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Presentato alla BIT di Milano il progeto Trufflelands

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Ha fatto il suo debutto a Milano, alla Borsa Internazionale del Turismo, il progetto TruffleLands, che unisce tre territori piemontesi: Langhe Monferrato Roero, il Monferrato Alessandrino e la prima collina di Torino.

Partner del progetto, sostenuto dalla Regione Piemonte con l’Assessorato allo Sviluppo della Montagna, Foreste e Parchi, sono l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero (capofila), l’ATL di Alexala e Turismo Torino. L’obiettivo: valorizzare e promuovere ogni tipologia di tartufo nero in un’ottica di destagionalizzazione del turismo enogastronomico.

Il cuore del progetto comprende attività di comunicazione, promozione e formazione sul tema del Tartufo Nero (Tartufo Nero pregiato e Tartufo Nero estivo o scorzone) nel territorio del Nord Astigiano, Monferrato Alessandrino e nell’area Sud della provincia di Torino: tre territori apparentemente diversi, ma accomunati da un prodotto tipico trasversale, in una terra, il Piemonte, che sa offrire un mix di eccellenze enogastronomiche, paesaggi che sembrano dipinti, cultura e monumenti.

TruffleLands è stato protagonista in autunno alla scorsa edizione delle NITTO ATP Finals a Torino con una giornata dedicata alla degustazione e all’analisi sensoriale di tartufo nero estivo e tartufo nero pregiato in abbinamento ai vini del territorio.

Il progetto inoltre comprende un sito web dedicato (www.trufflelands.it), che ospiterà anche i webinar formativi, spazi di formazione in stile “world cafè” per operatori, ristoratori e studenti di accademie alberghiere, sessioni di analisi sensoriali e degustazioni di tartufo nero in eventi di promozione all’estero e sui territori coinvolti,eventi in Italia e all’estero e tour sul territorio riservati alla stampa.

Il primo world cafè è in programma martedì 20 febbraio ad Asti, a cui seguirà mercoledì 21 febbraio Alessandria.

“Abbiamo presentato una storia nuova – dichiara Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte – quella del tartufo nero. Un prodotto di eccellenza che grazie ad un progetto come Oro Monferrato ha rivelato tutte le sue potenzialità: una rete di collaborazioni e progetti nel Monferrato, la ristorazione con gli chef stellati, interesse e giusto prezzo per i cercatori di tartufo, destagionalizzazione dell’offerta turistica e nel 2024 la prima fiera dedicata al nostro oro nero.

«TruffleLands – commenta il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero,Mariano Rabino – è declinato non per caso al plurale, ma perché è un progetto che mette in rete tre province e tre ATL, unite dal tartufo nero, che fa da fil rouge ad azioni positive per il territorio come formazione agli studenti e agli operatori, attività turistiche e valorizzazione di tutta la filiera produttiva. L’obiettivo finale è un’ulteriore spinta alla destagionalizzazione per valorizzare le potenzialità di tutte le aree e tutti i momenti dell’anno».

«In questi anni – aggiunge Roberto Cava, presidente di Alexala –, la Regione Piemonte ha ben lavorato sulla destagionalizzazione del prodotto turistico, un intervento strategico e ben riuscito che passa anche attraverso la riscoperta di tesori della nostra terra come il tartufo nero, che si integra perfettamente alla nostra cucina regionale esaltando sia i sapori che le capacità dei nostri chef, e il cui calendario di raccolta ci permette di avere un anno interno accompagnato dal tartufo. Con questo progetto vogliamo far scoprire le terre più vocate al tartufo nero promuovendole e lavorando per affermarle come destinazioni turistiche».

“Siamo felici – sottolinea Marcella Gaspardone, Dirigente di Turismo Torino e Provincia – di far parte di questo progetto di valorizzazione del tartufo nero; siamo certi che potrà contribuire ad incrementare il flusso di turisti che amano scoprire un territorio attraverso i prodotti tipici che lo caratterizzano; il settore del turismo è sempre di più un mondo di esperienze e la voglia di sperimentare l’enogastronomia una delle principali motivazioni di viaggio”.

«Con la creatività dei nostri chef – dice Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo –, stiamo riscoprendo e valorizzando i tartufi neri del Piemonte, rimasti in ombra rispetto alla straordinaria gamma del nostro tartufo bianco, con le loro varie specie, i differenti aromi, le diverse stagioni. Storia, analisi sensoriale e assaggio hanno incuriosito alla BIT giornalisti e appassionati, che potranno fino a metà marzo approfondire la conoscenza del nero pregiato nei nostri territori».

 

QUALCHE CURIOSITÀ SUL TARTUFO NERO

Tante le esperienze che si possono vivere con e grazie al Tartufo Nero Pregiato e lo Scorzone Estivo. Dalla cerca nei boschi all’analisi sensoriale guidati da esperti giudici, dai corsi di cucina alla scoperta di un piatto della tradizione a base di tartufo nero. Da quale partire?

 

La cerca del tartufo

Così importante e radicata nella tradizione culturale da essere stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Un’immersione totale nella cultura e nella natura locale. Cane e cercatore in piena simbiosi si ascoltano l’uno con l’altro, percependo i suoni del bosco, pronto a svelare il suo tesoro. Sembra quasi di prendere parte a un rito magico. E, in parte, è proprio così.

 

Analisi sensoriale del tartufo

Una volta raccolto, si possono scoprire tutti i segreti di questo regalo della terra all’uomo: un’esperienza tra gioco e scienza. Guidati da un giudice di analisi sensoriale del Centro Nazionale Studi Tartufo, si mettono alla prova i 5 sensi, scoprendo curiosità inaspettate.

 

Il Nero Pregiato in cucina

Diversamente dal Bianco, il Nero Pregiato si può cucinare. Anzi, proprio in cucina esalta le sue qualità migliori. Per scoprire i tanti usi del nero a tavola, basta affidarsi alle mani sapienti di chef e cuoche della tradizione, per imparare piccoli grandi segreti da replicare a casa. O, perché no, anche “solo” cercarlo nei menù dei tanti ristoranti della zona. Anche quella è una vera esperienza da local.