Nei panni di Califano ecco la prima volta sul set per il giovane Leo Gassmann, in un film per la tv che è da poco andato in onda su Rai1 con ottimi risultati: 4 milioni di spettatori. La pellicola di Alessandro Angelini, tratta dalla biografia “Senza manette” dello stesso Califano e di Pierluigi Diaco, racconta la vita del Califfo, il suo rapporto salvifico e ossessivo con la musica, i capolavori scritti per Mia Martini e Ornella Vanoni, il periodo buio passato in carcere, l’amicizia con il criminale milanese Francis Turatello, l’incontro con la moglie Rita e il forte legame con gli amici di una vita.
Gassmann, figlio d’arte, ha sempre frequentato la musica. Nel 2020 a Sanremo vinse nella categoria giovani con il brano «Vai bene così», mentre nel 2022 si presentò per partecipare al Festival con «Terzo cuore». Ora, mettersi all’improvviso nei panni di un personaggio strabordante, caleidoscopico e provocatorio, come è stato appunto Califano, poteva essere un grande rischio per un non attore. Facile rimanere schiacciati dalla complessità del personaggio. Leo Gassmann però lo aveva messo in conto e dopo una serie di provini superati ha deciso di affrontare la sfida.
Leo si è preparato con un coach, ha perso sei chili e ha imparato a cantare come Califano, «facendo attenzione a non imitarlo per evitare la macchietta», come ha confidato lui stesso. Ha dovuto lavorare moltissimo sulla sua voce, oltre che sulla sua immagine. L’obiettivo, fin dall’inizio, era quella di non creare una sorta di “imitazione” del grande cantante o una specie di parodia. Si voleva, fin dall’inizio, realizzare un tributo all’artista che fosse elevato e anche molto valido. Leo ha raccontato che ha dovuto lavorare veramente tanto per eliminare le note alte, che solitamente utilizza quando parla nella sua quotidianità. Ha spiegato, in modo piuttosto tecnico, che ha dovuto tenere solo quelle basse.
E per imparare bene a interpretare il cantante ha stampato tutti i testi delle canzoni del Califfo e in ogni occasione, anche quando viaggiava o prima di uscire con gli amici, scriveva appunti per ricordarsi dove fare pause, dove prendere fiato o dove era necessario aggiungere delle cosiddette sporcature. Da romano poi conosceva in parte la storia del personaggio, ma non i lati più nascosti, oscuri e umani, che ha approfondito grazie all’incontro con gli amici di Franco. «Antonello Mazzeo e Alberto Laurenti mi hanno aperto le porte del loro cuore e mi hanno fatto conoscere Franco da vicino – spiega Leo , raccontiamo l’artista e l’essere umano che nessuno ha mai raccontato».
La prima volta sul set non è stata facile: «Ma ho avuto paura solo nei giorni precedenti all’inizio delle riprese – ricorda Leo -. Ovviamente non ero mai stato su un set da attore, ci ero andato solo a trovare i miei genitori quando erano impegnati nei loro set, quindi diciamo che era tutto nuovo per me. Però, nel momento in cui sono arrivato sul mio set la paura è scomparsa. Forse è dipeso dal fatto che avevo fatto un grandissimo lavoro in precedenza quindi ero pronto a qualsiasi cosa. Mi sono preparato bene fisicamente e mentalmente, ho fatto un percorso di immedesimazione del personaggio con il mio acting coach. Insomma, ero pronto a qualsiasi tipo di evenienza e mi sentivo abbastanza sicuro. Da lì in poi bisognava soltanto divertirsi. Devo dire che sono stato anche supportato da un grande regista come Alessandro Angelini, sempre col sorriso, che ci metteva sempre a nostro agio».
È stata la prima volta sul set ma non sarà l’ultima: «Si tratta solo dell’inizio», dice Leo.
Gassmann ha sviluppato fin da piccolo la passione per la musica e a soli 9 anni è entrato al Conservatorio. Nel 2018 si è fatto conoscere al grande pubblico partecipando a X Factor dove è arrivato fino alla semifinale. È stato quello il suo debutto ufficiale nell’ambito dello spettacolo, in quel momento ha fatto i conti con il peso dell’eredità, il fatto di essere figlio e nipote d’arte.
Nel 2020 ha preso parte al Festival di Sanremo dove ha trionfato – come detto – nella categoria Nuove Proposte. Il suo brano “Vai bene così” ha ottenuto quasi 8 milioni di visualizzazioni su Youtube. Fino a questo momento ha pubblicato due album in studio: «Strike» e «La strada per Agartha». Quest’ultimo risale al 2023. Sempre nel 2023 la sua canzone: «Dammi un bacio ja’» ha fatto parte della colonna sonora della serie tv che ha avuto come protagonista proprio suo padre, intitolato «Un professore».
E intanto papà Alessandro Gassmann compie 59 anni
A proposito dei Gassmann: tra due giorni, sabato 24 febbraio, Alessandro (papà di Leo e figlio del celebre Vittorio) festeggerà i suoi 59 anni. Proprio dopo la proiezione del film su Califano in tv, l’attore ha fatto una dedica al figlio 25enne, protagonista assoluto sul set di “Califano”, che ha commosso un po’ tutti. Su X ha infatti pubblicato un fotogramma del film con un semplice ma potente commento: «Ti amo».
Oggi nel frattempo compie gli anni l’attrice americana Drew Barrymore (49 primavere), assieme ad un altro affermato collega connazionale come Michael Johnston (per lui 28 candeline). Sempre oggi festeggia il genetliaco il cantante britannico James Blunt: per lui cifra tonda, 50 anni.
Se invece facciamo un piccolo passo indietro e diamo un’occhiata ai compleanni in programma ieri, troviamo anche qui nomi illustri: Tiziano Ferro ha infatti celebrato 44 anni, ovvero la stessa età della conduttrice televisiva Caterina Balivo.