Nell’ambito del Laboratorio di Resistenza l’appuntamento è doppio: venerdì 23 febbraio alle ore 19 sarà un piacere incontrare il proprietario del Teatro Ariston di Sanremo, insieme alla sorella Carla, Walter Vacchino. Con lui Al Bano, l’esuberante cantautore pugliese che per ben quindici volte ha calcato il palco di uno dei teatri più famosi d’Italia. A un paio di settimane dalla fine del Festival, Walter Vacchino ci racconta tutte le tappe di un’epopea familiare divenuta mito nazionale. Una storia vissuta dietro le quinte, a contatto con la parte più vera dello spettacolo e degli artisti.
Il teatro Ariston è il luogo più iconico dello spettacolo e della musica italiana, un luogo quasi sacro, dove per sei decenni si sono esibiti i più grandi artisti, da Domenico Modugno ai Måneskin, da Dario Fo a Rudolf Nureyev e dove ogni anno dal 1977 si celebra l’evento più amato, più dibattuto, il rito che ci fa sentire italiani, a cui tutti vogliono partecipare, anche soltanto per criticarlo: il Festival di Sanremo. Ma cosa c’è, all’origine di ogni grande impresa, se non il sogno e la visione di una persona controcorrente? Negli anni Cinquanta, Sanremo è una delle tante città che faticano a risollevarsi dalle macerie della guerra. Aristide Vacchino, che ha il cinema nel sangue, progetta una struttura senza precedenti – un multisala capace di ospitare ogni genere di spettacolo – per restituire gioia e divertimento ai suoi concittadini.
L’incontro di sabato 24 febbraio alle 18.30 sarà poi dedicato ad altro mito della televisione nato negli anni ’70: il telefilm Happy Days in onda per la prima volta nel 1974.
Per celebrare il cinquantesimo anniversario della messa in onda negli Stati Uniti della prima puntata Emilio Targia, giornalista, scrittore e attualmente caporedattore a Radio Radicale insieme a Giuseppe Ganelli, medico e grande appassionato del telefilm, hanno deciso di raccontare l’incredibile viaggio di Happy Days nelle case di milioni di persone in tutto il mondo. Riscopriremo insieme ai due autori le fasi della scrittura e delle registrazioni delle puntate, le scelte della produzione, il gradimento del pubblico, le esigenze delle reti televisive nel corso degli anni. Le curiosità e le interviste esclusive ai protagonisti della serie.
Il tutto arricchito da numerosi memorabilia tratti dalla collezione più grande al mondo.
Continuano anche gli spettacoli teatrali per i bambini e le famiglie e domenica 25 febbraio, alle ore 16.30, la compagnia “C’è un asino che vola” metterà in scena lo spettacolo: “Il Re Orcone e la magica pozione”.
Uno spettacolo di burattini tratto da una fiaba originale scritta per la compagnia da Tinin Mantegazza, regista teatrale e autore televisivo.
È la storia di Carlotta e Carletto… due bambini, che minacciati dal perfido Re Orcone sono costretti a rifugiarsi nel bosco per sfuggire al suo pentolone. Dopo varie peripezie, con l’aiuto del buon Orco Tontone e delle pozioni del simpatico nanetto Mistura, i due fratellini riusciranno a sconfiggere l’orco malvagio riportando serenità e giustizia in tutto il regno.
La partecipazione agli eventi è gratuita, ma per garantire il rispetto delle norme di sicurezza è obbligatoria la prenotazione tramite il sito www.fondazionemirafiore.it