Notifiche amministrative e penali, vigilanza ambientale e autorizzazioni relative agli eventi organizzati sul territorio cheraschese: il Comando di Polizia locale è crocevia obbligato per pratiche e procedure essenziali al funzionamento della macchina comunale. Una grande mole di lavoro svolta, di concerto, dai cinque agenti, coordinati dal Comandante Livio Perano e dal suo vice Mirko Baudissone. Un impegno ribadito dai numeri, contenuti nel bilancio operativo stilato dal Comando di via San Pietro nei giorni scorsi.
Nel 2023 gli agenti hanno svolto 572 notifiche amministrative, su richiesta di enti pubblici (Agenzia delle entrate, Comuni o altre realtà), un passaggio cruciale perché gli atti possano essere ritenuti validi. La Polizia giudiziaria è uno degli ambiti di maggiore rilievo: sono 149 le notifiche penali, a carico di residenti, portate a termine, su richiesta delle Procure di Cuneo, Asti, Torino e Milano. Nei dodici mesi appena trascorsi, infine, i “civich” hanno raccolto 15 denunce, inoltrate all’autorità giudiziaria: un dato in calo rispetto al 2022. Concluse le indagini, sono state deferite all’Autorità giudiziaria quattro persone per abusi edilizi e violazione delle norme ambientali contenute nel Decreto legislativo 152 del 2006.
Settori quali il commercio e le manifestazioni sono interessati dalle attività degli agenti, che, nei dodici mesi appena conclusi, hanno portato a termine 32 procedure relative ad aperture e cessazioni di negozi e attività, fra concentrico e frazioni. Sono 138, invece, le pratiche relative a manifestazioni ed eventi sul territorio comunale. Gli agenti, oltre a presidiare gli eventi per garantirne lo svolgimento in sicurezza, raccolgono ed esaminano la documentazione di ciascuna manifestazione e la trasmettono al sindaco, Autorità locale di pubblica sicurezza, per le valutazioni. Capitolo a sé stante è il controllo dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico: 4 i casi di irregolarità riscontrati nei 20 controlli effettuati.
Cruciale, sotto vari profili, è l’attività di controllo svolta sul territorio: si va dall’accertamento sulle residenze, 360 in un solo anno, alla vigilanza contro l’abbandono di rifiuti, in calo con 4 verbali spiccati nel 2023. Decisivo, in questo campo, è l’impiego delle fototrappole in dotazione al Comando: uno strumento utilizzato, non solo per la lotta ai reati ambientali, ma anche per le indagini penali. I dispositivi sono stati utilizzati, in alcuni casi, per fornire supporto alle altre Forze dell’ordine, impegnate in delicate inchieste.
La presenza sul territorio della Polizia Locale si esplicita anche attraverso le attività delegate dalla Commissione comunale per l’agricoltura. È il caso del vaglio delle domande presentate per i contributi regionali al mantenimento delle piante tartufigene, o, ancora, del rilascio delle attestazioni (una ventina in tutto) che comprovano la qualifica di agricoltore professionale, essenziale per sgravi fiscali alle imprese agricole.
Costante è stata, infine, l’attività degli agenti nei pressi dei plessi scolastici di elementari e medie, nel capoluogo e a Roreto, per l’ingresso degli alunni. Gli stessi sono stati al centro di un ciclo di lezioni di educazione stradale, svolta dai “civich”: un progetto finalizzato a illustrare temi importanti come la sicurezza stradale, la convivenza civile nel rispetto delle regole e la fiducia verso il personale di Polizia locale, corpo che opera, in modo prioritario, per la tutela del cittadino.
Esprime soddisfazione, per gli sforzi profusi, il Comandante Livio Perano: «Con le ultime assunzioni – frutto degli sforzi compiuti dall’Amministrazione comunale, alla quale va la nostra gratitudine – disponiamo di risorse sufficienti per affrontare al meglio il carico di lavoro, con un organico che conta oggi 7 unità. Il mio ringraziamento va anche agli agenti per la loro disponibilità, la responsabilità e l’umanità dimostrata nell’approccio a una mansione complessa e dalle molte sfaccettature»
Commenta il presidente del consiglio comunale Massimo Rosso, delegato alla Polizia locale: «Il bilancio operativo testimonia, con i numeri, la centralità del Comando nella vita della comunità. Gli agenti non si limitano all’attività di repressione, certo necessaria, ma portano a termine compiti essenziali, spesso misconosciuti, per il funzionamento della macchina amministrativa. Incombenze che rendono i “civich” un punto di riferimento e una presenza costante per la popolazione»