L’ ultimo evento in programma delle commemorazioni per il 10 Febbraio – Giorno del Ricordo – a cura del Circolo Culturale “Il Ragno” con la compartecipazione del Comune di Fossano e il patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comitato 10 Febbraio, si è svolto al Castello degli Acaja lunedì 19 scorso, con la presentazione del libro “La Venezia Giulia nel secondo dopoguerra.
La visita della Commissione interalleata nei territori dell’ Istria (9 marzo – 5 aprile 1946)” alla presenza dell’ autrice Giuliana Donorà. Dopo i saluti istituzionali della Presidente del Consiglio comunale Simona Giaccardi e del Presidente del Comitato 10 Febbraio Denis Scotti, la serata si è sviluppata in un dialogo tra l’autrice del libro e la presidente del Circolo Culturale “Il Ragno” Anna Mantini, alla quale nel corso della serata è stata donata dal Presidente Scotti una targa commemorativa del ventennale della legge 30 marzo 2004 n. 92 istitutiva del Giorno del Ricordo, per l’attività svolta in tutti questi anni e oltre per mantenere vivo il ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriano dalmati.
Giuliana Donorà, figlia del compositore M° Luigi Donorà esule da Dignano d’Istria, ha tracciato nel volume un profilo storico delle regioni del confine orientale per poi localizzarsi sul principio di autodeterminazione dei popoli sancito dalla Carta atlantica nel 1941. In particolare ha analizzato la situazione della Venezia Giulia nel 1946 e le attività di propaganda per l’arrivo della Commissione interalleata, e ha raffrontato la descrizione di tali eventi raccontati da due organi di stampa contemporanei diffusi a Pola: il quotidiano “Il Nostro giornale” e il settimanale satirico “El Spin”, ricostruendo la vicenda come venne osservata da parte italiana.
Uno spazio particolare è stato dedicato alle scritte murali propagandistiche eseguite e censite dall’autrice a Dignano d’Istria, le cui immagini sono state proiettate durante la serata. Dignano d’Istria è una cittadina situata a una decina di chilometri da Pola, che prima dell’esodo aveva il 92% della popolazione di origine italiana. In conclusione sono stati trasmessi alcuni brani musicali rappresentativi dell’ esodo istriano, primo fra tutti il “Va Pensiero” dal Nabucco di Giuseppe Verdi.