«Insieme, portiamo la cultura dell’innovazione nella tua azienda». Questa è la mission di Gabriele Zanon e Rita Pierandrea, founder di Be4 Innovation consolidata realtà con sede ad Asti (via Giovanni Giobert 21; tel. 342-8182346; info@be4innovation.it), partner al servizio di oltre 400 aziende italiane.
Perché oggi alle imprese è richiesta la capacità di cambiare?
«Beh, in primis perché nel mondo del lavoro in cui viviamo, di nuovo c’è tutto. E nel corso di questo 2024 non si potrà fare altro che continuare a cavalcare il rinnovamento di cui, ormai da un bel po’ di tempo siamo pienamente protagonisti. Ciascun imprenditore è consapevole che le varianti che prima avvenivano in un anno, oggi avvengono in appena pochi giorni. Ed ecco allora che entriamo in gioco noi, accompagnando l’impresa nei complessi progetti di rinnovamento tecnologico e di digitalizzazione. Con empatia, pensiero positivo e propositivo, competenza, ma soprattutto attraverso un modello di consulenza innovativo che ha un solo e preciso obiettivo: favorire lo sviluppo delle aziende del tessuto italiano. La nostra azienda è uno strumento di crescita al servizio delle Pmi, un osservatorio permanente per diffondere consapevolezza rispetto alle opportunità offerte dell’Industria 4.0».
Lungo questo percorso, specie negli ultimi anni si è resa fondamentale per le imprese e per coloro che ne sono alla guida, la cosiddetta cultura dell’innovazione. Ma che cos’è, esattamente?
«Si tratta di un concetto non netto, definito, concreto. È in verità un’epressione più sfumata, complessa, che ricomprende diversi aspetti e, sottolineatura non trascurabile, non coincide con la cultura aziendale, ma può esserne una parte essenziale. La prima rappresenta infatti, in qualche modo i valori sottostanti dell’azienda, che ne definiscono l’immagine all’esterno. Modi di pensare, regole e comportamenti che l’azienda richiede e i dipendenti fanno propri. Questo è importante perché rappresenta una spinta lavorativa, un incentivo a buone relazioni, al superamento degli ostacoli. E determina il senso di appartenenza e la fierezza di fare parte di una strutturata organizzazione. All’interno di tale visione generale c’è poi un valore legato all’innovazione, al promuovere lo sviluppo dell’azienda guardando sempre avanti. Senza accontentarsi solo del risultato raggiunto ora, ma puntando al futuro e ai cambiamenti che può portare o che l’impresa stessa può e, in questo 2024, deve assolutamente anticipare. A ciò si deve sommare una visione diffusa; non è sufficiente qualche manager con lo sguardo rivolto in avanti, ma deve esserci supporto e sinergia da parte tutti gli attori del processo».
Quali allora gli elementi di una cultura innovativa?
«Per noi sono 7 regole d’oro. La prima: ascoltare con attenzione le esigenze dell’azienda e proporre le soluzioni più adeguate. La seconda: individuare gli strumenti di supporto economico e fiscale e gestire a 360° gradi tutto il progetto; poi, disporre di un osservatorio permanente in grado di verificare tutte le nuove opportunità e informando tutte le aziende nostre clienti. Quarta regola: credere nei giovani talenti e dare loro valore, il nostro team ha un’età media di 35 anni con il 65% di quote rosa. Quinta: affidarsi a un network solido, costruito nel tempo e con fiducia. Noi di Be4 Innovation inoltre, attuiamo un modello legato al buon esito della pratica: senza costi fissi di avvio e senza alcun onere. Ed infine, il nostro sportello di consulenza online permette ai nostri clienti di avere un costante supporto per tutte le nuove attività e gli investimenti che devono realizzare».
Tra le novità di questo 2024 c’è il Fondo nuove competenze Ampal. Di cosa si tratta?
«Questo fondo sostiene le im-prese che hanno necessità di adeguarsi a nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali e in caso di progetti di investimento strategico e che necessitano a questo fine di formare nuove competenze per i propri lavoratori e lavoratrici. Giova ricordare che il fondo nuove competenze interviene per il finanziamento dei percorsi di formazione utili alla riqualificazione del personale e/o alla eventuale ricollocazione dei lavoratori. La retribuzione delle ore di formazione e la relativa contribuzione sono sostenute dal Fondo. E noi al momento stiamo accompagnando oltre 60 aziende che hanno ottenuto il finanziamento a fondo perduto».
Anche il modo di comunicare con i clienti è innovativo…
«È sempre stata la nostra sfida. Competenza, etica dei valori e serietà: con il nostro team di consulenti, desideriamo supportare e accompagnare le aziende nel loro percorso di crescita. I nostri servizi sono mirati alla finanza agevolata, ai bandi e contributi, ai fondi europei e nazionali, alla Legge Sabatini, alle perizie sui beni strumentali, alla compliance e protezione dati, all’Esg e sostenibilià senza dimenticare il tema della formazione che per questo 2024 Alambicco Academy ha declinato attraverso un nuovo Business Game: un gioco interattivo che simula l’analisi e la gestione di un’azienda favorendo il pensiero creativo, lo sviluppo di strategie, la realizzazione di azioni e progetti operativi per migliorare i risultati complessivi dell’impresa. Si è conclusa la terza tappa focalizzata sulla strutturazione di un piano strategico. E poi, il 20 marzo presso l’hotel I Castelli di Alba abbiamo programmato un convegno con il supporto del Sole24Ore e una prestigiosa consulenza internazionale che porrà al centro del dibattito la valorizzazione del Made in Italy. Sarà presente l’assessore regionale Lugi Genesio Icardi e al momento sono accreditati oltre 150 imprenditori».
«Insieme portiamo la cultura dell’innovazione in azienda»
Gabriele Zanon e Rita Pierandrea: «Le competenze e la formazione continua sono prioritarie per crescere»