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Via ai lavori per il nuovo micro-nido a Madonna dell’Olmo

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Primo impulso ai lavori in via Granatieri di Sardegna a Madonna dell’Olmo per la costruzione del nuovo micro-nido. Porterà un incremento del numero di posti complessivi nelle strutture cittadine dedicate all’infanzia 0-3 anni, servendo in particolare l’oltre Stura, porzione di territorio dove, al momento, non esiste struttura comunale di questo tipo. Il micro-nido garantirà quindi un servizio a beneficio anche delle frazioni circostanti. Il nuovo edificio potrà accogliere fino a un massimo di 24 bambini. Si svilupperà su un solo piano, per favorire accessibilità e facilità di utilizzo, e avrà una superficie lorda di circa 370 metri quadri. La distribuzione degli spazi è stata organizzata secondo i principi della bioclimatica, vale a dire che le zone soggiorno sono collocate sul lato sud, in modo da avere una migliore esposizione solare, mentre i servizi generali sono sul lato nord. L’edificio sarà ovviamente adeguato sismicamente e staticamente, rispetterà la normativa Nzeb (per gli edifici a impatto ambientale quasi nullo, classe energetica A4) e sarà senza barriere architettoniche.
Il nuovo nido potrà essere raggiunto facilmente a piedi dalla frazione, ma sarà agevole anche la possibilità di parcheggio per chi ne usufruirà provenendo da fuori. Si tratta di uno degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la città di Cuneo.
Il cronoprogramma prevede che il fabbricato possa essere utilizzato a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Il costo totale dei lavori ammonta a 1.370.000 euro. Per l’Assessore ai servizi educativi Paola Olivero, sarà «un elemento nuovo e importante al servizio delle famiglie giovani». Per la sindaca Patrizia Manassero: «Cuneo è una città che offre spazi e servizi a misura di famiglie: il nuovo micro-nido esprime un’attenzione ai bisogni dei più piccoli e dei loro genitori. Inoltre, Cuneo è fatta di altipiano e frazioni, e stiamo lavorando per far sì che ci siano servizi accessibili e disponibili su tutto il territorio, anche quello frazionale. Il terzo elemento positivo è che parte un altro cantiere finanziato con i fondi del Pnrr, nel pieno rispetto dei tempi».