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Idee, talento e la forza del networking come strategia vincente

la giunta di Confapi Cuneo, guidata dal presidente Massimo Marengo ha acceso i riflettori sulle tematiche fondamentali per le PMI della nostra provincia

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«L’asso nella manica è la squadra: esperienza, capacità, professionalità, attenzione specifica alle esigenze delle piccole e medie aziende, conoscenza dei mercati e quel pizzico di talento e follia che è tipico del nostro territorio». Questa la ricetta di Massimo Marengo, Ad del Gruppo Marengo specializzato in energia e fonti rinnovabili e da poco alla guida dell’associazione datoriale Confapi Cuneo, per affiancare le imprese cuneesi in questi anni di rivoluzione dei mercati e del modo di “fare impresa”.
La squadra, presentata ufficialmente lo scorso dicembre alla cena di fine anno alla presenza dei vertici nazionali di Confapi, Cristian Camisa e Michele Colaci, e del governatore del Piemonte Alberto Cirio, è formata da 7 imprenditori che rappresentano tutto il territorio della Granda e vari settori di categoria. Magno Garro vicepresidente vicario dell’unione di categoria Confapi Salute, Università e Ricerca, Nicholas L’Abbate, vicepresidente dell’unione di categoria Union­alimentari, Massimo Albertengo consigliere e presidente dell’unione di categoria Union­alimentari, Paolo Stella consigliere e presidente di Aniem, Maria Gabriella Cocciolo, tesoriere con delega gruppo ApiD, Alessandro Raina, consigliere e responsabile dell’unione di categoria Trasporti e Logistica. Pierantonio Invernizzi, tra i fondatori del nuovo corso di Confapi Cuneo, è presidente onorario. L’organizzazione è affidata al segretario generale, Chiara Carlini.
Una struttura sempre più presente sul territorio con eventi, B2B tra aziende e percorsi formativi per rispondere in maniera efficace a tutte le domande che provengono dalle imprese per stare al passo con le nuove tecnologie e le normative di settore. Ma, soprattutto, «un’as­so­ciazione datoriale con 75 anni di storia dalla fondazione, costruita su misura per quelle piccole e medie industrie italiane che sono il motore di crescita dell’economia e dell’occupazione», come sottolinea Alber­tengo, «e che sappia affiancarle in questi anni di rivoluzione continua dei mercati». Dai loro interventi traspare anche l’orgoglio di appartenere ad un tessuto imprenditoriale, come aggiunge Garro nell’incontro di febbraio dedicato alla programmazione delle attività 2024: «che testimonia una realtà incontrovertibile: la capacità cuneese di tante piccole e medie imprese di eccellere sui mercati interni e globali con la stessa forza competitiva delle big».
Una comunità che si rafforza di anno in anno, e i numeri degli associati lo dimostrano, «da quando molti anni fa, con alcuni imprenditori abbiamo deciso di accettare la sfida di rilanciare un’associazione di categoria con una storia importante alle spalle. Abbiamo sacrificato tempo e risorse per realizzare una struttura che sappia rispondere alle esigenze delle nostre aziende», ricorda Invernizzi, «che sappia guardare al futuro sapendo di avere alle spalle realtà medio gradi, ma con forti radici famigliari».
E in occasione dell’incontro programmatico, la Giunta di Confapi Cuneo ha messo sul tavolo molti progetti. Dalla formazione con professionisti del settore all’assistenza delle aziende nelle fasi di passaggio a tematiche quali l’ESG, la sostenibilità, i nuovi obblighi di legge che porteranno nelle imprese una nuova consapevolezza in merito alla correlazione stretta tra i risultati finanziari e gli impatti sull’ecosistema ambientale. Ma non solo. «Sostegno all’internazionalizzazione e B2B tematici in varie zone della Granda», rileva Raina che, insieme a Garro, L’Abbate e Stella sono i più giovani imprenditori del gruppo. Nel loro intervento sottolineano l’importanza di valorizzare con la rete di networking il talento innovatore che caratterizza da sempre le aziende made in Cuneo: «Realtà modello che dal Nord Ovest d’Italia, esportano i loro prodotti in tutto il mondo».
Ma anche l’assistenza fiscale, legale e sindacale, sono i pilastri di un’associazione datoriale che deve rispondere alle varie problematiche degli associati.
A questo aggiungiamo «il sempre crescente interesse delle imprese per le certificazioni, come quella per la parità di genere», come ricorda Coc­ciolo, che negli anni assumono sempre più rilevanza insieme all’attenzione a persone e sostenibilità ambientale».
Un incontro che si conclude con le idee chiare: «Siamo imprenditori con sguardi diversi ma con obiettivi comuni. Questa è la giusta chiave per crescere insieme».

 

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Tra le nuove iniziative c’è l’idea proposta da Nicholas L’Abbate per promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro specializzato. Le aziende associate sono sempre più alla ricerca di personale qualificato con caratteristiche e competenze specifiche. L’associazione delle pmi, mediante partnership dirette con specialisti del settore nella selezione e ricerca del personale, intende promuovere questo servizio dando così la possibilità alle aziende di aumentare il proprio business, non solo grazie ad una vastissima rete di aziende, ma anche grazie a professionisti qualificati che entrino nei loro team. www.apicn.it