Oggi, domenica 4 febbraio, dalle 14, si è svolta nel centro di Saluzzo, la grande sfilata dei carri e maschere del 96° Carnevale Città di Saluzzo – 6° “Carnevale delle 2 Province” (9° Carnevale di Barge – 7° Carnevale degli Oratori Saluzzo), tra i più antichi e tradizionali dell’intero territorio piemontese come dimostra il titolo di “Carnevale storico” riconosciuto dal Mibact. La parata saluzzese, animata dalla presenza chiassosa e festante di 12 carri e centinaia di figuranti, è stata preceduta dagli eventi del 9° Carnevale di Barge, che ha aperto il programma del week-end.
“Il Carnevale è una manifestazione impegnativa e dispendiosa di energie dal punto di vista organizzativo, ma in grado di regalare alla città giorni di allegria e spensieratezza – spiega Romano Boglio, segretario generale della Fondazione Amleto Bertoni -. La festa ruota attorno ad un mondo costituito completamente da volontari che si fanno coinvolgere ed appassionare dal buonumore, dalla felicità e dalla goliardia che gravita attorno ad essa. Volontarie sono le maschere che donano alla città il loro tempo per portare un momento di spensieratezza e giovialità a chi vive momenti bui e tristi. Volontari sono i giovani carristi che propongono le loro magnifiche realizzazioni di cartapesta e regalano a grandi e piccini due domeniche da favola e divertimento. Il mio grazie va a tutti quelli che ci credono e che permettono ancora di raccontare di una città ai piedi del Monviso dove tra le manifestazioni più importanti troviamo il nostro bel Carnevale”.
La sfilata di oggi a Saluzzo è stata preceduta alle 10, dalla Santa Messa di Carnevale celebrata in Duomo dal vescovo di Saluzzo, Cristiano Bodo. Poi, dalle 14, ha preso il via la parata dei 12 carri e gruppi dei paesi che hanno animato la festa e che sono stati votati dalla giuria durante il passaggio in corso Italia.
Presenti in grande spolvero i Nichelino, Piobesi T.se, Roletto, Luserna San Giovanni, Carmagnola, Racconigi, Centallo/Fossano, Villafalletto, Moretta, Scalenghe (campione in carica, ndr), mentre Verzuolo e Saluzzo (Oratorio don Bosco) hanno partecipato con il “Carrinfrutta”. Ad aprire il corteo è ststa come sempre la Castellana Silvia Ghione accompagnata dall’inseparabile Ciaferlin Aurelio Seimandi, dalle Damigelle e dai Ciaferlinot.
“Al termine del mio secondo (e ultimo) mandato come consigliere della Fondazione Amleto Bertoni, mi preparo a salutare il Carnevale, decimo per me – aggiunge Beppe Cavaglieri, consigliere Fab delegato al Carnevale -. In questo decennio di “gran baldoria” abbiamo visto i carri in frutta, il ritorno dei carri di cartapesta e la “metamorfosi digitale” legata al Covid ed infine la rinascita di una manifestazione irrinunciabile per la città. La FAB, insieme agli amici della Pro Loco di Rivoli, anche quest’anno ha accolto la sfida e ha portato per le strade una grande edizione”.
Conclude ‘Ciaferlin’ Aurelio Seimandi, al suo settimo Carnevale: “Sono stati anni in cui la festa si è accesa anche nei momenti più bui, forse con qualche lacrima, ma sempre con la volontà di stare vicino a chi ne aveva più bisogno. Grazie allora alle ‘mie’ Castellane e in particolare a Silvia Ghione, regina di questo Carnevale, che ha intrapreso con me la nuova avventura. Grazie alle damigelle e ai Ciaferlinot, agli amici delle maschere della Cricca del Carnevale, al sindaco della Città di Saluzzo, alla FAB, alla sua presidente Carlotta Giordano e al suo vulcanico segretario, Romano Boglio. Un messaggio di affetto e gratitudine va ai carristi, che mantengono salda la tradizione dei grandi carri in cartapesta, anche se con sempre maggiori difficoltà. Anche quest’edizione del Carnevale è stata una grande festa di piazza, di quelle che appartengono a tutti, bambini, adulti e anziani”.