Meno conosciuto ma non per questo meno interessante, con i suoi aromi e profumi, il Tartufo Nero può essere un grande protagonista delle nostre tavole, versatile e perfetto per piatti classici o sfiziosi. È quanto emerso nell’ambito del progetto ideato e promosso dall’Atl del Cuneese e realizzato grazie ad un co-finanziamento della Regione Piemonte, per la valorizzazione della produzione locale del Tartufo Nero.
Le prime iniziative hanno preso il via nelle zone di produzione del Monregalese, della Langa Cebana e della Valle Tanaro con il coinvolgimento di operatori del settore turistico, in particolar modo al mondo della ristorazione, dell’accoglienza e dell’offerta gastronomica, nell’ottica di far conoscere direttamente il prodotto ad un ampio pubblico.
Il progetto ha ufficialmente preso il via nel mese di dicembre 2023 con tre giornate di escursioni simulate alla ricerca del Tartufo Nero nella zona del Monregalese.
L’attività si è svolta in concomitanza della Fiera dei Puciu di Farigliano, della Fiera del Cappone di Morozzo e della Fiera Internazionale del Bue Grasso di Carrù, coinvolgendo i partecipanti in un’esperienza di ricerca simulata in natura.
I gruppi sono stati guidati dalla micologa-trifolao Virginia Chiabotti accompagnata dal suo fedele cane lagotto Isotta, con nozioni botaniche circa questo fungo ipogeo. Ha preso parte alle uscite anche una guida escursionistica abilitata che ha arricchito il tour fornendo nozioni turistiche ed escursionistiche circa l’area interessata.
La seconda parte del progetto ha preso il via ad inizio 2024 con tre lezioni formative presso l’Istituto Alberghiero di Mondovì – individuato per attinenza territoriale rispetto al territorio di raccolta del tartufo – rivolte agli allievi delle classi quinte e ai professionisti del settore della ristorazione.
«Un punto chiave del progetto è infatti la formazione dedicata ai professionisti del turismo di oggi e di domani», dichiara il direttore dell’Atl del Cuneese Daniela Salvestrin.
«Il nostro Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì integra il percorso curricolare didattico e formativo di studenti e studentesse partecipando spesso a iniziative di pregio poste in essere da enti e associazioni del territorio. Il progetto proposto dall’Atl rappresenta un’ottima occasione per conoscere e apprezzare una preziosa risorsa delle nostre terre e offrirla all’attenzione, al lavoro e alla elaborazione degli allievi, sotto la guida di maestri del settore. Grazie dunque all’Atl del Cuneese per la lungimiranza nel guardare alla scuola come bacino importante per depositare conoscenza e sapienza, ottimo investimento per le giovani generazioni», ha commentato il dirigente scolastico dell’IIS Giolitti Belisario di Mondovì, Donatella Garello.
L’ultima lezione è stata condotta dallo chef stellato Giuseppe D’Errico del Ristorante La Madernassa di Guarene con una cena finale a base di Tartufo Nero che si è rivelata un’esplosione di colori e di sapori.
«Con questa cena abbiamo voluto presentare ad autorità, giornalisti e influencer le iniziative messe in piedi dalla nostra Atl negli ultimi mesi. Un viaggio sensoriale ricco di spunti e di esperienze concrete: dalla ricerca sul campo del Tartufo Nero a questa celebrazione gastronomica firmata Giuseppe D’Errico del ristorante stellato La Madernassa», ha dichiarato il presidente dell’Atl del Cuneese, Mauro Bernardi.
«Un grazie all’Istituto Alberghiero che ha accolto il nostro progetto e ha contribuito alla buona riuscita dell’evento», ha commentato il direttore dell’Atl Daniela Salvestrin. «Grazie anche agli allievi che hanno preso parte alle lezioni prima e alle preparazioni in cucina poi. Nella preparazione della cena, guidati dallo Chef D’Errico e dal suo team, i ragazzi si sono dedicati sin dalle prime ore del mattino: impegno e fatica ricambiati dal grande apprezzamento espresso in sala».
«I ragazzi dell’Istituto hanno predisposto ogni singolo dettaglio e curato magistralmente il servizio di accoglienza», ha continuato Bernardi, «Non solo Tartufo Nero: nel corso della serata lo chef ha presentato i piatti e gli abbinamenti con alcuni prodotti cuneesi d’eccellenza quali la castagna garessina e il burro d’alpeggio in abbinamento ai vini fariglianesi della Cantina Anna Maria Abbona, rimarcando l’importanza della territorialità e della qualità delle materie prime».
Presente in sala anche la giornalista e critica gastronomica Paola Gula che ha collaborato con l’Atl mettendo a disposizione le sue competenze e la sua esperienza per lo sviluppo del progetto e delle attività collaterali.
«Concluderemo il progetto con un’ulteriore attività di ricerca del Tartufo Nero per soddisfare la richiesta di alcuni giornalisti italiani che non hanno potuto seguirci da vicino in questa prima fase di progetto e con un’esperienza dedicata a un gruppo di giornalisti internazionali in arrivo a fine febbraio. Il loro interesse, ancora una volta, rimarca il grande potenziale della gastronomia cuneese e la curiosità che questo prodotto, meno conosciuto ma non per questo meno pregiato del Tartufo Bianco, sa destare», conclude il direttore Salvestrin.