022 ha superato i 77 miliardi di euro, laddove il secondo mercato, quello americano, si ferma per le merci e i servizi made in Italy di poco sopra i 65 miliardi (fonte Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale).
Sinceramente soddisfatte anche le loro docenti di lingua e letteratura tedesca, Anna Zarrillo e Marianna Racca, e la lettrice madrelingua Simone Aurich, che evidenziano “l’impegno e la passione con cui le ragazze hanno dimostrato di saper lavorare in vista di un obiettivo qualificante ed ambizioso come la certificazione linguistica di una lingua, il tedesco, di cui talvolta si sottolinea l’osticità ma che spesso ha un riscontro molto positivo presso i giovani, tant’è che la Germania è la prima meta europea prescelta dai ragazzi dell’Ancina per l’esperienza dell’anno all’estero”.