Opere pubbliche: Cherasco chiude il 2023 con cantieri per oltre 8 milioni e 600mila euro

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Gennaio è, nella vita amministrativa degli enti locali, tempo di bilanci: quello stilato dalla ripartizione opere pubbliche della Città delle paci ammonta a più di 8 milioni e 650mila euro. Un importo distribuito fra sedici cantieri per i quali nel 2023, sono stati conclusi o avviati i lavori o sono state indette gare per aggiudicare appalti già ammessi a finanziamenti pubblici.

Quattro gli ambiti d’intervento: viabilità, valorizzazione del patrimonio culturale, strutture sportive ed edilizia scolastica, voce che ha ottenuto oltre la metà degli stanziamenti complessivi. La costruzione di due nuovi poli scolastici – le nuove elementari del capoluogo e l’asilo nido di Roreto – ha assorbito la parte più consistente dei 4 milioni e 650mila euro ottenuti attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una parte residuale dei fondi europei, 70mila euro, è stata utilizzata per riqualificare il palazzo comunale.

La nuova scuola primaria di piazza Giovanni Paolo II ha richiesto stanziamenti per 4 milioni di euro: tre milioni e mezzo, inizialmente finanziati con fondi ministeriali, sono stati trasferiti sul Pnrr. Entrata in funzione a settembre, ha sostituito il plesso di via Taricco e la sezione distaccata presso l’istituto religioso Gallaman. L’edificio ospita 260 studenti, è stato costruito secondo i più avanzati ritrovati della bioedilizia e mette a disposizione di alunni e docenti aule, spazi comuni e laboratori dotati delle più recenti tecnologie. Criteri che hanno ispirato anche il progetto del costruendo asilo nido, in via Gandolfino a Roreto, nei pressi dei plessi di elementari e medie. Finanziato con più di un milione di euro di fondi del Pnrr, l’edificio avrà 30 posti per bambini fra 0 e 3 anni e un impianto fotovoltaico per l’autonomia energetica.

La valorizzazione del patrimonio storico occupa la seconda piazza per volume di fondi impiegati: nel complesso oltre un milione e 800mila euro. Un milione, di cui 720 mila provenienti da Ministero della cultura e la restante parte da un mutuo acceso dal Comune con la Cassa depositi e prestiti, hanno permesso di avviare il recupero della chiesa di San Gregorio. Il cantiere prevede, oltre al restauro degli affreschi settecenteschi di Giovanni Carlo Aliberti e Andrea Pozzo, l’installazione di impianti audiovisivi e sonori, per fare della chiesa un prestigioso polo espositivo. Supera gli 800mila euro, invece, l’intervento di sistemazione del sottotetto di palazzo Gotti di Salerano, sede del Museo civico Adriani. I finanziamenti, provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e da un bando per la valorizzazione dei siti Unesco hanno permesso, fra l’altro, di ricavare nuovi spazi espositivi per la preziosa collezione numismatica dell’erudito cheraschese. Il restauro del primo piano della cappella di San Giacomo – in corso Einaudi, alla periferia del capoluogo – ha ottenuto, infine, 50 mila euro: l’edificio ospiterà il museo naturalistico “Giorgio Segre”, che aprirà in primavera.

Un milione e 100mila euro è l’ammontare dei cantieri nel settore viabilità. Fra tutti spicca la gara d’appalto da 490mila euro indetta per la realizzazione, in frazione Bricco, di una rotatoria che renderà più sicuro l’incrocio fra la Statale 21 e via Fossano. Il piano asfalti, finanziato con fondi comunali, ha comportato investimenti per 395mila euro.

Non è mancata, infine, l’attenzione per gli impianti sportivi: gli interventi si sono concentrati sul complesso di via Giolitti, nel capoluogo, con la sostituzione del manto sintetico del campo da calcetto e l’affidamento degli interventi di sostituzione di alcune componenti degli impianti d’illuminazione, con un impegno di spesa di oltre 270mila euro. Andrà presto in gara, ultimata la progettazione definitiva, l’intervento per il rifacimento in sintetico del manto di uno dei due campi da calcio in frazione Roreto, per un importo previsto di 625 mila euro.

Commenta il vice sindaco Claudio Bogetti, titolare della delega ai lavori pubblici: «Il 2023 è stato un anno impegnativo per gli addetti della ripartizione opere pubbliche. I fondi del Pnrr hanno aumentato i carichi di lavoro e, agli oneri della burocrazia, si è aggiunto l’avvicendamento fra Giovanni Borra, capo dell’ufficio ora in pensione, e l’architetto Olimpia Molino: le due assunzioni operate hanno permesso di rafforzare l’organico». E sui cantieri aggiunge: «L’anno passato è stato decisivo non solo per gli interventi ultimati o in fase di aggiudicazione: negli scorsi mesi sono state intraprese le progettazioni definitive di importanti opere idrauliche. Mi riferisco alla sistemazione idrogeologica dei rii della frazione San Giovanni e allo studio per la realizzazione del nuovo collettore delle acque bianche del capoluogo (per importi superiori a un milione e mezzo di euro). Infine sono stati intrapresi gli studi preliminari per la riqualificazione del centro storico, essenziale per la vitalità del concentrico, e la rigenerazione dei complessi sportivi del capoluogo e di Roreto»

Spiega il sindaco Carlo Davico: «Gli interventi attuati o avviati nell’arco del 2023 nel settore opere pubbliche sono finalizzati non solo al mantenimento del patrimonio civico, ma anche alla creazione di nuovi servizi per la comunità. Gli investimenti in settori quali mobilità, scuole, sport e cultura sosterranno la crescita della nostra città, assecondando al contempo le esigenze manifestate dai residenti»