A fine 2023 sono 5.988 le imprese giovanili[1] iscritte nel Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo e rappresentano il 9,2% delle attività aventi sede legale sul territorio provinciale. Quanto alla rappresentatività, l’imprenditoria giovanile vede una buona presenza femminile (27,6%) e straniera (17,5%). Questa è la fotografia del tessuto imprenditoriale under 35 della provincia di Cuneo messa a fuoco dall’analisi dei dati di InfoCamere.
“Accolgo con soddisfazione la notizia di un aumento consistente del numero delle imprese giovanili – afferma il Presidente Mauro Gola – I giovani hanno una più spiccata formazione sui temi tecnologici, oggi fondamentali per competere, e creano sempre più imprese nei settori del futuro e a maggiore valore aggiunto. I processi di cambiamento si sono accelerati, le sfide si sono fatte più difficili, le risorse disponibili si sono ridotte e in un contesto così complicato è determinante il ruolo della componente giovanile per l’ammodernamento e lo sviluppo del nostro tessuto economico.”
Nell’anno da poco concluso il Registro imprese camerale ha contato la nascita di 1.158 iniziative imprenditoriali guidate da giovani con meno di trentacinque anni. Sono invece 475 quelle che, nello stesso periodo, hanno cessato la propria attività. Il risultato di queste due dinamiche ha consegnato un saldo positivo pari a 683 imprese.
Nel Cuneese il tasso di crescita delle imprese giovanili è del +11,4%, di poco superiore rispetto a quello piemontese e nazionale entrambi a +10,1%. Le 5.988 imprese giovanili cuneesi rappresentano il 16,0% delle 37.494 realtà guidate da giovani registrate in Piemonte. Nel 97,9% dei casi si tratta di micro imprese, ovvero aziende con un numero di dipendenti inferiore alle dieci unità.
Il tessuto economico provinciale è per la maggior parte costituito da micro, piccole e medie imprese ma i dati sopra citati evidenziano come il sottodimensionamento sia ancora più diffuso tra le imprese giovanili.
L’analisi per settori evidenzia come il primo comparto per numerosità sia quello degli altri servizi (servizi di supporto alle imprese, attività professionali, scientifiche, tecniche, altri servizi, ecc.) che pesa per il 30,0% delle imprese giovanili del Cuneese. Seguono agricoltura (20,9%), commercio (17,3%) e costruzioni (15,6%). La distribuzione settoriale dell’imprenditorialità under 35 evidenzia alcune differenze rispetto alla base produttiva provinciale che vede nell’agricoltura il primo settore di attività con una quota del 27,4%, seguito da altri servizi (24,5%), commercio (17,0%) e costruzioni (13,8%).
Dall’analisi per classe di natura giuridica si osservano alcune peculiarità rispetto al sistema imprenditoriale considerato nel suo insieme. Tra le imprese giovanili cuneesi le ditte individuali rappresentano la forma giuridica più diffusa con una percentuale superiore a quella rilevata nell’universo imprenditoriale cuneese (l’81,4% a fronte del 60,9%). Minore è, di conseguenza, l’incidenza delle altre tipologie organizzative: le società di persone sono il 9,3% (il 21,81% per il totale delle imprese), le società di capitale l’8,2% (il 15,1% per il totale delle imprese). Da segnalare, infine, che la voce altre forme giuridiche, in cui trovano spazio le cooperative e i consorzi, pesa per l’1,1% del totale complessivo.