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Certificazione di genere per le imprese «Fa crescere l’economia dei nostri territori»

Anna Mantini: «La sinergia tra istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali può essere la forza trainante per realizzare un vero cambiamento culturale nel mondo del lavoro e promuovere le donne»

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Si è svolta in questi giorni la prima riunione operativa del Tavolo Permanente Regionale sulla Certifi­cazione di Genere, presieduto dalla Consigliera di Parità regionale, l’avvocato Anna Mantini. La Certificazione di genere mira a stimolare enti e imprese a implementare politiche per ridurre il divario di genere, favorendo cambiamenti culturali per un’equa parità. Inoltre, le imprese certificate godono di sgravi contributivi e ottengono punteggi premiali per finanziamenti europei, nazionali e regionali.
L’iniziativa è nata dal Pro­tocollo di intesa firmato lo scorso novembre, promosso dalla Consigliera di parità regionale, che nell’ambito delle sue funzioni, si occupa della verifica e del controllo dei parametri minimi per il conseguimento della parità di genere, come retribuzione, progressione in carriera e conciliazione lavoro-vita.
La riunione ha visto la partecipazione di rappresentanti di Confartigianato Imprese Pie­monte, Movimento Imprese Donne Piemonte, API Torino, Direzione Inter­regionale del Nord, Ispet­torato di Area Metropolitana Torino Aosta, Ordine degli Avvocati di Torino, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino, Ascom Confcom­mer­cio di Torino e Provincia, Confcooperative Piemonte, Confindustria Piemonte, Unione Industriale, Union­camere Piemonte, Cisl, Cgil e Cisl regionali, che hanno aderito al protocollo insieme a Cna Piemonte e Legacoop Piemonte.
All’ordine del giorno, la presentazione di interventi messi in cantiere dalla Regione Piemonte per l’erogazione di contributi a favore della Certificazione di Genere, a integrazione del Fondo Nazionale per le attività di formazione propedeutiche.
«La partecipazione attiva al tavolo sulla certificazione di genere», ha sottilineato An­na Mantini, Consigliera di Parità regionale del Pie­monte, «conferma che la si­nergia tra istituzioni, associazioni di categoria e parti sociali può essere la forza trainante per raggiungere l’obiettivo prefissato: realizzare un vero cambiamento culturale nel mondo del lavoro, per tutelare e promuovere le donne, contribuendo a creare un ambiente favorevole alla partecipazione e conseguentemente superare le criticità e far crescere l’economia dei nostri territori».
Nel corso del confronto tra i partecipanti, è emersa la necessità di allargare la platea dei beneficiari dei bandi ai professionisti iscritti agli ordini professionali, dove la componente di donne lavoratrici è considerevolmente alta.
Per favorire una concreta diffusione di una cultura del cambiamento a favore delle donne, fondamentale è la condivisione degli impegni assunti dal Tavolo di lavoro con le singole realtà territoriali del Piemonte attraverso le consigliere di parità provinciali e della Città Me­tro­politana, così come la diffusione del materiale informativo e formativo tra le imprese e i lavoratori, entrambi fondamentali per il successo delle iniziative per l’uguaglianza tra uomini e donne.
Nel corso della riunione operativa, la Consigliera di Parità ha invitato istituzioni, rappresentanze e parti sociali a contribuire alla crescita del Piemonte, valorizzando l’impegno delle donne e nel rispetto del principio di uguaglianza, aderendo al Protocollo di Intesa e partecipando agli incontri mensili programmati.