Al commissario straordinario Prisco e all’Anas chiediamo un esame di coscienza sul cantiere infinito del Tenda

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Il tunnel di Tenda è da troppo tempo al centro di promesse non mantenute, incertezze e ritardi. Mercoledì 28 febbraio la conferenza intergovernativa dovrebbe fare luce sulle nuove tempistiche, ma è evidente come i precedenti rinvii e le poco rassicuranti osservazioni che arrivano dai sopralluoghi in cantiere abbiano minato la fiducia dell’intera provincia. L’idea che il tunnel sarà aperto entro giugno è vista con crescente scetticismo.
Con ogni probabilità potrebbe essere ufficializzato il rinvio forse a settembre o addirittura nei primi mesi del 2025.

Come candidato al Consiglio Regionale del Piemonte seguo da vicino l’evolversi e mi impegno a lavorare fianco a fianco con tutte le parti per garantire che il Tunnel di Tenda sia completato nel minor tempo possibile. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi o promesse non mantenute. È ora di agire con determinazione e responsabilità per il bene della nostra regione.

Il nuovo traforo rappresenta un nodo cruciale per i collegamenti infrastrutturali, nazionali e internazionali, tra Piemonte, Liguria e Sud della Francia. La sua apertura è essenziale: non possiamo permetterci che non solo la valle Vermenagna ma l’intera provincia di Cuneo restino ancora isolate a più di tre anni ormai dall’alluvione. I continui rinvii penalizzano pesantemente la mobilità transfrontaliera, con gravi ripercussioni sull’economia locale, sul turismo, sui trasporti. Senza dimenticare che l’alternativa al traffico su gomma è praticamente inesistente a causa della riduzione al minimo del servizio ferroviario.

Non sono un addetto ai lavori, ma di fronte ai continui rinvii mi sento di chiedere che l’Anas e il commissario straordinario Prisco facciano un esame di coscienza sui ritardi, sulle mancate promesse che hanno costellato il cantiere in questi anni. E credo debbano anche fornire risposte chiare sul futuro, con la massima trasparenza e coerenza. Gli ultimi dubbi sui tempi di completamento del tunnel hanno accentuato preoccupazione e rabbia tra le associazioni di categoria che da troppo tempo chiedono tempi certi, senza ulteriori promesse disattese. Il commissario per primo deve dare queste risposte. Basta promesse di maniera.

MARCO GALLO

Candidato per il Consiglio Regionale del Piemonte