Presenze in aumento e pernottamenti in crescita: l’apprezzamento dei turisti per la Città delle paci è racchiuso nei numeri diramati dagli uffici comunali, indicatori che confermano lo stato di salute del comparto ricettivo locale. Nel 2023 le 51 strutture dislocate fra capoluogo e frazioni hanno registrato oltre 31.700 turisti, contro i poco più di 30.100 dell’anno precedente. Andamento al rialzo anche per i pernottamenti (cioè le giornate trascorse sul territorio comunale, registrate ai fini della riscossione dell’imposta di soggiorno): nel 2023 hanno superato quota 50mila, a fronte dei 47.900 censiti nei dodici mesi precedenti.
In media, i visitatori hanno trascorso meno di due notti sul territorio comunale: Cherasco dunque è la meta ideale per brevi permanenze immerse nell’arte e nella natura, accompagnate da buon cibo. Proposte di qualità che sono valse, il 4 febbraio scorso a Milano, la conferma alla città della “Bandiera arancione” del Touring club italiano. Il riconoscimento viene attribuito ai borghi con meno di 15mila abitanti per la qualità della ricezione e delle proposte artistiche.
Bed and breakfast e locazioni turistiche sono le tipologie di strutture alberghiere più diffuse: si contano 15 attività nella prima categoria e 14 nella seconda. Gli affittacamere attivi fra capoluogo e frazioni sono 11; 7 le realtà agrituristiche, 4 gli alberghi. L’importanza del comparto è testimoniata anche dal gettito tributario per le casse comunali: nel 2023 l’imposta di soggiorno ha generato incassi per 74mila euro, 4mila in più rispetto all’anno precedente.
Commenta l’assessora Elisa Bottero, titolare della delega all’accoglienza turistica: «L’andamento positivo degli indicatori relativi alle presenze di visitatori sul territorio comunale dimostra, da un lato, la capacità attrattiva delle innumerevoli manifestazioni enogastronomiche e culturali, dall’altro il livello di specializzazione raggiunto dagli operatoti del settore culinario e alberghiero. Questi parametri fanno del turismo, che ha ormai superato l’emergenza Covid-19, uno dei settori di punta della nostra economia»