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Steve McCurry ospite a Casa Ugi «esempio di devozione»

Il celebre fotografo statunitense ha incontrato i piccoli pazienti in terapia all’ospedale Regina Margherita di Torino

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Ha affermato qualche tempo fa: «Passo un sacco di tempo a guardare facce e facce e le facce sembrano raccontarmi una storia». E chissà quante storie ha letto Steve McCurry negli occhi dei bambini che ha incontrato presso Casa Ugi di Torino: racconti di paura e di gioia, di coraggio e di speranza, di dolore e di innocenza, racconti di vita.
Steve McCurry è uno dei più celebri fotografi del panorama internazionale.
Statunitense ma cittadino del mondo per i lunghi viaggi che l’hanno portato a immortalare i volti e le storie di contesti diversi, a tratti opposti: dai reportage nelle zone di guerra alla fotografia urbana e di strada nelle grandi metropoli. Tra i suoi scatti, pubblicati in tutto il mondo, il più celebre è senza dubbio “Ragazza afgana” realizzato in un campo profughi pakistano che gli valse, come tante altre immagini, numerosi riconoscimenti di prestigio.
Casa Ugi è la struttura che ospita i piccoli pazienti oncologici dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, voluta dall’omonima organizzazione di volontariato nata nel 1980 e oggi animata da almeno 200 volontari che offrono ai genitori dei bambini ricoverati un sostegno nel percorso di cura e, ai più piccoli, assistenza anche attraverso attività ludico-didattiche.
Giovedì 25 gennaio la grande sala giochi della struttura torinese di Corso Unità d’Italia risuonava dell’entusiasmo dei suoi piccoli ospiti e delle loro famiglie quando ad aprire la porta è stato Steve McCurry accompagnato dal suo manager Giuseppe Ceroni e accolto da Massimo Mondini (Direttore esecutivo di Ugi) e Marcella Mondini (Segretario generale).
«Sono molto felice di essere stato qui», ha detto McCurry, «in questa realtà che è un esempio di devozione, attraverso l’aiuto a famiglie e bambini, ai quali i volontari dedicano tanto amore, tempo, passione».
Il noto fotografo americano non è arrivato a mani vuote e ha donato ai bambini di Casa Ugi quanto ha di più prezioso: il suo talento. Ha accettato, infatti, di presiedere la Giuria del concorso fotografico ideato da Ugi quest’anno dedicato al gioco come stimolo per favorire la crescita e spazio per attivare le relazioni sociali e crescere in un mondo sostenibile. Il concorso, al quale è possibile partecipare fino al 25 febbraio, «è un momento di crescita per questi bambini, che attraverso il gioco possono sviluppare la loro fantasia e creatività», ha proseguito McCurry.
Il Piemonte è un territorio particolarmente caro all’artista statunitense. Porta la sua firma la mostra permanente “Truffle hunters and their dogs” allestita presso il Mudet (Museo del Tartufo) di Alba: un lavoro che l’ha portato a cercare in tutta la regione i migliori segni di intesa tra i trifulao e i loro tabui immortalandoli nei suoi scatti. Ed è alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, a Torino, che McCurry ha presentato recentemente il suo ultimo libro “Devotion. Amore e spiritualità”. Il volume raccoglie oltre 100 immagini, di cui 75 inedite, attraverso le quali il fotografo racconta varie forme di devozione intesa come espressione di amore verso l’altro, sia esso un paziente, uno studente, un genitore, un figlio, a volte anche uno sconosciuto.
È proprio quella forma di amore incondizionato «da cui sempre sono affascinato», che McCurry ha colto presso Casa Ugi, da sempre il motore di una realtà riconosciuta come modello di Organizzazione di volontariato.

Prorogata a Rivoli “Sensing painting. Opere dalla collezione d’arte della Fondazione Crc”
Parafrasando un celebre adagio potremmo dire che… proposta che vince non si cambia! Forte degli oltre 27mila ingressi già registrati, Fondazione Crc e Castello di Rivoli (sede dell’evento) prorogano fino a domenica 24 marzo 2024 l’esposizione “Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione Crc”.
La mostra, curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, raccoglie 50 opere di arte contemporanea, perlopiù pittoriche e realizzate da giovani artisti piemontesi e italiani appartenenti alla Collezione della Fondazione con il progetto “ColtivArte”. All’esposizione possono accedere gratuitamente i residenti in provincia di Cuneo, con accompagnatore anche non residente, dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 17, il sabato e la domenica dalle 11 alle 18. Per gli altri il costo di ingresso è di 10 euro.
Proseguono inoltre le iniziative culturali dedicate ai giovani della provincia di Cuneo. “Sensing Painting” è il laboratorio del “Rondò dei talenti” di Cuneo in cui gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, confrontandosi con le opere esposte a Rivoli, esprimono la loro arte intesa come stimolo per raccontarsi e immaginare il mondo. Ai ragazzi delle secondarie di secondo grado sono invece dedicati workshop presso il Castello per ripensare la storia della pittura in chiave contemporanea viaggiando tra il dipinto e il collage e lasciando spazio a nuove possibilità di pensiero. La Fondazione Crc contribuisce al trasporto degli studenti presso le sedi dei laboratori attraverso il bando “Talenti in movimento”.

A cura di Paolo Condotta