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«Il cuneese dà tanto e meriterebbe di più, lavoriamo per questo»

Il senatore Giorgio Maria Bergesio: «Le infrastrutture sono un punto importante, come l’attenzione alle aziende, al mondo agricolo e alla tutela del territorio»

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Lo scorso 24 gennaio, nel corso di una conferenza stampa in Senato, è stato presentato un disegno di legge di iniziativa del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della IX Com­missione permanente (industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) e artefice di numerose altre attività in sede parlamentare (è risultato il recordman dei piemontesi con il 100% di presenze alle votazioni in aula). Proprio partendo da questo tema, la Rivista IDEA lo ha intervistato, spostando poi il raggio sulle prossime elezioni di giugno – in virtù della sua carica di segretario provinciale della Lega -, ma anche sul suo impegno nella Commissione di Vigilanza Rai e sul percorso di sua figlia Francesca, che nello scorso mese di novembre è stata incoronata Miss Italia.

Senatore, nelle scorse settimane ha presentato un Ddl per l’istituzione di un contributo a favore di iniziative a forte impatto sociale. Quali sono gli obiettivi di questa proposta?
«Il disegno di legge prevede l’istituzione di un fondo finalizzato all’erogazione di un contributo a sostegno di interventi di manutenzione e di recupero di beni pubblici, nonché alla realizzazione di iniziative senza scopo di lu­cro funzionali al benessere individuale e collettivo. L’obi­ettivo è non solo riconoscere economicamente le iniziative meritevoli, ma anche reinvestire le risorse pubbliche in progetti capaci di generare un effetto moltiplicatore sull’intero tessuto economico e sociale».

È recente intanto anche il via libera al decreto elezioni, che introduce la possibilità di un terzo mandato per i sindaci dei comuni sino a 15mila abitanti. Quanto è importante questo provvedimento?

«L’abolizione del limite di mandato è il coronamento di una battaglia ventennale. Si tratta di un provvedimento importante per i piccoli co­muni, le cui amministrazioni potranno così sviluppare programmi più a lungo termine, ponendo rimedio alla difficoltà di trovare, anche per motivi demografici, possibili candidati».

Quale sarà, nello specifico, il suo risvolto sul cuneese?

«Nel cuneese l’impatto sarà notevole. Basti pensare che l’8 e 9 giugno in provincia di Cuneo sono 172 i comuni che saranno chiamati a rinnovare sindaco e consiglio co­munale. Di questi sono 47 i sindaci dei comuni fino a 5mila abitanti che possono ricandidarsi al terzo mandato, mentre 30 potranno ricandidarsi dal momento che, ap­punto, è stato eliminato il limite dei mandati nei comuni fino a 15mila abitanti».

In vista delle elezioni, invece, quali sono le aspettative della Lega?

«Ci auguriamo sempre di aver lavorato bene nell’interesse dei cittadini e di aver dato loro risposte concrete, nei limiti del possibile. Le votazioni sono un esame importante per tutta la politica, specialmente le amministrative, in occasione delle quali è il territorio ad esprimere la sua volontà, che deve essere il nostro punto di riferimento».

Quali crede debbano essere le principali priorità per garantire al Piemonte e al Cuneese una crescita sempre maggiore?
«Ho sempre pensato e sostenuto che il Cuneese è una terra che dà tanto ma chiede molto poco. E che spesso non riceve l’attenzione che merita. Con la Lega stiamo cercando di cambiare le cose, come ha dimostrato anche il segretario Matteo Salvini che da ministro delle infrastrutture ha da subito prestato grande attenzione al nostro territorio e alla sua viabilità, come dimostrano i passi avanti concreti ed importanti compiuti sia dall’autostrada Asti-Cu­neo sia per il Tenda. Le infrastrutture sono un punto importante, insieme all’attenzione alle aziende, al mondo agricolo e alla tutela del territorio, per cercare di prevenire i gravi danni che il Piemonte ha subito e sta subendo per gli eventi meteo estremi, le alluvioni e la siccità».

Spostandoci su un altro fronte, ha preso posizione sulle gravi perdite di export per le tensioni nel Mar Rosso. Quale soluzione propone di adottare?

«La situazione venutasi a creare è molto delicata. Stiamo assistendo ai primi shock dei prezzi dovuti agli aumenti sensibili dei costi di trasporto e ai costi aggiuntivi che le società di spedizione vogliono compensare. Per ora i costi pesano un po’ di più sulle aziende della filiera. Bisogna individuare soluzioni alternative non solo a breve termine, ma per una catena logistica sostenibile a lungo termine».

È membro della Commissione di Vigilanza Rai. Come procede questo suo impegno?

«Cerchiamo di svolgere al meglio il compito di sorvegliare l’attività della televisione pubblica e di decidere e programmare gli indirizzi delle reti. Il pluralismo dell’informazione rappresenta infatti un principio alla base della nostra democrazia che va costantemente perseguito».

Qualche mese fa, sua figlia Francesca è stata incoronata Miss Italia. Quanto è orgoglioso del percorso che sta seguendo?
«Ovviamente sono molto orgoglioso del suo traguardo, ma soprattutto sono orgoglioso, come ogni papà, della crescita umana e professionale che con indipendenza e determinazione stanno perseguendo entrambe le mie figlie (Francesca e Virginia, nda). Da sempre ho considerato l’impegno e la dedizione la base di ogni successo, oltre che valori da passare e insegnare alle nuove generazioni».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo