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Dietro le quinte del festival in bianco e nero

Alle Gallerie d’Italia è aperta la mostra di Intesa Sanpaolo “Non ha l’età”. Il critico Aldo Grasso: «Un album fotografico che fa sentire molto familiari i protagonisti di quel periodo»

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Foto: Andrea Guermani

Per immergersi nel clima di Sanremo si può anche visitare, dal 1° febbraio al 12 maggio 2024 alle Gallerie d’Italia di Torino, la mostra “Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976” a cura di Aldo Grasso.
La mostra, aperta al pubblico da Intesa Sanpaolo, si avvale del patrocinio della Regione Piemonte e della Città di To­rino, presenta 85 fotografie provenienti dall’Archivio Pu­blifoto Intesa Sanpaolo sul Festival di Sanremo, la più celebre manifestazione della canzone italiana che rappresenta un capitolo importante non solo della storia della musica e della televisione ma anche della storia sociale del Paese. Grazie alla media partnership con la Rai, l’esposizione è arricchita da contributi video-sonori in collaborazione con Rai Teche.
Scrive nella sua introduzione il critico Aldo Grasso: «Perché ci occupiamo del Festival di Sanremo? Per due ragioni fondamentali. La prima ri­guarda l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che è fonte inesauribile di stupore e di informazioni e che conserva migliaia di fotografie della ma­nifesta­zione. La mostra, che si concentra sul periodo 1951-1976, gli anni in cui il Festival fu ospitato nel Casinò di Sanremo prima di trasferirsi definitivamente al Teatro Ari­ston, si soffermerà in pochi casi sulle immagini delle esibizioni degli artisti dal palco, per concentrarsi invece sui diversi aspetti del backstage: l’attesa dei cantanti in platea durante le prove; le passerelle degli artisti (anche gli ospiti stranieri) in giro per la città di Sanremo; la produzione degli autografi per il pubblico; gli artisti in sala trucco; il pubblico; gli artisti ritratti in situazioni curiose, ma anche l’orchestra, la giuria, la sala stampa. Un album di fotografie spesso inconsuete, che ritraggono gli artisti lontano dai riflettori, nei momenti di vita quotidiana che accompagnano le frenetiche giornate del Festival, con un’ingenuità e im­mediatezza che ce li fanno sentire sorprendentemente familiari». Aggiunge il celebre critico televisivo: «Il Fe­stival di Sanremo (questa la seconda ragione) è un capitolo importante non solo della storia della musica e della televisione ma anche della storia sociale del Paese. Capita di rado che una trasmissione televisiva e una parata di “canzonette” mobilitino la coscienza critica del paese. Negli anni Sanremo ha acceso grandi polemiche, ha sparso veleni, ha abusato di allegorie e ha fatto in modo che tutti si prendessero maledettamente sul serio».
Michele Coppola, executive director arte cultura e beni storici Intesa Sanpaolo, aggiunge: «“Non ha l’età” è un omaggio al Festival di San­remo che ancora oggi unisce tutte le generazioni intorno alla musica e alla cultura italiana. La mostra è anche testimonianza della partecipazione della Banca ai momenti identitari del Paese attraverso la valorizzazione e la condivisione delle immagini dell’Ar­chivio Publifoto».
I fotoreporter dell’Agenzia Pu­blifoto intuirono l’importanza della manifestazione e, negli anni in cui l’evento fu ospitato nel Casinò di Sanremo (1951-1976), realizzarono oltre 15mila fotografie del Festival. La fotografia assume un valore documentale di grande im­portanza: le immagini in mo­stra testimoniano un’Italia che ha fretta di dimenticare la guerra e la povertà, che vuole affidare alle canzoni una ritrovata spensieratezza. Il titolo richiama la giovane età di un Festival agli esordi e di un’Italia in crescita.
La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Publifo­to, costituito da oltre 7 milioni di fotografie dell’Agenzia fondata da Vincenzo Carrese nel 1937, la più importante agenzia fotogiornalistica privata nata in Italia negli anni ’30. L’Archivio è stato acquistato da Intesa Sanpaolo nel 2015 con una operazione che ne ha evitato la dispersione e ora è curato e gestito dall’Archivio Sto­rico Intesa Sanpaolo presso le Gallerie d’Italia di Torino. In occasione della mostra, l’Ar­chivio Storico ha completamente restaurato, digitalizzato e catalogato tutte le oltre 15mila fotografie dei servizi realizzati al Festival dall’A­genzia Publifoto e sono ora consultabili online sul sito dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo (https://asisp.intesasanpaolo.com).
Lungo il percorso espositivo, i visitatori potranno inoltre rivivere l’atmosfera di una vecchia sala stampa, grazie agli elementi di design provenienti da Adi Design Museum – Compasso d’Oro di Milano. L’allestimento è ulteriormente arricchito dalle copertine originali di vinili che richiamano varie edizioni di Sanremo del passato, grazie al prestito dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Au­dio­visivi, progetto Canzone Ita­liana; da un Cinebox (1961-1962) della Mival grazie al prestito concesso da Faro Games; da alcune sedute dal design contemporaneo di Edra.