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«La cabina dei vigili è una biblioteca per i miei studenti»

All’istituto Dalla Chiesa di Bra la professoressa Daria Romiti ha inventato la bibliogaritta: «Con l’arrivo del bel tempo facciamo lezione in giardino: un piccolo paradiso»

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La professoressa Daria Romiti (animatrice di­gitale, docente di Italiano, Storia e Geo­­grafia alla Scuola Se­condaria “Dalla Chiesa” di Bra) ci ha illustrato l’idea della bibliogaritta, una “trovata ar­chit­et­tonica-culturale” che ha fatto letteralmente innamorare insegnanti, studenti e le famiglie.

Questo progetto quando nasce?

«Nel settembre 2022. Durante una formazione Erasmus per docenti, a Bacau in Romania, avevo ammirato una cabina telefonica adibita a biblioteca scolastica. Tor­nata in Italia ne ho immediatamente parlato con la dirigente scolastica, la dottoressa Patrizia Donato La Vitola che mi ha dato l’ok. Mi sono attivata e, grazie al Co­mune di Bra e all’assessore Lu­ciano Mes­sa, abbiamo individuato la garitta dismessa della Polizia Municipale braidese (quando era in funzione si trovava in piazza Roma, ndr). La garitta giaceva in deposito dal 2011 e nel dicembre 2022 andai a visionarla con l’ex collega Marina Isu. Era semplicemente perfetta! Ho presentato un progetto di riqualificazione che il Comune ha approvato nel febbraio 2023. Esatta­mente il 21 dello stesso mese, dal deposito comunale, è stata poi trasportata e sistemata all’interno del giardino della scuola Carlo Alberto Dalla Chiesa, dell’I­stituto Compren­si­vo Bra2 in via Edoardo Brizio. Oltre ad una rinfrescata esterna e interna, ci siamo adoperati con concorsi e bandi, per abbellirla e renderla funzionale. Sono stati mesi intensi, ma che hanno portato ad un risultato eccezionale. Odio gli sprechi e adoro l’usato».

Quando sarà inaugurata?
«Entro la primavera».

So che la emoziona parecchio questo argomento.
«Guardi, stagione e meteo permettendo, ho l’abitudine di svolgere le lezioni in giardino, all’aperto. Sentivo l’esigenza di avere un punto d’appoggio, un contenitore, un qualcosa dove poter tenere i libri, i giochi di società, quello che serve per fare lezione. Avendo una buona copertura wi-fi a scuola, posso fare tranquillamente lavorare gli studenti con i pc in giardino. Stendiamo delle co­perte sull’erba e il gioco è fatto. Da marzo in poi, vedere il nostro giardino riempirsi di fiori e di libri è come un piccolo paradiso».
Effettivamente, ha un certo fascino questa “garitta culturale”.
«Funziona come un faro al porto, da vedetta. Noi abbiamo anche i banchi da uso esterno, un punto di riferimento. La dirigente ci ha fornito gazebo e panchine. Ma non sono l’unica, anche altri colleghi mi hanno seguita in questo modus operandi e i risultati sono davvero buoni. Davvero bello poter raccontare e insegnare sotto gli alberi».

Per chi sarà fruibile la bibliogaritta?
«Il mio prossimo sogno è partire dal piccolo, per arrivare al grande. Si parte dal tempo prolungato per arrivare a tutto l’Istituto. Avevamo già ospitato i bimbi dell’Infanzia per delle letture animate e quelli della Primaria. Adoro tantissimo il passaggio di consegne. Mi spiego, quando c’è il salto nella Scuola Media c’è un po’ di normale paura. Invitandoli qui, si smorza questa paura. Cono­scere dove vai, vedere chi ti accoglierà e cosa potrai fare, rappresenta uno step indispensabile. Noi lo facciamo già internamente, farlo con le altre scuole arricchisce. Certo, io ho in mente tante cose. Come open day, letture con gli adulti. Piano piano ci si arriverà. An­cora prima di ultimare la bibliogaritta, abbiamo iniziato ad usarla. Lei è legata alla narrativa, si va lì e si può scegliere un libro da leggere sotto gli alberi per rilassarsi».

Gli studenti come hanno risposto a questa novità?

«Loro seguono sempre le mie follie, diciamo così. Questa l’hanno apprezzata moltissimo! Abbiamo organizzato uno studio sulle garitte e l’utilizzo nel mondo, proprio nei suoi generi più disparati. Una raccolta di fotografie, anche. Poi abbiamo catalogato i libri, molti sono stati letti e altri sono work in progress. Proprio per renderla funzionale. Sicura­mente, il fatto che un giornalista abbia raccontato questo nostro progetto, fa emozionare ed emozionerà tantissimo gli studenti. Entrare nella garitta dei Vigili Urbani è stimolante, farlo se questa è stata adibita a libreria è qualcosa di magico. I ragazzi, pienamente coinvolti, ne hanno curato nei particolari l’abbellimento».

E il Comando della Polizia Municipale di Bra?

«Immediatamente dopo averla vista al deposito comunale, ho scritto a Sergio Mussetto (oggi vice-comandante, ndr). Ho molto affetto per i nostri Vigili e mi sembrava doveroso dare nuova vita a quello strumento. Man mano ho condiviso con lui e con loro la nostra idea e sono rimasti colpiti e contenti. Il fatto che la garitta sia stata usata per controllare traffico e pedoni per molti anni, mi fa pensare che adesso stia attraversando in una pensione felice, circondata dai ragazzi».

Avete qualcos’altro in cantiere?

«Agganciando le letture animate, vorrei arrivare al teatro. Il Covid ci aveva pesantemente bloccato, adesso ci stiamo riprendendo. Nella fattispecie, siamo ripartiti di slancio negli ultimi 6 mesi. Stiamo informatizzando completamente la scuola in via Brizio e l’obiettivo è di coprire tutti e undici i plessi. Il nostro è un Istituto Com­prensivo che permette di far provare quello che poi i ragazzi troveranno nel mondo delle Superiori».