Con ogni probabilità potrebbe essere ufficializzato il rinvio forse a settembre o addirittura nei primi mesi del 2025.
Come candidato al Consiglio Regionale del Piemonte seguo da vicino l’evolversi e mi impegno a lavorare fianco a fianco con tutte le parti per garantire che il Tunnel di Tenda sia completato nel minor tempo possibile. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi o promesse non mantenute. È ora di agire con determinazione e responsabilità per il bene della nostra regione.
Il nuovo traforo rappresenta un nodo cruciale per i collegamenti infrastrutturali, nazionali e internazionali, tra Piemonte, Liguria e Sud della Francia. La sua apertura è essenziale: non possiamo permetterci che non solo la valle Vermenagna ma l’intera provincia di Cuneo restino ancora isolate a più di tre anni ormai dall’alluvione. I continui rinvii penalizzano pesantemente la mobilità transfrontaliera, con gravi ripercussioni sull’economia locale, sul turismo, sui trasporti. Senza dimenticare che l’alternativa al traffico su gomma è praticamente inesistente a causa della riduzione al minimo del servizio ferroviario.
Non sono un addetto ai lavori, ma di fronte ai continui rinvii mi sento di chiedere che l’Anas e il commissario straordinario Prisco facciano un esame di coscienza sui ritardi, sulle mancate promesse che hanno costellato il cantiere in questi anni. E credo debbano anche fornire risposte chiare sul futuro, con la massima trasparenza e coerenza. Gli ultimi dubbi sui tempi di completamento del tunnel hanno accentuato preoccupazione e rabbia tra le associazioni di categoria che da troppo tempo chiedono tempi certi, senza ulteriori promesse disattese. Il commissario per primo deve dare queste risposte. Basta promesse di maniera.
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