Continua l’approfondimento di Rivista IDEA sul sistema sanitario locale. Dopo le interviste a Livio Tranchida e Massimo Veglio, direttore generale rispettivamente dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle e dell’Azienda sanitaria che opera sul territorio del comprensorio di Alba e Bra, è il turno di Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1. Con la guida dell’Azienda sanitaria che comprende nel suo territorio di riferimento 173 comuni, abbiamo discusso della realizzazione del nuovo ospedale del quadrante nord-ovest e, più in generale, dei servizi offerti e delle prospettive future.
Dottore, di recente ci sono stati significativi passi in avanti per la progettazione del nuovo ospedale unico di Saluzzo-Savigliano-Fossano. Come procede l’iter?
«Gli atti propedeutici – a partire dalla pubblicazione del bando di gara dello scorso mese di giugno – hanno portato all’assegnazione dell’incarico di progettazione. Il vincitore incaricato è lo studio Altieri di Thiene, con cui abbiamo già avuto diversi incontri e al cui fianco saranno coinvolte anche altre imprese. Si tratta di uno studio molto noto nell’ambito della progettazione dei nosocomi, avendo costruito ben 400 ospedali nella sua storia».
Continui.
«Le modalità di progettazione seguiranno questo schema: da un lato ci sarà un gruppo operativo (antincendio, servizio prevenzione e protezione, fisica sanitaria, eccetera…), dall’altro dei gruppetti di lavoro in cui i vari direttori e coordinatori infermieristici delle varie strutture interessate avranno un riferimento tecnico da parte del progettista».
Si procede dunque in maniera chiara e spedita.
«Abbiamo il “contenuto” e il “contenitore”. Si tratta ora di trovare le combinazioni migliori per sistemare tutto quello che è presente nella “scatola”. Adesso il nostro obiettivo è arrivare alla definizione dell’impronta al suolo dell’ospedale. Questo passaggio ci dirà quanto terreno dovremo comprare e ci permetterà quindi di consegnarlo – insieme al progetto – a Inail, che poi rimborserà l’Asl».
Cosa si aspetta – una volta che sarà realizzato – dal nuovo nosocomio in termini di servizi?
«L’ospedale sarà prevalentemente una fusione tra quello che c’era a Saluzzo e a Savigliano. Qualcosa verrà preso anche dall’ospedale di Fossano, in particolare la neuroriabilitazione. Detto questo, Fossano resterà come centro riabilitativo e, nella previsione, ci stiamo già muovendo su quanto succederà alle vecchie strutture».
In che modo saranno gestite?
«Saluzzo sarà un grosso Hub territoriale di servizi: ospiterà una Casa di Comunità, un Ospedale di Comunità e una Centrale operativa territoriale. La stessa cosa prevediamo anche per Savigliano. Di certo i servizi territoriali che attualmente sono all’ex Enel – una struttura di nostra proprietà – verranno trasferiti nel vecchio ospedale, di cui saranno invece abbattuti i piani alti».
In linea generale quali crede siano i principali valori-guida della sua Asl?
«L’Asl Cn1 è un’azienda sanitaria molto estesa, che presenta diverse sfaccettature. Ho sempre pensato che, di fronte ad una realtà disseminata, l’importante sia essere il più capillari possibili con i servizi alle persone. Chiaramente il tutto avviene sempre sulla base del piano sanitario regionale, che funge da norma per tutti i territori della Regione».
Quali sono, invece, gli obiettivi futuri?
«Le 4 Centrali Operative Territoriali sono già state ultimate, come da obiettivo del mio mandato. Nel mese di marzo-aprile contiamo di cominciare già i lavori per gli Ospedali e le Case di Comunità. La Casa della Comunità diventerà l’Hub, perché vi saranno concentrate le risorse maggiori, mentre gli attuali ambulatori della salute – ne abbiamo una quindicina sparsi sull’intera zona – ne diventeranno gli Spoke. Daremo così una modalità differente di leggere le esigenze del territorio. Da questo punto di vista anche il nuovo ospedale sarà senz’altro un’evoluzione della tecnologia e anche della modalità ospedaliera di essere presente sul territorio area nord».
È stato anche Commissario straordinario Covid-19 nell’ambito dell’Asl Cn1. Che ricordo ha di quella esperienza?
«È stata dura, ma con il tempo abbiamo saputo apprendere i giusti comportamenti per fronteggiare la pandemia e convivere con essa. Penso, ad esempio, alla gestione dei piani di emergenza per i migranti in agricoltura, che ho curato personalmente per due anni, o all’idea di rendere l’ospedale di Saluzzo un Covid-hospital».
Cos’è ciò che abbiamo imparato – o avremmo dovuto imparare – da quella situazione?
«Dal punto di vista sanitario pian piano ci siamo accorti che potevamo gestire l’emergenza in modo più appropriato. In linea generale, ad ogni modo, il Covid è stato una bomba che ha espresso una moltitudine di problemi, producendo una trasformazione radicale. Devo dire, comunque, che – convivendo con il virus – abbiamo acquisito una nostra esperienza che ci permette ora di rapportarci al meglio con gli eventi attuali».
Lei è anche presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cuneo. Quali funzioni prevede questo suo ruolo?
«Il presidente dell’Ordine è sostanzialmente un notaio inter pares. Come rappresentante della categoria dei medici, rimanendo al di sopra delle parti, si è tenuti ad affrontare le questioni deontologiche del nostro mestiere. Tra questi, ad esempio, rientrano alcuni aspetti legati alla pubblicità sanitaria, ma anche sui comportamenti tra medici o verso i pazienti. Tenga conto che l’Ordine dei Medici è un ente sussidiario dello Stato e, come tale, la sua finalità prioritaria è quella di promuovere la miglior salute nei cittadini».
PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI CUNEESE È DIRETTORE GENERALE DELL’ASL CN1 DAL 2021
Giuseppe Guerra, classe 1960, residente a Savigliano, è Direttore generale dell’Asl Cn1 dal 10 giugno 2021. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, specializzato in Igiene e Medicina Preventiva presso lo stesso Ateneo, è stato direttore di struttura complessa presso l’Asl 17 di Savigliano in qualità di direttore di Presidio.
Nel corso della pandemia di Sars-Cov2 ha ottenuto importanti incarichi dalla Giunta regionale. In particolare, è stato commissario straordinario per gli aspetti sanitari relativi all’emergenza migranti frutta a Saluzzo e commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 per conto dell’Asl Cn1.
È inoltre il presidente dell’Ordine dei Medici per quanto riguarda la provincia di Cuneo ed è stato componente del Nucleo di Valutazione dell’Asl Torino 5. Guerra ha inoltre al suo attivo diversi corsi manageriali e numerose pubblicazioni.
Articolo a cura di Domenico Abbondandolo