Un tuffo tra maschere, carri e coriandoli per la 96a edizione del carnevale di Saluzzo, annoverato dal Mibact – Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo – tra i 36 carnevali storici d’Italia, importanti a livello nazionale e internazionale, insieme a quello di Viareggio, Ivrea e Putignano. Dopo la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Mauro Calderoni e l’investitura ufficiale della nuova Castellana Silvia Ghione accompagnata dall’immancabile Ciaferlin Aurelio Seimandi, dalle Damigelle Viola Blaganò e Giulia Ciccone e dai Ciaferlinot Luca Dedominici e Matteo Borghino, la “Gran Baldoria” è pronta a tornare protagonista nel Marchesato e non solo. La storica manifestazione organizzata dalla Fondazione Amleto Bertoni entrerà nel vivo nel fine settimana dal 2 al 4 febbraio, a Saluzzo e a Barge, tra tradizione, balli in maschera, coriandoli e stelle filanti.
Quest’anno sono ben 12 i carri pronti a sfilare e centinaia i figuranti che domenica 4 febbraio animeranno il carnevale saluzzese che quest’anno porta con sé la 6a edizione del “Carnevale delle 2 Province” (9° Carnevale di Barge – 7° Carnevale degli Oratori di Saluzzo) oltre a proseguire la collaborazione con il carnevale della Città di Rivoli (che giunge alla 70a edizione). Una manifestazione impegnativa che dopo l’edizione del 2023 torna davvero a pieno regime dopo le difficoltà legate alla pandemia da Covid 19 e che rinnova collaborazioni importanti.
«Quest’anno la parata sarà composta da 12 carri e gruppi di vari paesi (presenti Nichelino, Piobesi Torinese, Roletto, Luserna San Giovanni, Carmagnola, Racconigi, Centallo/Fossano, Villafalletto, Moretta, Scalenghe, mentre Verzuolo e l’oratorio Don Bosco di Saluzzo parteciperanno con il “Carrinfrutta”) – introduce Alberto Dellacroce, coordinatore e organizzatore per la Fondazione Bertoni -. Un numero di carri lusinghiero che per noi ha significato stravolgere un pezzo del percorso, allungandolo, e rappresenta la conferma del lavoro fatto in questi anni. Per quanto riguarda il rapporto e la collaborazione con i vari Comuni, abbiamo sempre guardato anche per vicinanza, alla cintura sud di Torino con cui sono stati consolidati rapporti di grande collaborazione».
D’altra parte la festa ruota intorno a un mondo fatto di volontariato, di persone che mettono parte del loro impegno nel corso dell’anno per realizzare carri e costumi. E i carristi, proprio per la laboriosità dei loro manufatti, sono sempre meno numerosi, come spiega Dellacroce. Diventa dunque fondamentale creare partnership, reti e collaborazioni tra enti, città, volontari per creare nuove declinazioni in un mondo in cui anche i festeggiamenti carnevaleschi mutano. Da qui parte l’idea del Carnevale delle 2 Province che coinvolge Saluzzo e Rivoli con i loro Enti deputati: la Fondazione Bertoni, appunto, e la Pro Loco di Rivoli.
«L’idea di collaborare nasce proprio dalla tematica dei carristi che sono sempre meno. C’è poi il tema delle difficoltà organizzative e regolamentari che pongono alcune difficoltà nella realizzazione delle sfilate allegoriche. Abbiamo quindi incontrato il comune di Rivoli e la Pro Loco, che aveva avuto un’idea simile alla nostra e con i quali condividiamo gli stessi valori e tradizioni. Inoltre ciò ci ha permesso di dare ai carristi l’occasione di partecipare a più manifestazioni. Abbiamo guardato al territorio, insomma». Il risultato è di due sfilate e un unico concorso: vince il carro che si aggiudica il miglior punteggio nelle due tappe per le diverse categorie. «Il Carnevale è una festa molto sentita, una tradizione da mantenere e sviluppare. Quello di Saluzzo poi è un carnevale storico di cui si hanno informazioni già in periodo medievale. Quello che abbiamo fatto è stato mantenere le tradizioni, cercando però di innovare e rinnovare negli anni. Durante il Covid, per esempio, non ci siamo fermati lanciando il “Carnevale Indoor” per fare in modo che la gente si sentisse comunque “nel Carnevale” nonostante la pandemia. Le persone ci hanno inviato le foto dei carri allegorici (realizzati nelle proprie abitazioni, ndr) allestiti in casa che poi sono state pubblicate su Facebook. Sono state fatte delle live e postati video. Quello sforzo in più per portare allegria e spensieratezza ha aiutato a tenere vivo lo spirito del Carnevale coinvolgendo comunque i carristi e la cittadinanza».
Il Carnevale, dunque, come promozione della socialità? «Della socialità e del saper fare. I ragazzi che realizzano i carri sanno lavorare con il ferro, con il legno, un dono sempre più raro ed è per questo che è difficile allestire i carri. Vogliamo, sempre nel rispetto di regole e normative, tutelare questo sapere e saper fare, valorizzando l’impegno e l’entusiasmo di figuranti e carristi».
Sabato 3 febbraio alle 20 è in programma la sfilata notturna del 9° Carnevale del Comune di Barge. Il giorno dopo, domenica 4 febbraio dalle 14, sarà invece tempo della grande sfilata del 96° Carnevale Città di Saluzzo. La domenica successiva, 11 febbraio alle 14, sempre a Saluzzo, sarà il turno del 7° Carnevale degli Oratori: vi parteciperanno sei oratori con carri non motorizzati. In contemporanea, a Rivoli, partirà la grande sfilata del 70° Carnevale. Lunedì 12 febbraio, infine, spazio al “Ballo dei bambini” alle 15 e alle 20 alla polentata con “Gran Ballo” serale, entrambi presso il Pala Crs di Saluzzo.
Il concorso coinvolge anche Rivoli. Due tappe per premiare un vincitore
Date, programmi e protagonisti del 96° Carnevale Città di Saluzzo – 6° “Carnevale delle 2 Province” (9° Carnevale di Barge – 7° Carnevale degli Oratori di Saluzzo) sono stati svelati nel tardo pomeriggio dello scorso 12 gennaio nel corso della conferenza stampa indetta dalla Fondazione Amleto Bertoni nella Sala degli Specchi de “Il Quartiere”, a Saluzzo. Vi hanno preso parte i rappresentanti della Città di Saluzzo, della Fondazione Amleto Bertoni, della Pro Loco di Rivoli e del Comune di Barge. Ci saranno due sfilate e un unico concorso.
A cura di Erika Nicchiosini