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«L’enoturismo, asset prezioso per le aziende»

Paola Lanzavecchia: «Il mercato dei nostri vini è sempre più globale e le sfide che oggi siamo chiamati ad affrontare interessano l’intera filiera»

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Il mercato del vino è in continua evoluzione: a partire dal vigneto, dove si fronteggiano i sempre più tangibili effetti del climate change, passando per la cantina, dove la tecnologia offre nuovi orizzonti, sino all’attenta analisi dei trend di vendita del prodotto. Un confronto sempre più partecipato che è stato alla base del successo del convegno “Vino e mercati”, promosso dalla Sezione Vini e Liquori di Con­fin­dustria Cuneo, andato in scena presso l’aula magna Giovanni Dal­masso dell’Isti­tu­to Superiore Umberto I di Alba.
L’evento è stato introdotto dai saluti di Antonella Germini, dirigente scolastico Istituto Superiore Umberto I, e Patrizia Mellano, segretario generale Camera di Com­mercio Industria Arti­gianato e Agricoltura di Cuneo, per poi essere introdotto da Paola Lanzavecchia, presidente Se­zione Vini e Liquori Confin­dustria Cuneo: «In una sede così prestigiosa, poniamo le basi per un confronto sempre più proficuo tra i numerosi membri della Sezione che, oggi, conta 48 realtà aziendali per un totale di 1.636 addetti. Numeri importanti per il settore in questa area, la cui vocazione a fare impresa è modello eccellente riconosciuto nel mondo, non solo del vino. L’appuntamento “Vino e mercati” è diventato oramai una consuetudine ed una opportunità per incontrarsi e confrontarsi sull’evoluzione del nostro comparto, attraverso una lettura ragionata dei dati dell’Osservatorio Perma­nente del Vino. Il mercato dei nostri vini è sempre più globale, ma oggi le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono molte ed interessano l’intera filiera. La crisi climatica nel 2023 ha colpito tutta l’Italia in modi diversi; in Piemonte il calo di produzione è stato del 14% rispetto all’annata precedente. Oggi siamo nuovamente in forte siccità e la situazione impone una riflessione sulla gestione delle risorse idriche, tema per il quale Confindustria ha da tempo dato la propria disponibilità ad un confronto presso le sedi istituzionali. Se il 2022 è stato caratterizzato dalle difficoltà di approvvigionamento e dall’aumento dei costi delle materie prime, nel 2023 l’inflazione significativa unita all’aumento dei tassi di interesse si aggiungono a complicare un quadro già complesso. Da queste difficoltà dobbiamo trarre degli stimoli e cercare soluzioni condivise con tutti i portatori di interesse del settore. Per questo abbiamo deciso di approfondire il tema dell’enoturismo, asset sempre più importante nella nostra economia».

Durante l’evento, promosso in collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini piemontesi, Think Quality Srl, ExpNol Ltd con il sostegno della Camera di commercio di Cuneo, è stato presentato l’aggiornamento annuale dei dati del Wine Per­manent Observer di Confin­dustria Cuneo grazie agli interventi di Alberto Cugnetto, sezione Vini e Liquori Con­findustria Cuneo, e Elena An­ga­ramo, Centro Studi Con­findustria Cuneo.
Fabio Piccoli, direttore Wine­meridian, ha commentato i nuovi trend commerciali nel mercato Usa e l’evoluzione dell’enoturismo in California, partendo dalla personale esperienza, frutto di un viaggio attraverso 23 Stati e 138 cantine: «Anche negli Stati Uniti c’è preoccupazione per il calo di interesse dei giovani per il vino, un trend di consumi negativo dal 2015, più evidente tra Millennials e Gen Z. Per questo l’enoturismo può diventare una soluzione concreta al problema. Le aziende italiane dovranno far leva sulla componente giovanile, mettendo in discussione tutto quello che ha funzionato fino ad oggi. Il tutto puntando su un’accoglienza con la A maiuscola e su una grande collaborazione territoriale, dedicando cura e attenzione ai dettagli».
Dalla Napa Valley alla fotografia proposta da Bruno Bertero, direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, che ha analizzato le opportunità e nuove tendenze dell’enoturismo nell’area Lan­ghe, Roero e Monferrato: «Le nuove generazioni sono interessate da valori e tendenze diverse rispetto alle generazioni precedenti. Tra i principali la sostenibilità economica, sociale ed ambientale, la salute e la trasparenza dei processi produttivi. L’esperienza diretta in cantina può generare nuovi business, puntando su nuovi identikit dell’enoturista che può soggiornare per più giorni sul nostro territorio, del tutto in grado di soddisfare clientele variegate nazionali e internazionali».