Mombasiglio, 8 febbraio 2024 – In occasione della Giornata del Malato, la Casa del Sorriso di Mombasiglio, gestita da Cooperativa Sociale Elleuno, si unisce alla vivace Maschera di Carnevale di Mondovì per offrire un’esperienza straordinaria ai suoi ospiti.
Con oltre 90 strutture e servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi, la Cooperativa Sociale Elleunogarantisce il massimo benessere ai propri assistiti. La Casa del Sorriso di Mombasiglio, un’oasi di comfort immersa nel verde delle montagne della valle del Mongia, accoglie fino a 46 ospiti anziani non più autosufficienti, offrendo servizi di elevata qualità come fisioterapia e attività ricreative.
“La nostra missione va oltre le cure specialistiche e farmacologiche”, afferma Umberto Biondi, coordinatore di struttura. “Il nostro è un approccio umano che si basa sulla comprensione e sull’interpretazione dei bisogni dei nostri pazienti. Ogni individuo è dotato di carattere, bisogni ed emozioni che cerchiamo di comprendere pienamente”.
Il 12 febbraio alle 09.30 , la Maschera di Carnevale di Mondovì, grazie al prezioso supporto di alcuni volontari della Croce Rossa (tra cui Nadia Ravera, OSS della struttura), intratterrà gli ospiti della Casa del Sorriso con una performance musicale unica. Questo gesto di solidarietà si inserisce in un programma più ampio di supporto e gioia per coloro che affrontano le sfide quotidiane.
Durante i 40 minuti di esibizione, la banda sarà il fulcro di un momento speciale, che permetterà agli ospiti di immergersi nella magia della musica e dell’allegria carnevalesca. Momenti come questi dimostrano l’importanza delle attività di animazione e socializzazione, che giocano un ruolo fondamentale nel favorire l’autonomia, l’integrazione e l’affettività degli anziani.
La Casa del Sorriso accoglie anche casi più gravi con disordine e disagio cognitivo, gestiti grazie al prezioso lavoro dello psicologo Andrea Galeasso. “Siamo attenti al benessere e consideriamo un traguardo il miglioramento del 15-20% delle capacità cognitive”, spiega Umberto Biondi. “Il disordine cognitivo significa perdere la capacità di percepire il mondo intorno a sé e di relazionarsi con gli altri, un disagio importante che va capito e interpretato”.
La sfida principale è spesso rappresentata dai familiari, e la struttura si impegna a essere trasparente e a condividere ogni aspetto che riguarda la RSA con loro. “Il nostro lavoro non si limita a seguire e accudire le persone ospitate in struttura ma coinvolge anche coloro che le assistono”, aggiungeUmberto Biondi.
Le attività di animazione e socializzazione rivolte agli anziani giocano un ruolo fondamentale perché favoriscono l’autonomia, l’integrazione in un gruppo, e l’affettività. Un esempio tangibile dell’impatto positivo di tali attività è stato il momento commovente in cui due signore con problemi di deambulazione, solitamente munite di girelli, hanno abbandonato temporaneamente gli ausili per danzare insieme. Questo toccante episodio è avvenuto durante una festa grazie a un fisarmonicista che ha fatto visita alla struttura.