“Un patto per la lettura”, per promuovere in modo condiviso i libri e la lettura nelle sue varie forme. È quanto intende stipulare il Comune di Savigliano, che mira a creare una rete di collaborazione permanente tra tutte le realtà culturali che operano sul territorio, per generare iniziative e situazioni che rinforzino la lettura come abitudine sociale diffusa.
L’iniziativa ha molteplici finalità. Solo per citarne alcune: favorire la sperimentazione di nuove modalità di promozione della lettura, promuovere occasioni di formazione per gli operatori della filiera del libro, creare occasioni di educazione alla lettura per tutte le fasce d’età ed avvicinare al mondo dei libri anche i non lettori e coloro che si trovano in condizioni di fragilità fisica e sociale.
Il Comune di Savigliano – per dare massima trasparenza dell’iniziativa e favorire il coinvolgimento di un’ampia rete di attori locali – invita dunque tutti quei soggetti pubblici e privati che individuano nella lettura una risorsa strategica ed un valore su cui investire a manifestare interesse per partecipare alla sottoscrizione del patto. Possono aderirvi enti pubblici e privati, scuole di ogni ordine e grado, associazioni e librerie.
La richiesta di adesione può essere inviata, tramite l’apposito modello disponibile sul sito web del Comune di Savigliano, all’indirizzo info@comune.savigliano.cn.it, entro e non oltre il 1° marzo 2024.
«La lettura – spiegano l’assessore alla cultura Roberto Giorsino e la responsabile dei servizi culturali Laura Mellano – è il filo rosso che unisce tutte le attività culturali: senza la lettura e senza i libri non ci sono teatro, arte, musica. Per questo Savigliano intende promuoverla in tutte le possibili declinazioni, per creare nella città un clima e una partecipazione ideale di avvicinamento ai libri e alla lettura. In una Italia dove il 60% della popolazione non legge (dati Istat) e in una provincia di Cuneo dove il 38% della popolazione scolastica non ha sufficienti competenze alfanumeriche (Dossier economico Fondazione Crc 2023), è necessario porsi obiettivi di cambiamento».
Il Patto ha durata triennale a decorrere dalla data della stipula ed è rinnovabile, per volontà dei sottoscrittori, con apposito atto per ulteriori tre anni.