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“Vijà Letteraria” nella Bottega del Vino a cura degli Amici del Museo di Dogliani

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Dopo tre anni di pausa gli Amici del Museo Giuseppe Gabetti di Dogliani ripropongono la 5^ edizione della “Vijà Letteraria” nei suggestivi locali tardo medievali della Bottega del Vino del Dogliani, al piano interrato del Palazzo Comunale (ex Convento del Carmine).

L’appuntamento aveva riscosso fin da subito notevole successo, recensito anche sulle pagine nazionali de “La Stampa”, ma fu interrotto per l’epidemia di Covid ed ora gli Amici del Museo di Dogliani intendono riproporlo ogni anno nel periodo invernale, ispirandosi all’atmosfera delle vecchie Vijà, ma con un’impronta prettamente letteraria.
Un tempo, quando ancora non c’erano automobili, né televisione, né social network… , la Vijà era un momento di socialità, quando le famiglie si radunavano nelle stalle al lume di candela o di una lampada a petrolio, seduti su un “ balot” di paglia o sdraiati nel “ pajun” per trascorrere insieme le lunghe serate invernali: gli uomini riparavano qualche attrezzo e discutevano con i vicini dei lavori dei campi o delle “ ultime” successe in paese, mentre le donne sferruzzavano a maglia confezionando “scarpin” per tutti i familiari e le nonne si divertivano a spaventare i più piccolini con inquietanti racconti di “masche”.

Spesso la padrona di casa a sorpresa giungeva dalla cucina, quasi sempre attigua alla stalla, con un vassoio di “bugie” e non mancava mai un buon bicchiere di vino novello a riscaldare gli animi e le serate finivano coralmente intonando canti di Langa accompagnati dal suono di una fisarmonica.
Le colline della “malora” sono ora diventate patrimonio Unesco.
All’atmosfera delle stalle si sostituisce la cornice altrettanto suggestiva ed intima della cantina medioevale dell’ex convento del Carmine.
Tutto questo accadrà di nuovo in chiave moderna. L’appuntamento è per sabato 17 febbraio, ore 21, nella Bottega Del Vino.

Numerosi, anche questa volta, gli ospiti della serata: saranno letti testi di poeti scomparsi come il gen. Alessandro Martinengo, l’ing. Maurizio Fusina, il dott. Mario Dadone, i maestri Gian Cavallo e Nina Pelleri, don Giovanni Conterno, Alfonso Cappa…
Tra tutti gli autori presenti segnaliamo Remigio Bertolino, Meco Boetti (Barbafiore) e Piero Tomatis di Mondovì, Felicina Priola Bonino, Beppe Leardi, Lorenzo Girardi, Fausto Cassone, Walter Costamagna… che leggeranno i loro testi intervallati da alcuni brani musicali.
L’ingresso è libero
Gli “Amici del Museo” di Dogliani vi aspettano per trascorrere insieme una serata diversa dalle altre, all’insegna della tradizione, per raccontare storie di ieri e di oggi e recuperare antichi valori che purtroppo rischiano di scomparire.