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Polo scolastico: firmatari di lettera chiedon risposte

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«710 firmatari avevano richiesto – con una petizione presentata il 3 ottobre 2022 all’ufficio protocollo del Comune di Peveragno –  al Sindaco, alla Giunta e ai consiglieri di rivedere la scelta del sito su cui dovrebbe essere costruito il nuovo polo scolastico, ritenuto inadeguato per viabilità, consumo di suolo, impatto paesaggistico e urbanistico, e di rivedere piuttosto la possibilità di recupero del plesso esistente da adeguare alle normative di agibilità e sicurezza.
L’unica risposta ai firmatari è arrivata  tramite il notiziario locale  “Peveragno Oggi” del dicembre 2022 senza però fornire argomentazioni chiare ed esaurienti.
Non sarebbe forse stato più opportuno incontrare e confrontarsi con la popolazione e le sue esigenze su un tema cosi importante prima di prendere una decisione ritenuta “l’unica via”? Nel silenzio e nell’indifferenza dell’Amministrazione si arriva al Consiglio comunale del 6 febbraio 2024 in cui si discuteva l’approvazione della variante semplificata al PRGC (Piano Regolatore Generale Comunale) per il progetto del nuovo polo scolastico.
Molti Peveragnesi hanno dunque seguito online e in aula il Consiglio nella speranza di avere finalmente delle spiegazioni durante il dibattito del punto all’ordine del giorno, ma così non è stato. Anzi, dopo l’approvazione, votata all’unanimità dalla maggioranza, molte altre domande si sono aggiunte.
Dove sono le relazioni/perizie di valutazione sull’idoneità statica e la vulnerabilità sismica delle  scuole esistenti?
Dove sono il calcolo dei costi e la comparazione degli stessi tra la costruzione del nuovo polo e la ristrutturazione delle scuole esistenti? Quanto è costato dal 2017 in termini economici e di disagio per gli alunni e gli insegnanti la chiusura della palestra della scuola secondaria?
Il progetto implica un grande cambiamento della vita del paese eppure solo nell’ultimo Consiglio si viene a conoscenza che è stato parzialmente variato dalla sua presentazione nella conferenza stampa di due anni fa: in che modo sono stati coinvolti chi opera e usufruisce della scuola? Sono dunque saltati tutti i parametri illustrati nella conferenza stampa? Anche le tempistiche?
Come verrebbe riqualificata l’area della scuola esistente? L’edificio della scuola dell’Infanzia di Peveragno e l’edificio della scuola primaria della frazione San Lorenzo, rimarrebbero edifici abbandonati?
Quanto perderebbero la comunità di San Lorenzo senza la scuola e le attività commerciali non solo del concentrico?
Il reperimento dei fondi per la nuova costruzione da quali risorse dipende?
E se, da come è emerso in consiglio, dipendesse solo dalla partecipazione a un bando (non ben identificato), si sta scommettendo su un ipotetico finanziamento soggetto a molte variabili e a nessuna certezza?
Corriamo il rischio di portare il bilancio comunale sull’orlo di un baratro di 11 milioni di euro?
Inoltre gli 11 milioni di euro preventivati due anni fa sono una stima ancora in linea con i costi attuali dell’edilizia? E coprirebbero solo i costi della struttura o anche i costi accessori per servire l’area attualmente agricola?
A rischio, oltre alla sicurezza dei ragazzi nelle scuole esistenti, il paesaggio, il verde, il tessuto urbano, le attività commerciali, sarebbe dunque anche la sicurezza finanziaria a cui sono legati i servizi di tutti i peveragnesi ?
E se si, per quanti anni?  Tutto ciò getta un’ombra cupissima sul futuro del bilancio comunale e del nostro paese, pertanto le risposte a queste domande legittime sono a nostro avviso più che mai urgenti. Invece rimangono interrogativi ancora in attesa di risposte documentate e condivise».