C’è tanto Piemonte tra i marchi storici del Made in Italy

0
1

L’origine, le in­no­va­zioni e la crescita dei marchi leggendari italiani che hanno fatto la storia. Ri­percorre anche alcune pagine indelebili scritte dalle imprese piemontesi la mostra “Iden­titalia, the iconic italian brands”, che è stata inaugurata la scorsa settimana a Roma. Fino al 6 aprile la ospita Pa­lazzo Piacentini, sede del Mi­nistero delle Imprese e del Ma­de in Italy.
I curatori Carlo Martino e Francesco Zurlo, insegnanti di Design all’università La Sapienza di Roma e al politecnico di Milano, hanno raccolto disegni originali, pezzi rappresentativi, fotografie, documenti storici, manifesti pubblicitari e proiezione di spot e video. L’occasione per l’iniziativa sono i 140 anni dell’ufficio italiano Brevetti e Marchi, che nel 2019 si è arricchito del Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, di cui fanno parte tutti quelli iscritti da più di 50 anni e ancora attivi.
Seguendo il percorso espositivo, il visitatore viene accompagnato nelle fasi della giornata – risveglio, mattinata, po­meriggio, sera, notte – dai mar­chi che fanno parte del vivere quotidiano della società italiana e celebrano il Made in Italy. In questo modo, la mostra valorizza un patrimonio industriale, progettuale e materiale fatto di storie imprenditoriali di successo e di designer che hanno cambiato il modo di comunicare l’immagine aziendale dei prodotti.
Hanno aderito oltre 100 aziende, per un totale di 113 marchi. La storia di diversi di loro è piemontese e legata al territorio. Per esempio la Lancia, tra le più antiche case automobilistiche italiane, fon­­data a Torino nel 1906 da Vincenzo Lancia, oppure la Nutella, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Poi ci sono Campari, con origini novaresi, Ferrero Rocher e Lavazza. Ancora: le penne stilografiche torinesi Aurora, la catena di punti vendita Eataly fondata da Oscar Fa­rinetti, la Fiat e Alpitour, fondata a Cuneo nel 1947 da Lo­renzo Isoardi e leader nel settore del turismo. Con Robe di Kappa si ripercorre un pezzo di storia della moda e del ve­stiario, con la chierese Mar­tini una storia mondiale di successo legata a uno degli ape­ritivi più conosciuti al mondo. Hanno basi nel territorio anche le storie di Felce Azzurra, Rai, Superga e Bialetti.
«Questa mostra ha il grande pregio di celebrare i marchi di impresa che accompagnano, e hanno accompagnato, la crescita del nostro Paese – ha sottolineato il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, durante l’inaugurazione -. Siamo orgogliosi della capacità creativa del nostro tessuto produttivo perché il successo dei nostri imprenditori e la passione che mettono nel loro lavoro sono il fiore all’occhiello del Sistema Italia e il biglietto da visita del nostro Made in Italy nel mondo».
Aggiunge il presidente di Unioncamere Andrea Prete: «Le Camere di Commercio assistono da molti anni il Ministero nella gestione delle misure per estendere i marchi delle piccole e medie imprese a livello europeo e internazionale e per valorizzare i loro marchi storici. Siamo orgogliosi di partecipare come partner istituzionale a questa iniziativa. Questi contributi del Ministero sono fondamentali per la crescita del nostro sistema produttivo nei mercati internazionali, con la metà delle esportazioni dovuta alle piccole e medie imprese».
Secondo il presidente dell’associazione Marchi storici d’Ita­lia Massimo Caputi «partendo dalla valorizzazione del patrimonio economico, industriale e culturale rappresentato dai Marchi Storici, questa esposizione si concretizza og­gi in un vero e proprio manifesto celebrativo di una parte del saper fare italiano. I Mar­chi Storici hanno promosso nel corso dei decenni una cultura d’impresa unica e identitaria che li ha resi l’Albero Madre del Made in Italy».
“Identitalia, the iconic italian brands” è aperta tutti i venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19). Ingresso gratuito, senza prenotazione, da via Vittorio Veneto 27 (Roma, palazzo Piacentini). Per accedere, è necessario identificarsi con un documento.

Articolo a cura di Luca Ronco